Un’altra vita – coming-up

Parte il 25 ottobre, alle 21.15. Vi aspetto (speriamo bene…).

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23 pensieri su “Un’altra vita – coming-up

  1. ciao simone,dopo esserci passato la penso esattamente come te.
    Ho iniziato anche io il mio “ADESSO BASTA”
    Grazie,grazie,grazie.
    Alberto

  2. Si è così.Forse avevo il desiderio di trovare una situazione simile alla mia per essere più avvantaggiato nel percorso..E’ giusto che trovi io le risposte alle mie domande. Io comunque mi sto preparando alla svolta e questa cosa mi fa star meglio anche al lavoro. Grazie per la risposta. Ciao!

  3. Caro Simone,
    non so se sia lo spazio giusto ma volevo lasciare un commento sul libro adesso basta! che ho appena finito di leggere.
    Premetto che nel finale mi ha lasciato di buon umore e comunque stima verso chi ce l’ha fatta. Durante la lettura però non nascondo che provavo un continuo fastidio, soprattutto nei consigli per risparmiare. Farsi le pulizie da soli o dimezzare le cene in ristorante…davvero? che perle..non lo so forse è veramente indirizzato ai soli top manager e tra l’altro solo a quelli che anche da ragazzi hanno avuto una vita agiata. Penso che una persona che abbia fatto un’altro percorso ritenga certi principi o valori ovvi. Da quando avevo 17anni, pur non avendo serie difficoltà economiche, ho fatto di tutto: cameriere, barista, lavapiatti, bagnino, addetto service concerti ecc. ora ho 37anni sono ingegnere, buon livello, buono stipendio, buoni benefits..raramente vado in ristorante (cucino molto meglio io) e le pulizie le faccio io o la mia compagna..spendo solo per le mie passioni tra le quali appunto la vela.
    Ho letto articoli tuoi molto belli e sono curioso di leggere gli altri libri, ma questo devo essere sincero è stato un po’ una delusione. Ciononostante non ho perso( anzi..) il bisogno di tornare a ritmi umani, di scalare marcia, di cambiare vita. Rimane poi la stima per uno che la scelta l’ha fatta. Nel concreto. Un caro saluto. Simone

    • Simone, ciao. è normale sai, quando si scrive un libro si scrive per parlare alla gente in modo indifferenziato, e tra le righe si prendono delle opzioni su cose, concetti, modi, abitudini. per alcuni ci sarà il 30% di buono in quel libro, per altri l’80. non si può evitare. mi fa piacere comunque il tuo spirito e grazie di avermi scritto. ciao!

  4. Simone, mi spieghi perché sei su Linkedin?
    Voglio dire: e’ proprio necessario per uno che “cambia vita” mantenere e aggiornare un profilo tipicamente “professionale” come quello, un network di posizioni medio alte e un data base gratuito per head hunter?
    Ho visto che tra le tue “competenze” hai aggiunto di recente media relation: si riferisce forse al fatto che poiché hai fatto questo programma televisivo ritieni di doverlo comunicare al network professionale come una tua “nuova competenza”?

    Perdonami, ma certe volte non comprendo ( o forse comprendo benissimo) le tue scelte comunicative.

    Io ritengo che cambiare vita, lontano da ogni percorso di autoreferenzialita’ , debba anche significare coerenza nel linguaggio e nei meccanismi comunicativi.

    Che senso ha predicare il ritorno alla sobrietà dei mezzi, alla manualità , alla frugalità dei bisogni, al recupero del silenzio, al piacere dell’ozio riflessivo se poi si deve correre ( magari più e peggio di prima..) per gridarlo ai quattro venti, magari con l’uso dei mezzi più “strutturali” al sistema ?
    A me pare un’incoerenza proprio concettuale.

    E’ come se un’eremita se ne andasse continuamente in giro tra la gente a dire: “Io sono un’eremita!”.

    Senza polemica, ma con l’intento di capire.
    Ciao
    Gianluca

    • Gianluca, me lo chiedo anche io… ero su linkedin ai tempi del lavoro, ma come sai professionalmente non serve a niente stare lì. era un social network… Nel tempo quel coso si è caricato di connessioni, gente che è in contatto con me via linkedin, mi scrivono, rispondo. Quella cosa delle relazioni pubbliche è un “endorsement”, cioé una specie di certificazione che io sarei bravo in quello fatta da una persona che non conosco. Non l’ho messo io.
      Comunque, per farla breve, quell’affare non serve quasi a nulla. E’ solo un social network come facebook, uno strumento di comunicazione con la gente. ciao!

