Si riparte…

Si riparte. Vela e mare fino a settembre. E’ il mio lavoro, quando non scrivo. E’ il modo migliore che conosco per vivere, per incontrare persone con cui condividere, per accorgermi della libertà oltre ogni ragionevole dubbio.

Troveremo vento forte questa prima settimana, dovremo forse cambiare itinerario. Vedremo. Non c’è nulla di certo quando si abbandona il porto. L’avevamo raggiunto per non avere incognite, per dormire senza vigilare. Per farlo avevamo dovuto legare la barca come una fiera cattiva. Ora, se vogliamo uscire, se vogliamo liberarla, liberarci, dobbiamo accettare le incognite che il mare dà, senza chiedere il permesso. Fuori dal porto c’è tutta l’emozione di cui abbiamo bisogno. E anche tutto il resto…

Scriverò, come sempre. Quando posso, quando sento. In mare ho sempre scritto, pezzi di capitoli, appunti, note su personaggi, luoghi. La mia piccola montagna di blocchetti si arricchirà di nuove note di bordo. Qualcosa finirà qui. Una parte. Il grosso, come sempre, resterà negli occhi, nella mente, e riemergerà un giorno, chissà quando, tra le pagine di una storia rilegata, messa a mucchi sul banco di una libreria, con una copertina patinata e i titoli a rilievo. Quando anche io me ne sarò dimenticato. Forse…

Buone giornate a tutti. Se navigate, guardate in giro. Può darsi che ci si incontri in qualche bella baia, nell’ora in cui i naviganti si inteneriscono, pensano a casa, oppure no. Buona estate.

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46 pensieri su “Si riparte…

  1. “MAI DIRE MAI”, recitava James Bond.
    Ultimamente “non aspettano neppure di farsele togliere”.
    Al giorno d’ oggi, poveri maschietti, se disattenti a tempi rischiano figure fantozziane.
    Scherzi a parte, mi sono dato un bel giro di vite, ed è giusto sia così.
    Una regolata al fine di mantenere sobrietà e serietà.
    Anch’ io appena posso mi libero di tutto l’ inutile che ci veste.
    L’ informale per me è un modus vivendi interiore.
    Anche quando ricoprivo ruoli più impegnativi, sono sempre stato avverso a divise ” come completi grigi o blu” o cravattoni aziendali da multinazionale.
    W la libertà antimodaiola!

    HAPPY WEEK END
    VALE

  2. Valentino, fammi capire: tu sei libero di definirti uno strappamutandine e io non posso dire che in estate giro senza? Facciamo gara a chi è peggio? Mica era una confidenza, era un dato di fatto: si parla tanto di libertà, in questo blog, e girare senza mutande è decisamente liberatorio! Un’imposizione con risvolti moralistici che ti impongono dall’inizio. Provare per credere: a che servono le mutande dentro casa, per dire, sotto ai freschi e svolazzanti vestiti estivi? A niente. Sai quanta gente non riesce ad andare a letto senza pigiama? Andare a dormire vestiti è demenziale, a meno che tu non stia al polo nord in un igloo! Ci sono mamme perfide che mettono persino gli slip sotto al pigiamino: antigienico a mille, elastici che segnano e fanno ristagnare il sangue durante la notte, ovvero come predisporre le figlie alla cistite, alla cellulite e alle culottes de cheval. Non è un caso se non ce l’ho!

    Valentino, comunque, forse hai ragione, non dovevo: ma tanto non ti incontrerò mai!

  3. Ok, ok, d’ora in poi, quando vengo qui, me le metto. Basta che quello tiene le mani a posto. Ci tengo, alla mia virtù, che diamine.

  4. SILVANAAAAAAAAAAAAAA!!!!
    Cosa ti viene in mente di scrivere,”SCOSTUMATA” che non sei altro.
    Una gentil signora di mezza età come te non DEVE dare confidenze ad uno scellerato come VALENTINO.
    Non dare credito ed ascolto a sconosciuti.
    Attenta a transitare sopra le grate della metropolitana, ripeti la scena di MARYLIN…
    Simpatia e voglia di vivere ti contraddistinguono.

