Ripubblico un brano scritto sul vecchio blog. Non so perché mi è tornato in mente. Buona settimana (io sarò in Svizzera domani in diretta sulla Rete 2 verso le 13.30).

Devi ricordarti del buon umore. Devi affiggere dei biglietti nelle stanze, nei corridoi, dove c’è scritto “ricordati dell’altro giorno, quando ti veniva da ridere per quel bicchiere che è caduto per terra” oppure “pensa al 12 luglio 2006, quando fischiettavi passeggiando nel viale.”

Devi fare in modo che la pre-visione non ti tocchi, che il pensiero del futuro non prenda il sopravvento, e soprattutto che le circostanze del momento non possano troppo sul tuo spirito. Essere d’aria e di mare, questo sei. Il tuo mondo è il pensiero, il sogno e la creazione. Sei fatto più di questo, in grande parte, e basta ricordatelo di frequente per scacciare i cattivi pensieri.

Segnati ogni cosa che possa rammentarti la levità di certi momenti, il piacere di un’attesa, l’emozione di un progetto, l’onda ventresca che ti attraversa quando ricevi un’attenzione. C’è molto più dell’universo in questi spazi che nel vuoto della commiserazione e del pianto. Ricordati anche di dormire. Troppo spesso te ne dimentichi. Hai sempre considerato l’incoscienza del sonno come una privazione da evitare con ogni mezzo. La soddisfazione di non dormire è transitoria. Del riposo hai bisogno perché l’umore viene dall’energia.

Non desiderare nulla come necessario al tuo benessere. Appassionati, che un uomo senza passione è come una pelle scuoiata dalla carne e appesa al sole d’agosto, ma fallo col garbo di chi non forza nulla, sa accogliere, sa sorprendersi. Ogni cosa troppo attesa delude se manca e delude se viene. Dura l’istante tra la sua assenza e il suo avvento.

Chiudi ogni partita aperta, perché anche le controversie tolgono energia al buon umore. Non dilungarti, prendi il coraggio che serve, vai, racconta la verità e descrivi gli avvenimenti. Poi, colpisci il filo con l’accetta e lascia in terra i brandelli della contesa a cercarsi l’un l’altro inutilmente.

Parla sempre dei fatti. Riconduci ogni cosa a quel che accade. Il sogno è sovrano, ma non bisogna confonderlo con l’illusione. Quel che c’è veramente non manca mai di manifestarsi, e se non lo fa, vuol dire che esiste solo nell’utopia. Il buon umore viene in gran parte dalla concretezza.

Occupati di costruire meccanismi e forme. Lega legni tra loro, fissa ardesia a rame, pietra a rovere. Nella ricerca di questi incastri spendiamo le ore migliori, e al termine abbiamo di fronte qualcosa che non c’era: una creazione. Scrivi, perché le storie che ti piacciono puoi viverle e scriverle, e questo vuol dire avere molte vite. Inoltre, ricordati che effetto ha su di te creare una storia: è come fare l’amore.

Quando sei solo ripensa a chi ha detto quella frase, quel giorno, al suo volto ingenuo e sincero. E’ quanto di meglio tu abbia visto e non lo devi dimenticare. Poi guarda se oggi ha sempre quell’espressione, o se per caso l’ha dimenticata su una spiaggia.

Ogni uomo o donna che incrocerai per la via sono una festa, accoglili con lo stupore che meritano. Chissà cosa porteranno alla tua vita! Poi ricordati che sei un ottimista, e tutti gli ottimisti sovrastimano gli incontri. Se ti guardi indietro capisci cosa voglio dire.

Non cedere mai alla promiscuità. Un essere, per mantenere il buon umore, deve poter alternare solitudine e moltitudine, in modo da poterle desiderare ogni volta che non ci sono. Un uomo deve avere una casa, e deve poterci andare quando vuole. Un uomo di mare deve alternare la barca e la casa.