  5. tanti auguri per la trasmissione! non vedo l’ora che sia gia il 25, per poterla vedere. sono sicuro che sarà un successo, perche c’è tanta voglia di cambiamento in giro

  6. Ciao Simone. In bocca al lupo per questa nuova avventura.

    Che tu sappia verrà trasmesso in streaming o vi sarà la possibilità di rivederlo in differita online? Purtroppo risiedo all’estero e non avendo un’antenna satellitare mi sarà impossibile seguire la diretta.

  7. Caro Simone ti ho scoperto ascoltando un programma alla radio penso che domani comprerò il tuo libro adesso basta ….sono curioso….forse troverò dei nuovi spunti per la mia vita

  8. ….mi tocca comprare il digitale terrestre…:-)))!!!!!
    Lo faccio molto volentieri per vedere Rai5 e il tuo programma!
    In bocca al lupo!

  9. @ Simone:
    si, ti conosco abbastanza bene intanto perchè ho letto i tuoi saggi, seguo il tuo blog e ci siamo stretti la mano un paio di volte durante le presentazioni in libreria.

    Ma a parte questi incontri indiretti ho condiviso e condivido gran parte delle tue modalità di approccio alla vita (25 anni fà ho scelto di “rallentare” con un lavoro part-time e tra due anni conto di sganciarmi completamente dall’attività lavorativa).

    Detto questo, la mia osservazione sulle trasmissioni Un’Altra Vita era essenzialmente relativa all’oggetto televisivo di per se che tende a richiamare audience tramite persone già note a discapito di umanità altrettanto interessante ma meno “televisiva”.

    Sono altrettanto sicuro però che la tua sensibilità possa aver dato un taglio diverso e interessante al programma.

    Ciao. Giancarlo

  10. Ciao Simone, seguo da tempo il tuo blog anche se ti ho scritto raramente. Sono curiosa e già affascinata dal tuo programma. Pensa, io che ho una vita lenta (vivo in campagna, lavoro mezza giornata e faccio un lavoro che amo, ho tempo per la mia famiglia, il mio cane e il mio orto), che faccio una vita che mi piace, sento odore di cambiamento attorno a me. Non sento necessità di cambiare nulla nella mia quotidianità, ma sono curiosa di vedere come potrebbe essere una vita riscritta (conosco la tua, ho letto Adesso basta e Avanti tutta). Mi piacciono le storie a lieto fine. Paola

    • le storie del programma sono tutte belle storie, di gente carina, che si è impegnata, ce l’ha fatta, o almeno ci sta provando. spero ti piacciano. ma il programma non sarà solo di storie, cercherò di approfondire temi come il coraggio e la solitudine, attraverso storie prese dalla letteratura, dal mito, etc. vedremo dai. un programma non va raccontato… va fatto e visto. ciao!

  11. E’ vero che scrivo poco, in compenso leggo molto da almeno due anni.(parlo di questo blog)

    Quindi la risposta è che non arrivo quì per la prima volta.

    Simone: ho detto “vedremo”, non essere piccato in prima battuta.

    “Ho capito chi sono, come sono”: ti riferisci ai personaggi della trasmissione?

    Ciao. Giancarlo

    • ra rivolto a te Giancarlo: “hai capito chi sono, come sono?” Intendevo se hai capito qualcosa di me. Perché dalla tua domanda sembrava di no. Di una persona che la pensa come me, si può pensare che faccia il suo primo e forse unico programma televisivo sul cambiamento e si metta a fare, come tu dicevi, una parata di personaggi in cerca di promozione e visibilità? Mi pareva solo strano che tu potessi pensare questo di me. I personaggi che ho invitato a parlare sono gente che ha qualcosa da dire sui sei temi che ho individuato per le sei puntate, tutti essenziali per il cambiamento: coraggio, sogno, lavoro, denaro, solitudine, manualità. Spero di averli individuati bene, che sia utile ascoltarli, ma certo… non li ho chiamati soggiacendo a qualche altra logica che non sia quella che ti ho detto. Anzi, sono stato ben attento a dire no a personaggi famosi che qualcuno voleva inserire per dare più visibilità al programma. Gente come Jovanotti, Soldini e altri, che pure avrebbero avuto qualcosa da dire, suppongo. Ma quelli che volevo erano Gino Strada, Silvano Agosti… e perfino un monaco Benedettino del tutto ignoto. Ero certo che lui, ad esempio, la RAI lo avrebbe cassato in quanto sconosciuto. invece no… Bene così. Ciao.

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