51 pensieri su “Oggi…

  1. Caro Simone,
    quest’anno a Natale ho regalato solo “Adesso basta” a
    ex-amici e colleghi….insomma 20 copie ! dai ho contribuito alla causa !! un pensiero per l’anno nuovo: “La vita non si misura dal numero di respiri che facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro!” Elena

  2. Buongiorno. Ho appena finito di leggere il tuo libro, che per non per caso mi è regalato.
    Mi complimento con te. Non è solo un libro, è un compendio preziosissimo di analisi psicologica e motivazionale, di metodo di lavoro e di “ozio”, di programmazione di vita vera..
    Mi complimento sopratutto perchè sei riuscito a scrivere queste pagine molto semplici e molto profonde, sviluppando concetti, idee, pensieri che sono alla base della ns vita quotidiana, ma che per una comune e normale pigrizia non riusciamo mai a riconoscere e valorizzare.
    Ti ringrazio per il contributo che hai dato al mio percorso – attualmente solo mentale – di “scendere dal treno in corsa”…
    Rileggerò il libro con piacere…

  3. ciao Simone.
    c’è la possibilità di scriverti 2 righe via mail?
    grazie, e buon anno (se hai bisogno di una mano con l’alluvione, son qua)

  4. ciao Simone,

    ho letto il tuo libro ” adesso basta”. E’ una cosa a cui sto’ pensado da parecchio tempo ma che non ho il coraggio di fare. tra l’altro, guardando gli economics che spieghi nel libro, credo di essere avvantaggiato nel farlo visto che ho 53 anni e una discreta carriera da dirigente passata in giro per il mondo che mi ha consentito di mettere da parte un bel gruzzoletto.
    comunque ho deciso, non andro’ in pensione quando me lo dira’ lo stato. sono pieno di energie e le voglio sfruttare.

    a proposito di economics, saresti disposto per una mini consulenza one to one?
    un ultima cosa, qual’e’ il ristorante di pesce piu’ buono del mondo?

    grazie

    un saluto

    massimo

  5. Buongiorno Simone e felice anno nuovo.
    E’ da ieri che volevo contattarti; ho sentito la tua intervista su RaiTre ed inizierò il tuo libro a breve, il tempo di reperirlo. Non so perchè ma dovevo dirtelo.
    A presto, paoletta

  6. Buongiorno ho ascoltato poche ore fa la trasmissione su radio tre.
    Sono rimasta in auto fino alla fine per capire chi parlava e saperne di piu’.
    Sara’ nella citta’vicino alla campagna,dove mi sono trasferita da Roma il 27 di gennaio per una delle sue conferenze sul libro Adesso Basta.
    Leggero’il suo libro e spero di poterLa conoscere grazie.

    Maria Grazia

  7. Ieri sera mi sono cucinato un bel cotechino con lenticchie. Involontariamente (sic!) me lo sono spazzolato via tutto. Conseguenza: sveglia alle 4 alla ricerca di limoni e diger selz (che ovviamente non ho). Però, come buon byproduct, ho finito di leggere ADESSO BASTA. Complimenti.
    Sono Francesco, “ex Linda” che viveva con Francesco F. e R. a Milano vicino a Piazzale Aquileia … quando sei arrivato da queste parti. Ti ricordi di me, ci siamo anche visti in pizzeria con F. non più di 3 o4 anni fa.
    Nelle ultimissime pagine del libro si parla del progetto “Villa Arzilla Next” … beh sarebbe interessante parlarne.
    Io, intanto, ho fatto il mio “mezzo downshifting” nel senso che da 5 anni lavoro circa 100 gg. Potrei venirti a trovare anche un mercoledi o un lunedi … anch’io posso evitare le code sulla Cisa della domenica sera …
    Auguri e Complimenti
    Francesco .. ex Linda

