Tutti migliori…

“L’effetto dell’ubriachezza è di abolire gli scrupoli del sentimento“, diceva Alain (Le avventure del cuore, 1945). Non so se avesse ragione. Certo è che io amo l’ebbrezza. Baudelaire, che di limiti superati (e superabili) ne sapeva parecchio, diceva: “per non essere gli straziati martiri del Tempo, ubriacatevi senza posa! Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare” (Lo spleen di Parigi, 1855/64). Straziati del tempo… non vi fa venire la pelle d’oca questa definizione? Nel caso fosse adatta per noi, intendo… Anche George Gordon Byron aveva un’idea in proposito. Nel Don Giovanni scrisse che “l’uomo, giacché è ragionevole, si deve ubriacare: il meglio della vita è l’ebbrezza.” Esagerato…! Oppure no…?!

Frasi celebri a parte, tutta questa sobrietà (intesa come l’essere SEMPRE vigili e presenti), tutto questo controllo, tutta questa salute scaricata come un cumulo di macerie nel campo della razionalità… è deludente. E’ parte del problema. A volte penso che dovrebbe essere approvata una legge che impone l’uso di qualche cosa di allotropo, qualcosa che possa alleggerire il cuore e la mente, al mattino, prima di iniziare le attività del giorno. Vedremmo gente col sorriso che deambula lentamente verso l’ufficio, avvocati che salgono piano del scale del foro, pronti a dar ragione alla controparte, o vigili che scrivono troppo lentamente le loro multe, intrattenendosi a scherzare e ridere con qualche automobilista più allegro di loro. Dall’illuminismo abbiamo ripreso a ragionare, grazie al cielo. Sempre che non l’abbiamo fatto troppo… L’abbiamo fatto troppo?!

Ebbrezza di vino, di pensieri, di sogni. Ebbrezza di sorrisi e d’umore. Ebbrezza di contatto, pelle sulla pelle, mani sulle mani. Ebbrezza d’amore. La storia è che si muore, qualcuno lo dimentica. Morire sobri, dopo una vita sobri, trascorsa a pensare lucidamente e sobriamente a ciò che non possiamo sapere… Che triste epitaffio! Anche qui occorre equilibrio. Quello che fa male… gli eccessi… lo so, LO SO! Ma è un eccesso anche questa sobrietà, questa lucidità, questo eterno sapere, dire, ragionare. Per una sera, questa sera, e per tanti motivi… tutti migliori di ciò che è giusto… Mi sbronzo. Salute!

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108 pensieri su “Tutti migliori…

  1. Tu pensa, avevo scritto entrino e l’I-pad me l’ha corretto! Impressionante, l’imbecillità di questo aggeggio…

  2. Attraversamento bipolare obbligatorio? Cosa sarebbe, una definizione alternativa delle strisce pedonali? Boh, io sono sempliciotta. Ci si sente di fare qualcosa, non ci si sente di fare qualcosa. In mezzo giustificazioni, elucubrazioni, possibilità alternative, attribuzioni e scusanti varie, ecc. In realtà basterebbe chiedersi come ci si sente. É di una semplicità impressionante. E agire di conseguenza. Se proprio si vuole approfondire, chiedersi come mai ci si sente in quel modo. Ma dubito che le zebre c’entrano, a meno che non si sia allo zoo.

  3. la profondissima mail di carlo e la relativa risposta di simone, nella mia condizione esistenziale attuale, disegna in testa l’idea di un funzionamento con ATTRAVERSAMENTO BIPOLARE OBBLIGATORIO.Ovvero… lontana e rispettosa della sindrome bipolare che è altro da ciò che intendo, mi è successo di dover essere piuttosto lunatica nei miei propositi prima di saltare il fosso. oggi pronta a saltare con tanto di razionalizzazione ,ma anche no, e dopo poco razionalizzazione altrettanto lucida in senso opposto. Non credo che ciò tolga serietà,concretezza o sobrietà all’intento, a prescindere dall’agito. Prima di lasciare la professione ho dovuto tribolare parecchio, non nell’indecisione,sia chiaro, ma in due decisioni opposte che è diverso. Così adesso ad esempio,stiamo cercando di fuggire dalla città: ieri ero euforica, praticamente fatta, un caterpillar, pronta a muovere le montagne…durante la notte l’entusiasmo e il coraggio si scollavano da me a pezzi che mi sembrava proprio di sentirli infrangersi nel pavimento come porcellana…per me è un passaggio obbligatorio…e non mi vergogno di non essere così lineare come simone auspica.