    COMPLIMENTI
    VALE

  5. Valentino, scusami, ma quell’amica virtuale mi sta proprio stretto, anzi, strettissimo. Se non ti dispiace preferirei amica virtuosa, che con uno strappamutandine come te è molto più rassicurante; e poi non le porto quasi mai, in estate, quindi non c’è niente da strappare e sono doppiamente virtuosa, insomma. Ma le parole sono importanti, non credi? Ciao, Valentino poco virtuoso!

  6. buona navigazione simone e buon vento a tutti i fortunati che si uniranno a te nel tragitto.
    prima o poi mi aggrego, per adesso mi godo i pupi di 2 e 4 anni che mi fanno lavorare piu’ di un marinaio ma mi danno pari soddisfazioni di una corsa sulle onde….
    buona estate a tutti,
    mf

  7. Finiti i racconti: bello, mi è proprio piaciuto; alcuni, poi, sono veramente spassosi, viene fuori la tua vena sarcastica e acidella, Perotti.
    Perotti, e se ti dicessi che mi sei più congeniale come autore di racconti che di romanzi, ti offenderesti? Bene, pazienza, è proprio quel che penso: va detto che anch’io, come Lilly, ritengo sia arduo concentrare una storia in poche pagine; in più non c’è spazio per descrizioni elaborate e approfondimenti psicologici, a favore di brevi sprazzi di colore, visionari e molto cinematografici; però trovo che ci sei parecchio tagliato. Immagino abbia a che fare col tuo pragmatismo, volgarmente detto “andare al sodo”. E sono d’accordo anche sul fatto che molti dei post di questo blog meriterebbero una raccolta a sé. Vabbè, spero di non mandarti di traverso la traversata! Ciao, Perotti.

  8. Ciao a tutti!
    Premetto subito che quello che sto’ per dire nn centra niente con il post.

    Secondo voi, perche’ qui in Italia chi ha un po’ piu’ di potere in ambito lavorativo e non, lo deve far pesare?

    Perche’ a volte(molte) c’e’ tutta questa emotivita’ dentro un ambiente di lavoro?..urla..rapporti umani pari allo zero..

    Sn tornato da un anno e mezzo in Italia dopo 5 anni a Londra e nn mi sono ancora riabituato….

  9. Ciao Simone e ciao a tutti. Oggi e ieri ho avuto un pensiero sulla leggerezza. La leggerezza non è banalità e neanche superificialità, non è faciloneria e non è neanche fare le cose così, come vengono, un po’ come nei telefilm e film americani stupidi (quasi tutti). La leggerezza è saggezza perchè è la capacità di fare le cose e bene e con gusto, ma senza quell’ansia, quella massa di pensieri e paure e aspettative che finiscono per deteriorare quanto di bello c’è nel fare (e soprattutto nel fare le cose che abbiamo scelto di fare autonomamente).
    Ho voluto scrivere qui della leggerezza e dei miei pensieri a riguardo perchè l’ho associata al volto di Simone. Non so bene perchè, forse perchè questa riflessione la devo anche a lui con i suoi libri, ma anche perchè gli auguro di trovarla, lui che è più avanti di tutti noi in questo percorso (e chissà magari l’ha già trovata). In questo momento credo che la leggerezza sia la massima aspirazione per un essere umano, magari domani o fra 10 anni capirò che non è così, ma ora lo penso e lo dico.