  8. in seguito ad un lutto famigliare ho deciso anch’io di cambiare vita, perchè non vedevo più alcun senso nel lavorare tanto quando l’unica cosa che conta è amare e vivere al meglio il nostro poco tempo. Perciò pian piano, da circa 4 anni, sto uscendo dal mondo del lavoro, ormai porto avanti pochissimi incarichi professionali e le mie entrate sono ridotte alla sola gestione di alcuni piccoli immobili. Visto che di tempo libero ne ho tanto, ho fatto due conti “della serva” tanto per ipotizzare ciò che mi riserva il futuro; ovvero oggi ho più di quanto mi serve ma se introduco un aumento del costo della vita pari al 5% annuo, il mio surplus si assottiglia rapidissimamente anche se strada facendo si eliminano mutuo,macchina,spese varie, si aliena un immobile e più avanti un altro. Insomma, anche riducendo le proprie necessità al minimo (ma si può fare a meno del dentista?) temo che mollare completamente la mia professione sarà impossibile per la sopravvivenza…
    un saluto
    Massimo

  9. Buon pomeriggio a tutti!
    voi mi parlate di ristrutturazione di rustici etc…. si confesso che oggi come oggi l’acquisto di una situazione del genere sia l’unico modo per comprarsi una casa senza indebitarsi eccessivamente per 30 anni. Ma come si ottiene l’agibilità??? spesso c’è rischio che siano costruzioni abusive dove non si può abitare…..

  10. Ho letto “adesso basta”, interessante, mi sono immedesimato, anche se credo di essere un downshifter inconsapevole, nel senso che prima di leggere il libro ho fatto riflessioni e scelte analoghe a quelle tue ed ho cominciato la lunga marcia…il lavoro che svolgo è molto stressante ma lascia una libertà paragonabile a quella di pochi altri lavori…peraltro lo adoro e non credo di volerlo lasciare definitivamente, almeno per ora…recentemente ho avuto una idea geniale per il downshifting individuale e mi sarebbe piaciuto scriverti una mail per sapere che ne pensi(forse sono l’eccezione, la falla nel sistema, peraltro accennata nel libro)…ma questa è un altra cosa…sinceramente non amo mettere in pubblico i miei pensieri, le mie idee e soprattutto i miei propositi(vanno realizzati più che propalati). Peraltro svolgo una professione che mi impone una certa riservatezza. Frequento poco i blog,preferisco i rapporti diretti, una persona alla volta. Tu dovresti conoscere la mia mail (richiesta per scrivere questo commento) ma io non conosco la tua. Nel libro hai lanciato un invito a cena per discutere su una interessante questione…ma mi sembra difficile anche scriverti direttamente…comunque il libro mi è piaciuto…ho qualche dubbio sul finale.
    Buona fortuna e scrivimi se ti viene la curiosità di “incontrare un simile”( downshifter, amante della vela, delle donne, viaggiatore indefesso, cultore della riflessione) in un tempo nel quale sembra vietato fermarsi a pensare o farsi una chiacchierata con uno sconosciuto (si corre il grave rischio di aver perso tempo!!!).
    Carlo

  11. Io ci sono riuscito!
    Ho 30 anni e da venditore con faccia di plastica sono diventato una persona nuova,serena,felice, capace di godersi la vita.
    Emigro 3 mesi all^anno per lavori stagionali in giro in Europa (principalmente agricoltura pesca etc.) e poi me ne vado nella mia casa semi ristrutturata(un freddo letale:)) a fare le mie “pazzie” (forno per la terra cotta , serra, ritrovare piante antiche che vanno perdendosi e cercare di riportarle in vita, il mio vino).
    Il mare è a 50 km, la montagna a 60km, la città se ho bisogno di una riprova di aver fatto la scelta giusta a 100km.
    Non fatevi intorpidire dalle frasi tipo:”ma a 50 anni questa vita non la puoi fare , il fisico non regge” , il loro di fisico , gente che è obbligata a stare seduta 8 ore al giorno, più due di coda per tornare a casa.
    Io ho cominciato part-time , vecchio rudere che ristrutturavo nei week end, pagato meno di un anno di affitto a Milano per un bilocale. Tantissimo lavoro ( e tuttora ne manca moltissimo) vecchia volvo usata per trasportare i materiali e fantasia.
    Io vi consiglio di provare per tornare alla vita di prima c^e sempre tempo!