  4. Ma sì, bel commento, quello di carmen. Ognuno vive nel suo microcosmo e chi se ne frega del resto. A pranzo con mio fratello ed un’amica, risate fino alle lacrime, in un locale affollato e rumoroso. Come ti giri, piccoli microcosmi in un macrocosmo brutto ed incomprensibile in cui conti poco o niente. Chi tace, chi scrive SMS, chi telefona, chi ride, chi parla di lavoro, chi pensa ai fatti suoi, chi guarda l’I-Pad, chi si diverte, chi racconta. Tanti piccoli mondi in pochi metri quadri, E qui? Lo stesso, con la presunzione che ciò che vale per noi debba valere per tutti gli altri. Boh, io ho riso fino alle lacrime in mezzo a un mare di microcosmi…

  5. perdona il cazzeggio simone ma sorrido perchè la mia ebrezza “cosa seria”? mi ricorda quel “bevi responsabilmente” che sento ogni tanto. Roba da santi! ah ah ah Roba da sobri! ah ah ah Come quell’altro che dice “gioca il giusto”!ah ah ah e certe mamme al parco che urlano “CORRI PIANO!”
    Se per serietà intendi autenticità, verità,fino a toccare asintoticamente la psicopatologia… ci sto dentro e anche tu! ah ah ah

    • cosa seria nel senso che ci vedo dietro un’idea e del buon metodo, dunque non un vivere come viene. Il metodo, nell’ebrezza, è fondamentale.

  6. un epitaffio molto calzante:
    ha fatto una vita da malato per morir sano!
    Conosco un amico, e lo conosco molto bene, che soffre di depressione bipolare. La depressione è stata dichiarata la malattia del nostro tempo, prima la si chiamava tristezza, il male tristezza,
    malinconia, e il consiglio del saccente era:
    datti una mossa, trova la forza dentro di te, se eri uomo, “tira fuori i coglioni e reagisci”! Le donne potevano essere depresse senza problemi, era una condizione più consona rispetto ad un uomo!
    Dicono che fra otto dieci anni in Italia il venti per cento soffrirà di una forma di depressione.
    Ma torniamo al mio amico e la sua depressione bipolare. Quando è nella fase up, fase euforica, è onnipotente, può anche non dormire, è in una fase dove la creatività è la quotidianità, può fare tutto e tutto gli riesce alla perfezione. Ma sopratutto è felice, allegro e predisposto positivamente ad ogni tipo di avventura, sia materiale che sentimentale. solitamente in quel periodo è facile che si innamori perdutamente di una donna fascinosa e riesce a conquistarla grazie al suo stato euforico.
    Poi dalla sera alla mattina, come se avesse avuto una grossa ubriacatura, cade nella fase down, la fase depressa.
    Solitamente nel giro di poche settimane si rintana in casa, nel letto e dimentica tutta la fase up o la considera un male e arriva a pensieri prima tristi poi deprimenti fino a pensieri suicidi. Se non si interviene con una cura fatta di chimica e qualche parola del neuropsichiatra, può finire male.
    La cura chimica tende, lo dico con parole mie, a produrre quelle sostanze, che nel momento il cervello non crea, che servono per regolare le emozioni, poi la cura di mantenimento cerca di creare un equilibrio delle emozioni, per non ricadere nella fase euforica o in quella depressive.
    In parole povere, per vivereuna vita equilibrata, “sobria”a livello personale e relazionale con il prossimo .
    Ma chi decide come deve essere una vita sobria!
    Spesso ho parlato con questo amico carissimo e lui al proposito una volta mi ha detto:
    Se potessi essere sempre nella fase euforica, sarei perennemente felice, potrei fare qualsiasi cosa e sempre fatto bene, potrei innamorarmi di una donna bellissima senza pensare alle conseguenze, senza la barriera del comune senso del pudore ci che impongono le regole della società. Potrei essere sempre creativo alla massima potenza.
    Io non ho saputo dargli una risposta, perché ogni giorno devo scontare questo sottostare a regole e comportamenti che fanno della nostra vita una prateria a perdita d’occhio, dove pascoliamo tranquillamente fino a quando arriva “il grande vaccaro” e porta via uno di noi, non sappiamo dove ma siamo felici che per questa volta è toccato ad un altro e non a noi.
    E quando uno di noi scappa dalla prateria e non torna più, gira voce che ci ha pensato “il grande vaccaro” a trovarlo e portarlo la dove non sappiamo.
    Ma ogni tanto ci fanno andare nel recinto delle femmine, ci divertiamo un po’, a volte ci lasciano lì per un periodo più o meno lungo, poi tutto torna alla normalità. Oppure arriva “il grade vaccaro” che porta via uno di noi o la compagna che abbiamo conosciuto, o entrambi.
    Mi piacerebbe sapere cosa c’è oltre la prateria e non è detto che un giorno o l’altro ci vada a dare un occhiata.