  10. SILV SILVAN, è un modo per scherzare e creare subbuglio. So ancora cosa fare nella vita,nonostante l’ artiriosclerosi in arrivo!!!
    Prendo pure in giro me stesso, sdrammatizzando ma non troppo.
    Condivido il modus vivendi tuo,girando al largo da spiaggie sovrappopolate da individui che sembrano usciti dal grande fratello.
    I trasferimenti via terra, a mio avviso intelligentemente gestiti in treno in alternativa alla moto,meteo permettendo, evitano code autostradali fantozziane, anche perchè non mi ritengo scemo al punto di buttare tempo e rischiare la vita tra imbecilli che non sono in grado di rispettare regole stradali e di vita.
    A proposito il 50% dei mezzi circolanti ha le gomme irregolari per usura o pressione di gonfiaggio errata.
    Il 20% dei mezzi circolanti ha assicurazioni contraffatte, scadute od irregolari…
    Dati da brivido: FBL (fai” ballare” l’ occhio)
    Invidio, nel senso buono, chi conosce ed ha visitato L’ ISLANDA: non sono mai riuscito a metterci piede per motivi diversi, anche per colpa dell’ ANGIOLETTO DANIELA, che sta in CIELO.
    Non era attratta da quella meravigliosa isola naturale e selvaggia.
    Punti di vista diversi: evviva la diversità.
    Ora dall’ ALTO DEI CIELI, si gode una ottima vista panoramica di questo povero pianeta terra ormai più che vario, AVARIATO.
    Visto che fantasia: abbiamo vagato dal conero all’ islanda per finire in paradiso e ritorno.
    Grazie per lo spunto “amica virtuale SILVER”

    Un saluto a tutti coloro che stanno sognando vacanze paradisiache!!!

    SOGNI A VOLONTA A TUTTI VOI
    VALE

  11. Oddio, l’ordine dei commenti mi era sfuggito, grazie Anna: per come la penso io, è utilissimo notare le cose che gli altri non notano, comunque! Lo chiamerei andare oltre l’apparenza evidente a chiunque! E’ bello avere i raggi X!

    Ho sempre dimenticato di rispondere a Gilda: la parola -emancipazione- non mi piace, è una parola che non dice niente e riempie la bocca. Non la uso praticamente mai. Forse perché in passato l’ho sentita usare da chi emancipato non lo era affatto: è una parola-simbolo, da femminista anni 70 che ha la pretesa di dare un valore aggiunto, solitamente a sproposito, a chi l’affibbia a se stesso.

  12. do un fondamentale contributo al post, essendo purtroppo dotata di un dono inutile che è la capacità di ricordare cose insignificanti (e di dimenticare altrettanto facilmente le cose importanti, almeno in apparenza).
    Silver, non era paranoia tua ma un disguido. Non solo i tuoi commenti, ma anche quelli di Cristina sono apparsi a singhiozzo. Cece invece, che era intercalato, è apparso in tempo. Vi assicuro, e non ho interesse a testimoniare il falso. Giusto oggi leggendo i commenti mi sono detta “ma questi non erano in quest’ordine l’ultima volta che ho visitato il sito”.
    Misteri del server di Perotti.

  13. Valentino, santa pazienza, lo chiedi a me cosa devi fare alla pregevole età di 50 anni?! Lo saprai te! Che combini casini non mi meraviglia, comunque, ma cavoli di chi ha a che fare con te. La zona dove sto è bella, lo ammetto: ma io al mare non ci vado mai, se non quando non c’è nessuno, cioè in inverno. Il mare estivo, gomito a gomito è inqueitante, tutto quel prossimo promiscuo coi telefonini accesi, gnocche e quarti di vue palestrati che sfilano, parcheggi affollati, brr. E poi sono Silvana e preferisco il verde, al blu. Amo moltissimo gli scenari naturali, ma rigorosamente privi di prossimo. In Islanda una goduria che non ti dico …

    Ciao, Valentino: bella l’idea del trasferimento nautico da Ancona a Rimini; un ottimo modo di evitare le code al casello, direi.

  14. Urca! una bella “scammellata” 14 ore di navigazione! Quindi non sbarcherete ad Ajaccio come dal programma. Ho provato a usare http://www.marinetrafic.com, ma non ho individuato la posizione delle barche.
    Ci riaggiorniamo, ciao un saluto a tutta la comitiva. 🙂
    Sonia

    • ciao sonia. sì navighiamo nel golfo, dove per altro è bellissimo e si sta benissimo. purtroppo non siamo ancora salpati perché c’è ancora vento da sud sudovest forte con onda alta. Credo riusciremo a partire venerdì all’alba e andremo diretti su Bastia, circa 14 ore di navigazione. speriamo. ciao!