    • oh nicolaas, ecco… vedete che ho ragione io?! lui fa diverso ma simile a me, per la sua via, ovviamente, diversa dalla mia, ma lo schema è esattamente quello!! bravo nicolaas… e grazie del contributo. ciao!!

  12. Ho finito or ora il tuo libro “Adesso basta” e mi trovo d’accordo con il 90% delle cose che hai scritto. Una domanda: come fai a gestire le tue attività (dalla recensione alla scrittura di libri, alla tue attività “marine”) ed essere in regola con tasse ed affini ?
    Se ti va, mi piacerebbe scambiare opinioni via mail …………….

  13. Caro Simone,
    ho finito di leggere “Adesso basta” stanotte. Ho 29 anni, 6 mesi fa ho colto un’oppurtunità di lavoro che sembrava eccellente per andarmene da Roma (invivibile) e tornare a casa mia a verona.
    Contratto a tempo indeterminato e uno stipendio di 1400 euro al mese.
    E’ durata giusto 6 mesi, il tempo di capire che il mio capo è un truffatore. E se avevo ancora dei dubbi ci ha pensato la finanza a togliermeli.
    Mezzo ufficio se n’è andato o è stato licenziato. A me avevano offerto la possibilità di rimanere, accettando il compromesso dello stipendio per andare in giro a dire quanto era bravo il mio capo:
    Mi sono licenziata!
    Ora è dura per me, che appartengo come te al mondo della comunicazione, ma che non guadagno nè 3.000, nè 5.000 euro al mese.
    Per questo non posso realizzare il downshifting di cui parli tu. Più down di così non posso proprio andare e dovrò cercarmi un altro lavoro e altre 8 ore della mia vita buttate.
    Ma la mia coscienza urla e se non la ascolto so che poi non ci dormirò la notte.
    Non mi permetto il suv, ma ho una macchinetta usata che ho pagaro 1000 euro e la amo da morire.
    Ti chiederei di aggiornare la prossima edizione di adesso basta con una parte più consistente dedicata ai giovani poveracci come me.
    grazie
    claudia

  14. Cara Simona,
    grazie per la tua risposta, mi ha fatto
    molto piacere!
    Ti confesso che dopo 5 anni l’adrenalina e’
    alle stelle, dopo 20 e’ diverso e poi per noi
    donne e’ (in una sola parola) Inutile !
    Te lo dice una che ha vissuto convinta del
    contrario, ho assunto moltissime donne…ci ho creduto
    tanto, weekend compresi…le donne non sanno
    fare gruppo, anzi, ti pugnalano , che peccato
    il femminismo ci ha fregato, mamma,moglie , donna
    manager, cuoca, donna pulizie, etc…e un solo
    stipendio (30%meno degli uomini a parità di
    incarico) e se li denunci xche’ rubano, hanno ancora
    ragione loro e tu sei la Pazza mina vagante..
    Carino incontrarsi , come le Pizze di Severgnini
    se Simone non fugge come “il lunedì inizia domenica
    pomeriggio” considerando che “il vincitore e’ solo”
    (consiglio lettura, bello e troppo vero , io che ho lavorato
    15 anni in quel settore ..) e ora che lui “e’ così
    avanti che se si volta indietro vede il futuro..” e noi
    miseri absolute beginner stiamo arrancando,
    magari veleggia e noi possiamo solo immaginare
    l’orizzonte….(ehi scherzo , e non ho ancora bevuto
    ..) ciao Eleven

  15. Ok Simone, vada per il 19 gennaio in Fnac (sarà il mio diciannovesimo giorno di downshifting….chissà come sarà il profumo della libertà?).In questi ultimi giorni di azienda vedo sguardi strani intorno a me , e soprattutto l’amministratore delegato (che già salutava poco…)saluta ancora meno.Sono indecisa, forse pensa che sia una mina vagante e che prima leverò le tende meglio sarà….oppure anche una piccola “pecorella” che lascia l’azienda-famiglia(?!…)diventa una sconfitta o chissà cos’altro?Ma in fondo chisseneimporta, la vita è altro.
    Abbraccio te e tutti i downshifters augurandomi di incontrane una buona parte nell’anno nuovo.Roberta

  16. Gran bel filmato! A giudicare dalla tua (posso darti del tu, vero?) agenda non ci starai molto tempo … però l’orto viene bene ugualmente (ok, a parte le cipolle). Verrò alla presentazione di San Remo -abito da quelle parti- spero avremo l’opportunità di parlarci. A presto allora!