    • “oltre la prateria” sandro… Bisogna sempre andare oltre la prateria, se quella prateria fa da confine del nostro mondo. Oltre il confine, sempre, per vedere cosa c’è di là. Come guardare quell’orizzonte ogni giorno senza sperare di poterlo raggiungere, superare? Come pensare che quella linea è un confine e non un inizio? Io sono sempre molto in difficoltà con i bipolari, in generale con i lunatici. Mi infastidisce in modo molto forte vedere che oggi fanno progetti, sono su di giri, si emozionano, e domani invece scompaiono. Se c’è una cosa che mi urta della gente è quando ti coinvolge nelle sue discontinuità. Ho sempre pensato che un uomo che mi dice “andiamo” vuole davvero andare, e se ti volti dopo un anno lo trovi che sta andando, con o senza di te, ma era serio quel giorno, e il suo invito era concreto.

  7. ubriacatevi senza posa! Di vino, di poesia o di virtù…caro simone, oggi arrivi al cuore più che mai. una citazione che avevo sempre in bocca quando ero studentessa,rimasta sempre attuale poichè ho condotto la mia vita assolutamente sobria in stato di ebrezza perenne! contraddizione soltanto apparente. Ebbra della virtù del downshifting,vita sana e maternità…ho smesso pure di fumare,mi vergogno, rasento la santità. sono spesso, mio malgrado, in stato letteralmente “fradicio di poesia” , non soltanto letteraria ,mi possiede. Poi talvolta accade di avvertire un senso di rigidità ,una sorta di incrostazione superficiale, un principio di corazzamento che mi fa sentire sempre meno ed è quello il momento in cui, per scongiurare un inaridimento irreversibile, metodo classico…cin cin!! (che è pure il titolo di una bella canzone dei baustelle che mi fa commuovere senza perchè, e che mi va di ascoltare adesso ) CIAO

    • Carmen, la tua ebbrezza sembra una cosa seria, vera. Complimenti. A un amico, in questi giorni, spiegavo che siamo qui per impegnarci a fare qualcosa, ma anche per disimpegnarci a fare qualsiasi cosa. Nel mezzo, tra impegno e disimpegno, si possono trovare scampoli di autentica ebbrezza. ciao!

  8. Casa mia é di 120 metri quadrati. C’é la zona giorno e la zona notte. Nella zona notte c’é un piccolo bagno, incluso nella camera da letto, dove dormiamo io e un altro. Poi c’é un’altra stanza, adibita a guardaroba, stireria e lavanderia, detta stanza del porco perché ci va a finire tutto quello che non si sa dove mettere. E c’é anche un altro bagno, dove c’ë la doccia e pure la vasca. Nella zona giorno c’é un salotto con due divani e una bella libreria dove ci stanno i libri, come dice il nome. Poi due tavolini e un pianoforte, che non suono da un bel pezzo. C’é anche la cucina, ovviamente, anche se é come nuova, per l’uso che ne faccio e un divano. Infine c’é la sala da pranzo, dove non pranza nessuno perché non voglio gente tra i piedi. Piante qua e là. Più qua che là. Dalla cucina si va in giardino, dove ci sono un sacco di erbacce perchë non le toglie nessuno. Una volta le toglievo io, poi mi sono stufata e ho detto Ma chi se ne frega?! Così loro hanno cominciato a riprodursi e stanno avendo la meglio. Però ci sono anche delle belle piante, ma perché fanno tutto da sole. Ah, c’é anche un corti letto dal quale si accede dal salotto. Anche lì ci sono le erbacce, perché quando hanno saputo che crescevano anche di là si son dette Cavolo e noi no? E hanno cominciato a riprodursi pure loro. C’é anche la cantina, ma senza vino, perché io sono eccentrica e mi piace tenerlo in garage. Oh, ora che ho descritto casa mia, mi sento perfetta per questo blog.

  9. Cara Silvana,
    ti comunico ufficialmente che sei
    corresponsabile con il sottoscritto, di comportamenti gravi ed irrispettosi
    nei confronti del blog.
    Motivo principale:
    Disturbo della quiete pubblica.
    Si, perchè da queste parti vi soggiorna gente che dorme con gli occhi aperti
    e sogna vegetando.