Fai gli esercizi per la schiena, tutti i giorni. E fai anche gli altri esercizi, come restare seduto il più possibile pensando solo cose positive. Non abbatterti se non riesci a superare che pochi secondi, all’inizio. Pensare alle cose positive è un percorso lungo. Non mollare. Il buon umore viene dai buoni pensieri.

Nutriti bene. Ogni buon cibo è un’opera d’arte che dura un istante. Il buon umore viene anche dall’ingestione di opere d’arte.

Non prestare denaro. Primo perché non ne hai abbastanza, e secondo perché chi te lo chiede, generalmente, potrebbe prendere molto di più da te, e ha scelto di chiederti solo del denaro. Chiediti perché lo frequenti, se contribuisce al tuo buon umore, e domandati cosa è andato storto nelle cose vere in cui credi. Vai a trovare gli amici. Anche viaggiare verso un amico contribuisce al buon umore. Chi non cerca il buon umore venendo a trovare te, è un bene che non giunga a casa tua. Il tuo amico, poi, sarà lieto della tua visita, e ti penserà con dolcezza. Il buon umore viene anche dalla dolcezza dei pensieri degli altri.

Soprattutto, ricordati di appendere i biglietti nelle stanze e nei corridoi. Fai una bella lista di momenti in cui hai vinto il tedio e la tristezza e scrivili sui cartelli. Quello è il menù più semplice e concreto per il pranzo con la gioia. Cambiali spesso, scrivine altri o cambia loro posizione, che non ti vengano a noia. A chi ti chiede cosa siano, spiega che stai scrivendo un racconto, che sono solo appunti. Non è bene vantarsi di essere stati felici, e neppure di esserlo ancora.

Share Button

12 pensieri su “

  1. Simone,
    Sono venuta ieri sera alla presentazione.
    Complimenti. Per il libro (che ho letto), per il progetto, per la dimostrazione concreta di “saper fare” (volendo ricordare Sennet).
    Perdona la sintesi, ma scrivere sui blog ancora non mi appartiene.
    Buona prosecuzione!
    Chiara

  2. “per meditare devi solo sorridere. sorridi con la faccia, sorridi con la mente, e l’energia buona verrà da te e laverà via l’energia sporca. sorridi anche con il fegato. […] non troppa fretta, non troppo sforzo. Se tu troppo seria, diventi malata. puoi chiamare energia buona con un sorriso.” (mangia, prega, ama – elizabeth gilbert) ci provo, ci provo. anche se ogni tanto mi distraggo e cerco di ricordarmi dov’è il fegato… ma ogni volta che sorrido, sento che anche lui sorride. ovunque si trovi.

  3. Ciao, ho letto il tuo libro sul downshifting. Ho trovato molte cose in comune con la mia esperienza, molto diversa, attuata diversi anni fa. Ma non ho trovato una email a cui scriverti – la mia la trovi sul sito di cui sopra. Quante cose in comune, e qualche domanda da farti, spero in una risposta. A presto! Gabriele

  4. Intendevo dire che con questo post hai risposto, senza esserne consapevole naturalmente, a una domanda che ti facevo altrove. Una simpatica fatalità. 🙂

  5. L’ordito e la trama, senza un buon ordito non c’è trama che tenga. L’ordito è fatto(anche) dalle cose qui sopra.

    Perché ti è venuto in mente questo post?
    Per rispondere alla mia domanda… anche se non lo sai.

    • non lo so luciana. non ho davvero idea. era mattina presto e ci ho pensato, mentre scrivevo… forse in questo post ci sono molte cose in cui credo, valide e importanti anche per le relazioni, cose a cui sto pensando molto ultimamente…

  6. p.s. quando rientri in italia dalla svizzera se sei in macchina:uscita lomazzo direzione appiano gentile,potresti autografarmi il libro!?!
    buena onda siempre

  7. passo da qui prima di cominciare la giornata,bevendo caffelatte e mangiando biscotti,penserò a questa colazione leggendoti,come a una delle cose più positive per ritrovare energia nei momenti negativi.
    continuamente grazie e sempre buon vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.