  17. Ciao Elena,

    leggendo le tue righe mi sono quasi commossa. ( ti scrivo dall’ufficio). Esperienza ben diversa da te, lavoro solo da 5 anni ( ne ho 33). Ma sono con te, nella gioia di questo istante che ti sei ripresa per tua dignità personale, per coraggio. Bello leggere: l’HO FATTO… ti da forza! Un abbraccio, sono con te.
    Simona

  18. Caro Simone, L’HO FATTO 29 Ottobre 2009
    ho ricevuto ieri il libro in regalo (che non conoscevo) essendo troppo impegnata a fare dell’altro….sono a pag.77 , e’ impressionante sembra scritto da ME ….adolescenza, esperienza lavorativa, e ora la passeggiata in Paolo Sarpi sfogliando i giornali…..e’ vero abbiamo anche la stessa eta’ (piu’ o meno) io un paio meno….volevo finire il libro pima di scriverti ma non ce l’ho fatta; Dirigente da 10 anni, lavoro da 1043 settimane……Io sono stata licenziata (avendo denunciato “irregolarita’” dall’alto con documenti a supporto…..) a fine Ottobre, ci sono andata dentro con gli occhi ben aperti, sapendo che solo nei film i buoni vincono e i cattivi vanno a casa, nella vita avviene il contrario (purtroppo e’ cosi’) . Era dalla scorsa estate che meditavo un cambiamento , non mi divertivo piu’, e tutto il resto che hai ben descritto tu molto meglio di quanto saprei fare io. E’ trascorso solo un mese, mi sento leggera, finalmente mi sono iscritta in palestra (e frequento !!!), parlo con le persone che incontro, divoro i libri , sto cominciando piano piano a vivere….Devo continuare il libro, perche’ la mega-multinazionale (cosi’ corretta) non mi ha ancora pagato ne il preavviso ne il TFR . Desideravo solo condividere questa emozione di sapere che non sono l’unica a pensarla contro-corrente (tutti mi sconsigliavano, mi dicevano, ma sei matta, una posizione cosi’, uno stipendio cosi’…….) i miei valori non possono essere in vendita, ne’ va di noi e delle generazioni future. Ho fatto fare alle multinazionali cosi’ tanti soldi, ma tanti e mi stavo rovinando la salute e la gioia di vivere. Magari ti incontro in Paolo Sarpi…chissa’ ora che ho trovato qualcuno che la pensa come me, mi sento piu’ felice ! Grazie. EleVen (11)

  19. Ritieni fattibile l’idea lanciata di potersi trovare, così per il gusto di parlare e di scambiarci idee?
    Se si, perchè non si passa ai fatti?

    • beh direi pensiamoci un istante e poi passiamo ai fatti. tanto adesso c’è il natale ognuno si sente più buono e se ne sta a casina sua. alla ripresa se l’idea non è morta (il tempo è un grande setacciatore di idee…) la mettiamo in atto. Io penso si possa farte. Non ne moriremo, in tutti i casi, no?! Dunque sono ottimista. ciao!!!!

  20. Ci sono incontri, che non scegliamo noi ma sono scelti dalla nostra Anima… (e quà ci sarebbe da parlare per ore) quello che è straordinario è che da prima mi ha colpito la pubblicità sul Fatto, dopo ti ho trovato su internet ed ora sono finito a vedere il tuo ultimo video su youtube e se non avessi una connessione lenta li guarderei tutti…
    Che dire conosco quella luce e il vento… quasi percepivo i profumi (suggestione?) grazie sò cosa regalarmi per natale!
    Tiziano – Vezzano Ligure (SP)
    P.s. permettimi di suggerirti se non lo conosci già http://www.azzurroscipioni.com
    ed in particolare le INTERVISTE a SILVANO AGOSTI argomento “LAVORARE TRE ORE AL GIORNO” e il file sietetuttimorti.mp3 che puoi trovare inserendolo in un qualsiasi motore di ricerca.