    Certo che chi scrive è irrequieto ed esuberante,
    ma se togliessimo gli interventi miei e di
    Silvanuzza, sparirebbero il 75% degli interventi.

    Perotti,mi rivolgo a te, chissè se te ne
    sei accorto?
    Blog..go mortuario con camera ardente.
    Chissa se avverrà la risurrezione?

    Mah, sono miscredente!

    Quel matto di Valentino con il suo cervello perverso e contorto, vi saluta,
    si ritira in Valsassina in ordinato silenzio e si godrà le prealpi lombarde,
    tempo permettendo.

    pace e bene fratelli

    • Vale non mi piace molto come descrivi questo blog. Non cercartele, perché con me le trovi. Finisce che mi tocca dirti che il 75% delle cose che scrivi potrebbero non esserci senza modificare il valore del blog. E andiamo. Stiamo ognuno a descrivere casa sua che è meglio.
      ciao.

  10. Si, dai, vi propongo il gioco del silenzio.
    Ma, dai,Perotti più che all’oratorio mi sembra di essere agli esercizi spirituali,
    ricordi dai salesiani?
    Non far finta di niente: che esperienza!
    Chi era assente non si è perso nulla, anzi…

    La parola è d’argento
    il silenzio è d’oro.

    O santa polenta cosa mi tocca scrivere!

    ciao seriosi
    Vale

  11. Avanti ragazzi, comunichiamo, ossia
    mettiamo in comune!
    Da queste parti vi è spazio per tutti: datevi da fare!
    Leggo nomi di sconosciuti che però esprimono
    impressioni sfavorevoli e basta.
    Eh,no, non ci si comporta cosi!
    Dai, forza e coraggio alziamo il livello di confronto. Io ci sono e non è detto sia all’altezza, ci provo.
    Stimoliamoci a vicenda!
    Ragazze, non fraintendete mi raccomando,
    non vorrei mai trovarmi la fila sotto casa.
    Facile giudicare, meno facile proporre,
    vero che è cosi?

    ora vado a magnaa!
    pane e bresaolaed un bicchiere di rosso.

    salute e saluti
    Vale

  12. Comandante,
    valuta anche tu quanto ti ho scritto in privato.
    Ti confermo che fa parte della psicologia comportamentale.
    Sai benissimo che è vero…
    Anyway, in alto i cuori: sono rivolti al cielo.

    buon pom
    VALE

    • Vale, ognuno la pensa come crede. però in effetti questo non è un forum o una chat. a me piace quando si ragiona, ci si stimola, si racconta… io non cerco di avere più messaggi, non faccio corse a tener vivo il blog. qui io scrivo i miei appunti di vita, quelli almeno che intendo mettere in comune, e chi vuole ci ragiona, dice la sua, on o off topi, ma sempre con l’intento di comunicare lasciando anche che gli altri possano farlo a loro volta. Non che qui nessuno impedisca niente, ma l’esempio di chi ha parlato della cena in cui parla sempre soltanto uno è abbastanza calzante. lasciare spazi di pagina, silenzi, consente a tutti, anche ai meno abituati a comunicare, di dire la loro con maggiore tranquillità. ripeto, per me tutti possono fare e dire quel che ritengono, ma visto che ognuno dice la sua io riferisco il mio pensiero: a me piace che tutti comunichiamo. preferisco i blog alle chat, dove infatti non vado. ciao!

  13. Eh no che non ignoro!
    Torno a ripetere che è invidia ed ignoranza,
    Rincaro la dose, scrivendo che l’allegria ed la serenità infastidiscono la maggior parte della gente(a volte sfigata).
    A me, capita spesso di scherzare, ridere, e fischiettare in
    pubblico e vi assicuro che molti rimangono indignati.
    Perchè?
    Ma perchè sono tristi ed insoddisfatti!
    Cari amici, impariamo a stare al mondo, rassereniamoci e miglioriamoci ogni giorno e la vita ci sorriderà.
    Fiondata finale:
    qualcuno mi chiede se sono ricco e fortunato.
    Ebbene si, lo sono!
    E quindi?
    Saranno o no affari miei.

    Regalo un sorriso a tutti,
    belli e brutti
    indignati e simpatici.