  15. BUONA NAVIGAZIONE CAPITAN PEROTTI!
    Godetevi il mar Tirreno!
    Nella mia vacanza ho avuto occasione di un trasferimento nautico da ANCONA a RIMINI.
    CONERO a parte, che piattume di costa. Anche il mare purtropppo non dice proprio nulla…
    L’ Adriatico, Croazia, Conero e Tremiti a parte, è ben diverso dal Tirreno.
    Spero che nessuno si offenda, ovviamente.
    Gli abitanti della costa, invece, si distinguono, in genere per simpatia e ospitalità, Romagnoli in testa.
    A proposito, ZIA SILVANA, se non sbaglio tu risiedi nel Conero, vero?
    Beata te, vivi in una zona da invidia.
    Io purtroppo, risiedo in padania, anche se, quando posso scappo via dalla grande città.
    Comunque tutto ok, godiamoci la stagione più spensierata dell’ anno con sole, mare e cielo blu…

    AUGURI AD ELIA onomastico del giorno
    BUON DI
    VALE

    P.S. SILV, sono stato tranquillo come il mar tirreno dei giorni scorsi…
    sono un gianburrasca lo so; che fare?

  16. Bah, chiedo venia, dunque. Sarà il caldo, mi fa diventare paranoica. Vabbè, come scusa fa schifo, meglio glissare.

    Buon lavoro. Buon divertimento. Buon viaggio.

  17. Caro Perotti, mi sto leggendo Zenzero e nuvole: e stavo pensando che, se i tuoi libri li avessi letti prima, mi sarei risparmiata una quantità indescrivibile di arrabbiature. Sembra un complimento. Non lo è. E’ una constatazione, tra il rassegnato e lo spazientito. Vedi a leggere solo i classici? Ben mi sta.

    P.S. Ho chiesto agli elementi di essere clementi. Ma arrivato ad Ajaccio, dormirai all’addiaccio. Nel mentre, in mezzo al mare, un bel nugolo di zanzare. E finché non mi sblocchi i commenti, farai post inconcludenti.

    Circer Silvan

  18. E non riuscirai a partire finché non mi darai una spiegazione. Governo gli elementi, nel caso non lo sapessi: quindi ti conviene non attirare la mia ira funesta o te li scateno contro per un bel pezzo. Altro che maga Circa. Quella era una dilettante.

  19. Perotti, gradirei una spiegazione in merito alla mancata comparsa dei miei commenti. Se non è sforzo eccessivo per te, ovviamente. E’ ironia, è bene specificarlo. Anzi, forse è addirittura sarcasmo.

  20. Immagino che in questa situazione la cambusa sia un tintinnio di bottiglie, piene, mezze e vuote…. che voglia che avrei !!!!
    Ciao

    • Cece, ieri sera festa a bordo come sai… Del resto siamo fermi qui, che dobbiamo fare? In compenso oggi siamo usciti e c’era un vento fantastico, con onde e tutto. Faamu.Sami volava sull’acqua. Però poco fa allerta meteo 2 della protezione civile, sconsigliato a tutti di prendere il mare. Venti forti e mare agitato tra tirreno centrale, settentrionale, mar ligure, mar di sardegna, mar di corsica a golfo del leone. Dunque, niente da fare. Noi facciamo vela qui, la gente va alle 5 terre in gita, in spiaggia a san terenzo etc. Il mare. Comanda sempre lui.

  21. Mare e vento porco? Vorrei vedere, essendoci Venere di mezzo…

    Perotti, fagli sentire i dischi di Eros, magari si calmano tutti e due.

    Proprio vero: i naviganti si inteneriscono e pensano a casa: al punto di non allontanarsene proprio. Perotti, pensa meno, dammi retta!