  21. PAURA la provo anche io, per le scelte che ho fatto e per il futuro……ma sempre meno!!!!!!!!!
    ogni volta che mi assale penso ai momenti che sto vivendo di EUFORIA e di totale LIBERTA’che non ho mai provato in vita!
    a me aiuta molto!!!!!!!
    forse è l’immobilismo che ci frega
    in bocca al lupo a tutti

    cesare

  22. Caro Simone,
    Bella la sensazione di tornare a casa dopo tanto girovagare, soprattutto quando quella casa è stata costruita da noi con sudore, tempo, fatica…e piacere!

    Condivido con te la ricerca di un equilibrio differente da quello degli altri che ci circondano, è la mia scelta da una vita.

    Anch’io ho la sensazione che la chiave di volta siano le persone, piccole o grandi, nel loro quotidiano muoversi e pensare a qualcosa di diverso potranno generare pensieri e realtà più umane.

    Incontrarsi e guardarsi in faccia non è mai una cazzata, aiuterebbe a rendere i pensieri ancora più concreti e reali.

    un abbraccio

    Gloria

  23. Non è la prima volta che qualcuno propone di incontrarsi, e ……bravo Simone hai messo nero su bianco quello che mi impediva di dire:”ottima idea”, temevo che questo potesse diventare un movimento con un capo e un programma.Invece il punto fondamentale è quello che tu indichi per ultimo, ma non da ultimo:SOLO PERSONE.Intanto aspetto il 12 gennaio per venire ad ascoltarti a Milano (chissà se avrò il coraggio di dirti son qui e non solo su internet…mah…chissà) e se mai accadrà sarà bello fare una capatina da te e vedere quel Piccolo Paradiso che hai costruito insieme ad altre persone in sintonia.Colgo l’occasione per una curiosità, sto leggendo il tuo libro, ho notato che la dedica è rivolta ad un numero di amici uomini e nessuna donna, questo perchè, questi amici, sono stati quelli che più ti hanno aiutato nella scelta, o perchè invece non ci credevano e allora la dedica è una specie di incitamento? oppure altro ed eventuale?scusa l’invadenza, ma la curiosità a volte lo è.
    Buon fine settimana
    Robi

    • sono gli amici cari, quelli che considero fratelli. uomini con uomini, donne con donne, l’amicizia fraterna questo è. tante tantissime donne sono mie amiche. ho una sintonia speciale con alcune di loro. ma questo libro era dedicato ai fratelli veri. ti aspetto a milano roberta. vieni il 19 se puoi, che il 12 credo sia una cosa da maniaci della vela…

  24. Cari futuri Downshitfer,

    chissà se ritrovandoci sul blog non sentiremo un giorno la voglia di conoscerci, tutti insieme, magari in un posto all’aria aperta, liberi di respirare dopo tanto tempo. Magari avremo voglia di parlare di un progetto comune, sull’esempio di quello che propone Simone nel libro ( tipo uniamo le forze e compriamo un rudere da rimettere insieme
    🙂
    Chissà , tutto è possibile.
    Have a nice winter! Simona

    • perché no?! pensiamoci. il punto è:
      – niente movimenti
      – niente capi
      – niente programmi
      – solo persone
      E soprattutto sarebbe carino sapere in quanti saremmo… Se non troppi si può fare da me… Boh, una cazzata!?