    Valentino

    p.s.
    Silvana, ci vogliono rincorrere per metterci in castigo dietro la lavagna,
    ma non sanno che siamo più veloci…
    Inizia a correre,
    il divertimanto è assicurato!
    peep peeep

    • Perché queste reazioni così piccate? Mi pare inoppugnabile che a volte si utilizzi questo blog in modo massivo e per questioni che potrebbero far parte di comunicazioni private, o che forse non sono del tutto d’interesse generale, no?! Ma questo, che è stato riferito o comunicato con molto garbo da alcuni, non è mica un attacco o un insulto. Uno può decidere il da farsi tenendo anche conto di quello che dicono gli altri, in un senso o nell’altro. Non comprendo esattamente la natura di questo fastidio, nessuno, mi pare mette dietro la lavagna o altro. I commenti sono tutti legittimi, soprattutto quando sono sereni e educati. Forse Vale potresti tenerne conto, oppure no, ma sempre con la calma dovuta. Se si prende cappello per cose così, sulle questioni serie che si fa? Un saluto amichevole a tutti. ciao!

  14. Sono d’accordo con Paolo e gli altri.
    Leggo giornalmente questo blog perchè fonte di idee e ispirazione e mi piace anche leggere commenti altrui. Un po’ meno quando 8 commenti su 10 sono di Valentino e Silvana che si fanno complimenti, puntualizzano, rimbrottano parlando di argomenti del tutto lontani dal post iniziale.
    Mi ricorda quelle cene con quei personaggi che prendono la parola e per un’ora monopolizzano la discussione con gli altri che “subiscono” le loro performance. Per me è una forma di prepotenza e mancanza di rispetto altrui.
    Poi fate come vi pare, la mia vita non cambia se vi scambiate salamelecchi e frecciatine, semplicemente questo blog diventa meno bello.
    Saluti

  15. Mi associo a Paolo e a Maxmeridio. Questo in effetti non è un forum o una chat, ma un blog. sarebbe bello usarlo come tale e contenersi, evitando i dialoghi sulle questioni quotidiane o sui pensieri sparsi, che forse sono più adatti a una chat privata (nel senso che magari agli altri non interessano ma monopolizzano spazi e discorsi). ciao a tutti!

  16. @Paolo
    Condivido in pieno la tua osservazione e mi sa che molti altri condividono. Anche a me è venuto in mente un paio di volte di suggerire ai simpaticissimi Vale e Silver di scambiarsi un indirizzo e-mail e continuare il loro “divertente” siparietto in privato. So che non me ne vorranno anzi sono sicuro che ignoreranno il nostro suggerimento in nome della libertà di espressione e continueranno imperterriti il teatrino…”allietando” la nostra lettura..
    Un sorriso a tutti i frequentatori del blog compresi Vale e Silver.

  17. Accidenti, Thor Heyerdahl, figuraccia! E ho dimenticato il Frognerpark a Oslo, con le splendide statue del parco di Vigeland!

  18. Paolo, il bello del blog è lo spazio infinito,non siamo ad una riunione condominiale oppure ad un meeting aziendale.
    Non vedo il problema.
    Quieto vivere? Liberissimo di fare altro.
    Posso spegnere quando e come desidero il pc, più libero di così…
    Invadere spazi comuni?
    Scrivere privatamente?
    Beh,se permetti decido io il da farsi:posso?

    A me sembra solo insofferenza od invidia:
    ma di che?

    Oltre che la vena goliardica, ogni tanto
    vi è anche confronto e ragionamenti al seguito.

    buona serata
    vale

  19. Lo so Vale, però magari autocontrollarsi… Mi pare che a volte potreste scrivervi direttamente, senza parlarvi con decine di post in pubblico… no?! Normale netiquette, per evitare di invadere spazi comuni… Anche non esagerare fa parte della cultura della convivenza. Ma te lo dico in amicizia, col sorriso. ciao.

  20. Scusa Paolo ed altri…
    Siamo casinisti, ci godiamo la vita,
    qualcuno non gradisce.
    Che male c’ è?
    boh, chi non vuol leggere, eviti…

    ciao ai seriosi,
    ragazzi non siamo in parrocchia!
    Vale

  21. Ma dai che ti voglio bene,
    mi faisognare anche l’Islanda!

    Ora basta, sembra di essere alla rubrica
    “DILLO A DOLLY”.

    Silvana, tutto sommato ci si diverte anche da queste parti,
    contro la monotonia della vita moderna…

    buon pom
    Vale

  22. Vale, ti metti a sindacare su parole che non sono le mie? Bah, non sai più dove attaccarti, sembri la mia prof di italiano che pur di darmi tre mi correggeva la brutta copia della versione di latino o del tema. Sei rimasto senza argomenti, eh?