    • sono ancora a porto venere!!! c’è mare e vento porco, dovunque, non si può navigare… non in condizioni accettabili almeno!

  22. Ho apprezzato molto Il tuo voler insistere sugli aspetti interiori, sulle sensazioni, sulle reazioni e conseguenze emotive, piuttosto che sui risvolti pratici. Importanti, ovvio, ma sui quali si può avere comunque un certo tipo di controllo, si possono gestire con razionalità e programmazione .. e, infine, ci si può far aiutare. Ma l’emancipazione personale si sviluppa interiormente, sperimentando sulla propria pelle
    “Emancipazione”: Silver ho bisogno di te, dizionario allargato, Please
    (Ho prenotato or ora in biblioteca i tuoi racconti, ti saprò dire …)

  23. altrochè, ne ho rubato suggerimenti, spunti, concetti, ma soprattutto l’essenza … mi sono serviti da “start e via..”: sto seguendo le tue orme, anche se ho qualche handicap pratico in più rispetto a te

  24. grazie Lilly, molto gentile, ma sono a Roma!
    la tua cagnetta è gelossissima (giusto!) e il mio gatto è un fifone, praticamente un coniglio travestito da gatto, per questo motivo ho difficoltà ad organizzarmi e non se ne parla proprio di uscire dal suo territorio.
    D’accordo con te sul pensiero dei racconti, io debbo ancora leggere il romanzo di Simone, ho letto gli altri due

  25. Gilda SE sei dalle parti di Milano posso darti una mano con il tuo gattone. Dobbiamo però lasciarlo da te perché a casa ho una cagnolona gelosissima e figurati poi con un gatto….
    🙂
    fammi sapere. Nel caso ci si organizza!
    abbraccio
    L.

  26. Bene, risolti i miei 3 SE (se sarò riuscita nel mio downshifting, Se ci sarà qualcuno ad occuparsi del mio gatto anziano, se vorrete una navigante neofita) il prossimo anno mi piacerebbe unirmi alla compagnia.

  27. si! é Marquez!
    Mi sovviene una curiosità buon Simone: “Ti sei mai confrontato con la dimensione “racconto”? Non so se hai mai pubblicato qualcosa di questo genere letterario. Credo, così a pelle, che sia estremamente più arduo scrivere un racconto piuttosto che un romanzo.
    Be’ sono curiosa. Dimmi che ne pensi e se c’è qualcosa di tuo in giro che mi sono persa. (Se posso dire del tutto la mia, leggendo i tuoi post, secondo me una raccolta di racconti tuoi sarebbe veramente centrata).
    Pensaci Perotti.
    Abbraccio e buona estate anche a te/voi, anche se per le mie ferie c’è ancora tempo (ma non per sognare e per fare buone letture!).

    • lilly il mio primo libro è stato “Zenzero e Nuvole”, un libro di racconti. nel tempo ne ho scritti poi un centinaio. magari se divento famoso li pubblico. 4 di questi sono una raccolta a cui tengo “Quattro racconti sulla sopravvivenza” vedremo. ciao!

  28. che bello il vento forte!…ergo,nn dimentichiamo la cerata!!!…e poi…
    “- E’ la tramontana, – mi disse. – Prima di un’ora sara’ qui. Era un antico uomo di mare, molto vecchio, che del mestiere conservava il giaccone impermeabile, il berretto e la pipa, e la pelle bruciacchiata dai sali del mondo. Nelle sue giornate libere giocava a bocce nella piazza con veterani di diverse guerre perdute, e beveva aperitivi con i turisti nelle taverne del porto, perche’ aveva la virtu’ di farsi capire in qualsiasi lingua col suo catalano da artigliere. Si vantava di conoscere tutti i porti del mondo, ma nessuna citta’ dell’entroterra. “Neppure Parigi in Francia con tutto quello che è”, diceva. Non dava credito ad alcun veicolo che non fosse il mare….”

    ok…se riconosci la citazione,molto bene…altrimenti saperlo ti costerà una birra,al porto…)))…

    BUON VENTO a tutta la flottiglia!!!

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