  25. Ti ringrazio del passaggio di ieri sera, specificare, lavorare su, ragionare e diffondere sono cose preziose, un modo di testimoniare che un lavoro (e una vita) diversa è possibile, anche quando sembra che le circostanze (maternità compresa) non ti diano fiato.

    grazie
    a presto
    silvietta

  26. Buongiorno Simone, il video e’ magnifico ed e’ un gran conforto, un bellissimo incoraggiamento per le giornate dei primi tempi da downshifter, giornate calme a godersi il tempo come un regalo, ma a momenti anche difficili, impegnate a raffinare la mappa e a costruire il nuovo equilibrio. un saluto Adele

  27. Caro Simone,
    lessi sul Il Fatto un articolo su di te, ti cercai sul web, e vidi che presentavi il tuo libro a Bologna.
    Partecipai quindi alla più lunga presentazione di un libro (2 ore). Fu fermata per raggiunti limiti di tempo… incrediile!! Mi sono quindi acquistato 2 libri da te autografati (!). Dai, sono proprietario di 2 mmq della tua barca…
    A parte gli scherzi, sono a farti gli auguri per la tua nuova vita. Stupefacente. Sono affascinato dalla capacità di riprogettazione che hai fatto della tua vita.
    Mi sono divorato il tuo libro. Lo condivido appieno. Alcuni punti mi sembrano indirizzati a persone che veramente non hanno mai preso in considerazione seriamente che un’altra vita è possibile e mi stupisco ne esistano. Mai meravigliarsi. Non sono però molto concorde sul capitolo conti economici, perchè già in downshifting sono alti per i comuni mortali che a par dei manager vorrebbero percorrere tale strada.
    Io in passato ho già fatto un percorso di cambio completo di vita lavorativa, senza preparazione, che reputo giustamente necessaria. Ad oggi mi preparo ad un’altra vita. Quella che ho già la conosco. Mi accingo a farne una nuova, tra gioie e sofferenze. Ma più mia. Senza DOVER incontrare persone che non mi danno nulla, non mi interessano, DOVER fare azioni che non condivido, di cui mi frega poco o nulla, che mi intristiscono e mi ancorano al fondo. VOGLIO VOLARE!!!! E per far questo ci sto lavorando duramente da 5 anni. E’ ora….
    Per cui ricambio il tuo invito del tuo ultimo video inserito il 09-12: vieni a trovarmi per parlare dell’argomento del tuo libro, per mangiare insieme, per chiacchierare del nulla e dei problemi della vita.
    Ps. ieri ne ho parlato con mia moglie per l’ennesima volta e lei mi capisce e mi appoggia in pieno. Sono fortunato!!!
    Buona vita!!!!

  28. In realtà ero venuta a sentire Beha, l’altro giorno ad Orvieto. Invece trovo te, hai la barba e già la cosa gioca a tua favore (sono fissata, una specie di malattia, il classico complesso Edipico, sai papà con la barba…)e ti sto a sentire. Mi incuriosisce ciò che dici, ma resto lì, diffidente nonostante la barba. Ho pensieri contrastanti mentre parli. Questo è un privilegiato, penso, un finto snob, un paraculo. Però mi piace quello che dici, racconti, senza saperlo il mio sogno segreto, quello che non sa nessuno.Il sogno di tanti probabilmente. La fuga, smettere di vivere per lavorare, come sto facendo, il lavoro che mi succhia la vita…un bel sogno. Ma non ho le palle. Io riesco solo ad immaginare la fuga su un cargo. E a scrivere di notte.
    Avrei voluto farvi un sacco di domande quella sera sia a te che a Beha, che anche senza barba, diceva cose interessanti. Soprattutto chiedere perchè dovremmo continuare ad essere allegri se anche voi dite che è un gran casino. Comunque ieri ho comprato il libro (il tuo e non quello di Beha), per capire meglio. Ho scritto troppo? Ciao salgo sul cargo per stanotte. Monica