  23. Silvana,
    non avevo dubbi sul fatto che hai studiato scienze confuse, lo dimostri in continuazione.
    Tutti quei libri ti danno alla testa;
    nessuno dovrebbe permettersi il lusso di riformare altri, ci mancherebbe altro.
    Macchè tesoro, sono una patacca di basso profilo, non fidarti mai di gente come me,
    ricordatelo una volta per tutte.

    Non so perchè ma l’Islanda mi incanta favorevolmente.

    Da l’impressione di un’ isola magica,
    i soffioni di acqua calda, le panoramiche costiere,la capitale, paesaggi lunari, distese senza un’ anima viva.
    Solo da vivere da turista, ovviamente,
    io l’Italia non la scambio con nessun paese al mondo, non so voi…

    Capperi che voglia!
    Di Islanda!

    ciao
    Vale

  24. Vale, sto per rivelarti (tieniti forte) il motivo per cui ho a che fare con te!

    C’é tanto di buono nel peggiore di noi e tanto di cattivo nel migliore di noi, che é difficile stabilire chi di noi dovrebbe riformare gli altri.

    Alla faccia del manicheismo di bassa lega. Non so chi abbia scritto quanto sopra.

  25. Il tizio dietro gli occhiali da sole, pare si chiamasse Georg, (una delle poche parole che era riuscito ad articolare bene e senza dispendio di energie mentali), era quello che le donne definiscono un “adone”, l’eterna controfigura di Tarzan, dotato fino alla punta dei piedi. […] Allagone Georg le aveva domandato “Qual é il tuo sport preferito?”. “Fottere,” aveva risposto Katrin ( però le era venuto il dubbio di non essere stata abbastanza chiara, forse sarebbe stato più giusto dire trombare, scopare, o addirittura un bel chiavare). […] L’eccitazione di Georg la lusingò. E rendere felice un uomo con quello che per lui rappresenta il massimo della gioia la divertì. Si rallegrò insieme a lui, perché era venuto presto. Si rallegrò da sola, perché se ne sarebbe andato presto.

    Dallo stesso libro di alcuni giorni fa.

    Antonella, come vedi la povera Katrin si era già data da fare. Ma c’é chi si accontenta e chi no. Poveri uomini, quando leggo cose come questa mi fanno quasi pena…

  26. Vale, tesoro, non sono stordita, manco un po’. É che piace pensarlo a te e la cosa mi diverte moltissimo. Anche perché dovresti sapere che alla mia reputazione ci tengo poco, a differenza di qualcun altro che ci tiene moltissimo. Nel caso non lo sapessi, le donne che non tengono alla reputazione sono piuttosto infide.

    Sono lieta che vi sia piaciuta la mia Islanda. Ci tornerei molto volentieri, ma non é per adesso. Non mi resta che augurare al Perotti di andarci, così mi manda una cartolina.

  27. E va bene, cerco di superare
    me stesso,almeno ci provo.
    Rompi… che non sei altro,
    ti riparerò la bici, ok,
    passa a teatro una di queste sere
    e ti sistemerò per le feste.

    E poi mi chiedono perchè non mi sposo…

    Amata un bel niente,(rif a Silv) è stordita a non finire,con le sue teorie ingessate
    alla “tedesca”: che soggetto!
    Povero marito, pensate che vita grama.
    Bah, lasciam perdere chi ci capisce qualcosa è un genio.

    Oh, bimbe belle avete voluto la parità e non “siamo” in grado di sostituire una camera d’aria di una bici?

    Eh, no, eh!

    buon pom
    Vale

  28. cin cin ciao,
    perchè sono in zona
    china town a Milano:
    sembra un saluto cinese…

    Gli “occhi a mandorla”
    parlano velocissimo
    e sono anche simpatici.

    brum brum, let’s go!
    Vale

  29. Attention please.:
    mamma mia, buono, ma taglia le gambe ‘sto barolo da 14 gradi.
    Un buon bicchiere pasteggiando
    non guasta, ma occorre stopparsi
    per non capottare: è un attimo!

    Ora riparto in motocicletta,
    spero di non impennare più del dovuto,
    disgraziato che non sono altro…

    Ma che vino produciamo noi italiani?
    The best, of course!

    cin cin ciao
    vale

  30. Certo che si, GABRIELLA,
    molto incisivo il tuo scritto, mi
    è piaciuto.

    Se ci riflettiamo un poco, è proprio
    così…
    Non conoscevo la fine della storia terrena di Alessandro Magno, un grande, con pregi e difetti,ma con le idee chiare.
    Sono pienamente convinto che nella cassa da morto non vi è posto per cianfrusaglia materiale.