  29. Caro Simone,
    ti ho scoperto a un caotico semaforo cittadino, probabilmente uno dei luoghi ideali per gente che non ne può più della schiavitù moderna.
    Dopo mesi (o forse anni?) trascorsi a desiderare di cambiare vita, sono stata accontentata. Non scendo nei dettagli perchè la vicenda è ancora aperta, ma non è la prima volta che devo ricominciare nella mia esperienza professionale. Ogni volta ho faticosamente ripreso la stessa strada, invece questa volta ho deciso che la cambierò, scegliendo quella che mi è più congeniale.
    Tenterò di realizzare i miei progetti e desideri.
    Sono spaventata (soprattutto quando ricevo i bollettini delle spese condominiali), ma in qualche modo ne verrò fuori (spero bene!) e ci tengo a ringraziarti per i suggerimenti pratici e le idee propositive che ho trovato nelle pagine del tuo libro.
    Con simpatia,
    Barbara

  30. Io invece penso che anche Simone abbia diverse paure come ce le abbiamo tutti noi esseri umani
    Penso che abbia avuto le nostre stesse paure quando ha deciso di imbarcarsi in questa sua avventura
    Ma penso anche che lui ci sappia convivere con le sue paure, che le sappia affrontare con razionalita’ e nella maggior parte dei casi che sappia superarle !
    Cosa che molti di noi non sono capaci a fare.
    E che spesso fa la differenza tra chi ‘ce la fa’ e chi ‘non ce la fa’

    😉

    • se ho delle paure luca??!! ne ho a camionate, aeroplani pieni… tutte paure che vongono dal mondo, dagli oggetti, dalle incombenze, dal futuro. Però ogni volta penso: “Morirò, quando sarà la mia ora, e sarà come se non fossi mai esistito. Dunque, che paura dovrei avere, a parte morire? E anche morire, tutto sommato, che senso ha se non scomparire da qui?” Ecco come passano le mie paure, o come temporaneamente le contrasto. Ogni cosa, vista da prospettive diverse, è terrorizzante o inerte o positiva. Occorre riflettere molto, pensare, esserci-nel-pensiero, ma sul serio, non rapsodicamente o parzialmente. In questa meditazione diventiamo più forti. La razionalità è un ausilio fondamentale, come anche perdersi nel pensiero senza regole. E’ un grande viaggio avere tempo, un’esperienza interiore. Ieri e oggi due giornate di silenzi e meraviglia. Grandioso. Un caro saluto a tutti. S.

  31. Ho letto “adesso basta” e ci ho trovato scritto quello che la mia mente non aveva il coraggio di ammettere. Non sto facendo la vita che vorrei e allo stesso tempo mi è difficile capire cosa voglio fare. Professionalmente e non. Sono in crisi. Ma è un’opportunità da sfruttare. Ho appena compiuto 34 anni, forse sono ancora in tempo per dare una svolta. Il tuo progetto che esponi alla fine del libro lo trovo applicabile anche a persone più giovani e lo trovo decisamente interessante. C’è una rivoluzione silenziosa nell’aria…

  32. Ciao Simone,
    io ho all’incirca la tua eta’ ed ho passato l’adolescenza anch’io nei Castelli Romani. Chissa’ che non ci siamo perfino incrociati allora. Ma non credo, perche’ dalla forma che ha preso la prima parte della tua vita immagino che appartenessimo ad ambienti diversi.
    Devo ancora leggere il tuo libro, che ho comprato, ma, tra la raccolta delle olive appena terminata e la potatura della vigna, non e’ un periodo in cui trovo molto tempo per la lettura. Pero’ sono venuto a sentirti ad Orvieto ed ho visto i tuoi sette video su internet. E da tutti – e forse particolarmente da quest’ultimo – capisco che condividiamo certe esperienze e la sensibilita’ che da queste scaturisce ovvero una ben precisa scelta di vita. Io pero’ non ho avuto una fase della vita precedente in cui ho fatto piu’ o meno il contrario, ma ho preso questa scelta a 19 anni, una scelta in origine piu’ sostanziata di giovanile ideologia e poi stagionatasi negli anni in cui ho rideciso ogni giorno di proseguire nonostante tutto. Perche’ c’e’ una sola via in realta’: quella che di volta in volta riconosciamo come tale dentro noi stessi, se guardiamo le cose con sincerita’. Ed e’ quello che auguro a te e a tutte le persone che, grazie al tuo libro (e soprattutto alla tua pratica che permette al libro di non essere mere parole) hanno sentito piu’ vivo il deisiderio di riprendersi la propria vita.

    Una cosa che vorrei aggiungere pero’ e’ che, sebbene sia d’accordo col partire dalla propria dimensione individuale – che e’ la sola cosa sulla quale veramente possiamo agire e cio’ di cui siamo davvero responsabili – non dobbiamo mettere in secondo piano la portata molto piu’ ampia che una riconversione “sana” delle nostre vite ha a livello globale, non dovremmo sottovalutare le implicazioni di queste (su piccola scala, certo, ma enormemente moltiplicabili) e il fatto che questa potrebbe essere la vera – e perfino l’unica possibile – soluzione agli immensi problemi del nostro tempo.
    Tu, mi pare, ti poni essenzialmente un obbiettivo di benessere personale – il che e’ sacrosanto – ma sappiamo bene, quando lavoriamo il nostro campo (come pure quando ci informiamo su come va il mondo) che non siamo separati da nulla, come conosciamo i danni che il sistema di lavoro, produzione/consumo che avvelena le nostre vite avvelena altrettanto tutto il resto. Il discorso e’ molto piu’ ampio ed e’ proprio per questo che che e’ cosi’ vero.

    Se una di queste sere hai voglia di leggere una cosa scritta da uno sconosciuto che forse conosce abbastanza le tue giornate ti propongo:

    http://www.ecofondamentalista.it/scelta.htm

    Un caro saluto

    Sergio

  33. Grazie di aver condiviso con noi parte di questa tua giornata… un forte sentimento di tenerezza. Stanotte, in preda all’insonnia, avevo ripreso a leggere il tuo libro (seconda volta!), e mi dicevo che persone come te sostituiscono il lavoro che i vecchi non hanno fatto con noi, che veniamo subito dopo la tua generazione. Un faro.
    Continua a fare i tuoi video Simone, fanno toccare con mano la realtà del tuo esserci riuscito… e toccano il cuore!

  34. E’ lì che vorrei essere, lì proprio lì, da dove tu stai parlando. Vorrei essere lì per sporcarmi le mani, ma soprattutto per fare, guardare e sentire, il vento come il sole come il rumore delle scarpe sulla terra.
    L’incontro con il tuo pensiero, con il tuo punto di vista è stato per me qualcosa di speciale, che ricorderò per lungo tempo. E’ stato un incontro che è venuto nel momento giusto, diciamo che le tue parole hanno trovato un terreno fertile. Tuttavia è stato anche un trauma, diciamo che sto attraversando un periodo di profonda crisi, so che ne uscirò rinnovato. Vedere la tua serenità mi fa bene, sapere che c’è una persona che ha così tanta forza fisica e di volontà mi fa bene. Grazie.

  35. Grazie, Simone. Davvero.
    Per queste immagini, per quello che dici, così semplice, oggi, anche se ha origine dalla difficoltà di ieri.
    Così autentico che il prezzo pagato è stato speso bene.
    Salutami il mare.
    A presto rivederci.

  36. Grandioso oltre che ammirevole. Proprio alcuni giorni fa ne parlavo con mio fratello: della necessità di un ritorno al passato. E non è vero che si stava peggio, secondo me.

  37. Che bella la luce di dicembre sulla casa. Mi pare il miglior ricordo che potevi lasciarci del tuo 9 dicembre 2009. Ti auguro buon viaggio, buon inverno!

  38. Affascinante, sembra di sentire il mistrale anche dall’ufficio in cui mi trovo. Un video che suscita fascino, stimolo, riflessione, ma anche paura. Uno pensa, ma io ce la farei ? Io non lo so, il sentimento di dire ora basta, voglio cambiare mi invade spesso, molto spesso. Però poi ci sono gli affetti, chi conta su di te, chi ti sta affianco, che ha “investito” in qualche modo sul vivere con te e che non è pronto a condividere, ci sono i parenti, la società, tutto gioca contro. Chi si sente pronto a lasciare tutto…? Affascinante, veramente. Ti auguro una buona serata Simone. Anne

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