    Godiamoci il presente, nelle piccole grandi soddisfazioni che la giornata ci offre.

    Vivo a Milano, in questi giorni la trovo
    meravigliosamente rallentata,
    a causa delle vacanze pasquali.
    Una città insolita, vivibile, tranquilla,
    per certi versi irreale.

    Una buona settimana tranquilla a tutti voi.
    Vale

  31. Vale, io da te non voglio proprio niente (e, in genere, non voglio proprio niente da nessuno: basto a me stessa), vista l’evidente incompatibilità dei nostri caratteri, pensieri, nostre idee, nostra filosofia di vita.
    Men che meno tento di infastidirti (??) quindi mi autoelimino dalla schiera di cui scrivi; solo mi spiace tu sia incapace di cogliere la gran parte di ironia dei miei post a te rivolti; non c’è neppure gusto…

    Visto che anche questo mio post scivolerà sul piano inclinato della tua indifferenza, anch’io sono schietta: ti trovo noioso, banale, superficiale, borioso, e potrei continuare…
    Ma non rattristarti (ecco,qui c’è ironia), la tua amata Silvana ti trova invece irresistibilmente simpatico! (Silvana, Silvana…).

    p.s. anzi,sì, una cosa potrei volerla da te: ho la bici bucata; mi cambieresti la gomma? Ti ringrazio anticipatamente…

  32. Sul punto di morte Alessandro Magno convocò i suoi generali e disse loro le sue ultime tre volontà:
    1) che la sua bara fosse trasportata sulle spalle dai medici del tempo;
    2) che i tesori che aveva conquistato (oro, gioielli…) fossero sparsi sulla strada verso la tomba;
    3) che le sue mani fossero lasciate penzolare fuori dalla bara, alla vista di tutti.
    Uno dei generali, scioccato da queste insolite volontà chiese ad Alessandro quale fosse il motivo.
    Alessandro gli rispose:
    1) voglio che siano proprio i medici a trasportare la mia bara per dimostrare che non hanno potere di guarigione di fronte alla morte;
    2) voglio il suolo ricoperto dai miei tesori per far ricordare che i beni materiali qui conquistati, qui restano
    3) voglio le mie mani al vento perchè la gente veda che veniamo a mani vuote e a mani vuote andiamo via
    Il TEMPO è il regalo più prezioso che abbiamo perchè è LIMITATO.
    Possiamo produrre più ricchezze MA NON PIU’ TEMPO
    Ogni volta che dedichiamo tempo a qualcosa o ad una persona, stiamo offrendo una porzione della nostra vita che non potremo recuperare..
    MEDITIAMO GENTE..MEDITIAMO!!

  33. Sara, chissà cosa vuoi da me?
    Ti evito per scelta,” mi consenta…”

    I tuoi commenti spesso scivolano
    sul piano inclinato della mia indifferenza.

    Sono schietto e sfacciato
    con chi tenta di infastidirmi:
    tu fai parte di questa schiera.

    Valentino

  34. Ragazzi,
    ricordiamoci sempre di fare del bene a tutti e del male a nessuno.
    Sono parole di Giovanni Bosco,
    fondatore dei salesiani.
    Perchè nascondere opere di bene?
    Se ci pensate è assurdo; il bene va divulgato il male va allontanato.

    Chi fa volontariato, opere di bene
    e filantropia in genere non dovrebbe
    nascondersi, men che meno far silenzio.
    Il mondo, in genere, necessita di aiuto.

    Bill Gates, è un uomo tra i più ricchi e potenti del pianeta ed oltre che essere filantropo,tramite una sua fondazione,
    fa volontariato di prima persona:
    buon esempio da imitare,agli uomini di
    buona volontà.

    Missioni umanitarie, opere di bene, aiuti ai più deboli in genere,
    portano un sorriso ed un conforto.
    scusate se è poco…

    Che ne dite?

    Secondo me, abbiamo molto da apprendere,
    meditiamo gente, meditiamo…

    ciao
    vale

  35. Silvana, ti fai stordire con poco
    te lo assicuro, non c’ è neppure gusto…
    Sei una preda facilissima.eppure sembri sveglia!
    Pulizie di primavera, con cambio armadi?
    Perchè no!
    Certo che non è l’ ideale per stendere i panni, sarà brutto tutta settimana.

    Fantastica la tua descrizione dell’Islanda,
    mi hai fatto sognare,brava,ogni tanto sei preziosa,solo ogni tanto…

    Ok, pronti via alla volta dell’ufficio,
    vado a far finta di lavorare.
    Mi girano le palle, ho 3 donne da sopportare già la mattina,spero di riuscirci, sapete com’ è… di lun mattino…

    ok let’s go!
    buona settimana bagnata
    (aprile ogni giorno un barile)

    vale

  36. Poche cose sono tristi come una sbronza pianificata, meditare di sbronzarsi è “controllo”, “ragionamento”, “pianificazione”.

    Se peso alle sbronze più belle della mia vita, metto al primo posto quelle inattese, di lunedì, di martedì… aperitivi trasformatisi naturalmente in sbronze colossali fino alle 2 del mattino, con gli amici, con gente conosciuta quella sera, noncuranti di doversi recare al lavoro il giorno dopo.

    Una sbronza pianificata tende più verso la sobrietà che verso l’ubriachezza.

  37. @Vale, non ti allargare: io “bello” non l’ho scritto, l’hai aggiunto tu: e poi dici di non volerti autogratificare!
    Spero tu abbia, sbadatanmente, omesso un “non” alla tua “concessione”… di libertà di (NON) leggere quanto scrivi.
    Per quanto mi riguarda non sono affatto allergica alla tua persona, nè, tantomeno ti odio. Non ho allergie di alcun genere e l’odio non mi appartiene; l’intolleranza invece sì, a più e più cose…; ma, per mia fortuna, non quella alimentare, mangio, volentieri, un po’ di tutto e sto bene!

    Ti abbraccio fratello (non ti stimo, sorry).

  38. Silvana, dimenticavo: davvero bella la tua Islanda! infinitamente suggestiva.
    Ti auguro di poterci tornare presto per vedere anche Landamnnalaugar, quindi riferirci, in dettaglio. (Se poi tu decidessi di restare, te lo dico: a me non mancherai – scherzo dai, non potrei fare a meno dei tuoi simpatici attacchi!)

  39. @ Silvana, voglio pensare che il tuo post 9.28 di ieri sia il tuo di pesce d’aprile: non ci credo che, proprio tu, sia cascata nel mio, dai! era fin troppo evidente si trattasse di una clamorosa bufala…

    Circa la tua perplessità di essere d’accordo col mio post sull’intolleranza a chi declama pubblicamente di fare volontariato (vedi Vale), ti capisco: anch’io mi ero molto preoccupata di pensarla come te su non ricordo ora cosa da te scritto in tuo recente intervento. E, scrivendone, avevo espresso la mia seria preoccupazione con un finale grido di… Aiuto!

    p.s. complimenti! hai indovinato sul colore del mio eventuale cerchio alla testa – rosa. Be’, facile, sei Silvan!

  40. @Silver Silvan:
    Povera Katrin!
    Perchè autoflaggersi in quel modo?
    Perchè proprio nel giorno di Natale?
    L’albero addobbato, la cenetta preparata con cura, il cd “natalizio”, ed infine, quell’ “allegra” bottiglia!
    Convenzioni, tutte convenzioni: che tristezza!
    Hai voglia a sorridere con ebbrezza……!
    A letto a piangere??
    Povera, povera Katrin…….
    Le avrei suggerito di lasciar perdere tutte quelle “stupidaggini” da perbenista omologata!
    Un consiglio da single “disobbediente”: a letto, solo per quella notte, con un bel “giovanotto” disinvolto , che non ha inibizioni e nemmeno tante pretese, e semmai, uno spuntino, dopo……
    Sai che ebbrezza!!!

  41. Valentino, una relazione sentimentale con te assomiglia al peggiore incubo nel quale una povera disgraziata possa incappare. Però sei irresistibilmente simpatico, te lo concedo. E grazie della sviolinata.

  42. Tutti salutisti al giorno d’oggi, hanno eliminato anche il bicchier di vino in pausa pranzo. Nessuno parla della qualità del cibo della mensa aziendale, delle materie prime scadentissime. Quel che conta è che dobbiamo essere sempre sobri, soprattutto quando ci piegano a 90°.

    Nasdrovie Pan Simone.

    Saluti

    • Sobri per tutto il tempo, per lavorare, per guidare, per fare rumore e confusione, spendere, scegliere, buttare… e poi ebbri una volta a settimana, un mese all’anno, un carnevale all’anno. Stonati, più che ebbri, pronti a ricominciare il giorno dopo col cerchio alla testa… Ciao a te PanKogut

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