(Vil) Denaro

Giovedì 22 novembre, ore 21,15, quinta puntata di Un’Altra Vita, su RAI 5. Stavolta… il Denaro.

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99 pensieri su “(Vil) Denaro

  1. Ero all’estero e purtroppo mi sono perso tutte (ripeto tutte) le puntate. Qualcuno (oppure direttamente tu) sa dirmi se sono visibili da qualche parte? su you tube ci sono solo le anticipazioni! Grazie in anticipo! 🙁

  2. Bella puntata.
    Sono d’accordo con la maggior parte delle tematiche trattate.
    Ho apprezzato molto anche quello che fa e dice Stefania. Alcune cose mi hanno suggerito preziosi spunti.
    Tuttavia se mi e` concessa una critica, trovo fuorviante esordire dicendo “vivere con 5 euro al giorno” per poi specificare che da quei 5 euro sono escluse le spese del mutuo, della benzina, del tempo libero e di chissa` cos’altro…
    Fanno sembrare quella frase uno slogan e tolgono un po’ di credibilita` al resto…

  3. “vuoi proprio il senzatetto che parte dai cartoni…”
    Caro Simone, nemmeno di fronte ad un barbone che fosse riuscito a trasformare la propria vita con le sue sole forze, questa gente si arrenderebbe all’evidenza che per riuscire bisogna, almeno, impegnarsi! Basterebbe essere onesti e dire “non credo di farcela, preferisco continuare a vivere così” invece di galoppare il sentimento dell’invidia adducendo scusanti che non reggono. C’è tantissima gente che si lamenta per abitudine e pigrizia ma che, in fondo, sta bene come sta MA soffre nel vedere che altri hanno raggiunto i propri obiettivi.
    Se fossero in buona fede e davvero volessero anche loro elevarsi e migliorare, cercherebbero di capire COME fare anzichè cercare alibi per NON fare.
    Esercitare il sentimento dell’invidia è molto semplice, permette di rimanere immobili e tiene al riparo da qualunque rischio.
    Tanti complimenti a Stefania: tanta grinta e bellissimi esempi di vita vera mi hanno trasmesso l’energia di cui avevo bisogno. Non mi sto perdendo nemmeno le repliche, non mi bastate mai!

    • Propongo questa risposta come reply automatica a tutti i molestatori e frustrati che consapevoli di aver fatto scelte che ora li tengono schiavisticamente incatenati imprecano ed invidiano sperando di sfogarsi e tirare avanti.. fino al prossimo crollo … e al prossimo ancora.

      Simone, a parte che sei un grande e stai sconvolgendo nel bene la vita a molti, dicevo non temi che finchè resta un simpatico solletico il tuo “movimento” è tutto ok ma se la cosa cresce troppo il sistema possa attivarsi per tempo per soffocare il tutto??

      • Andrea ciao. Mah… Vedi… Il punto e’ che questo non e’ un movimento. Qui non ci sono capi, regole, ne’ istanze elettorali…qui vedo individui. E gli individui che riprendono possesso della loro vita e si svincolano il piu’ possibile dai condizionamenti… Il sistema li ha perduti. Quando dovesse organizzarsi per parare qualche rischio sistemico vorrebbe dire che molti individui liberi circolano per il Paese. A quel punto non ci sarebbe piu’ nulla da fare. Se c’e’ una cosa che non puo’ essere fermata o battuta sono i processi che avvengono per milioni di atti individuali. Ogni movimento e’ debole. Quelli forti sono gli individui. Noi…

        • Grazie della risposta chiara e che non consente replica perchè parla di Verità. (Ecco vedi, te l’ho detto che sei forte!)
          Simone da grandi capacità discendono grandi responsabilità (cit. Uomo Ragno).. ti prego/preghiamo di non mollare mai ..
          tanta gente silenziosa ti ammira per tutto il coraggio e la voglia di batterti. Ciao

    • cara LUNANERA, sono stefania della puntata del denaro! grazie di cuore in primis per la prima parte del tuo commento in linea con il mio pensiero , queste persone criticano a priori ,quanto si perdono nemmeno loro lo sanno! in secondo per i tuoi complimenti , sono felice di potere trasmetere tutta l’energia che ho dentro , grazie di cuore! stefania

  4. Puntata davvero bella, che mi trova d’accordo su tutto, inclusa la scarsa pazienza verso chi sa solo lamentarsi. Una puntata che, come i libri di Simone, mi ricorda ancora una volta di aver fatto la scelta d vita giusta. L’unica rivoluzione efficace è quella che parte dall’individuo e solo dopo si sviluppa in modo collettivo.

  5. Qualche anno fa ho letto “Adesso Basta” e sto continuando a prestarlo (solo a chi se lo merita),sul mio blog ho anche fatto un commento al libro intrecciandolo anche ad altri 2 libri. Sto guardando le puntate di “Un’altra vita” e trovo tutto molto stimolante. Mi piacerebbe che potesse diventare un’altro libro con DVD per poterlo riguardare (e rileggerlo, sottolinearlo, commentarlo…)Molte sollecitazioni mi trovano d’accordo, ma è come se ancora ci mancasse un “pezzettino”, sarà per una questione generazionale (1961) ma mi manca di sentire una “pulsione collettiva”. Concordo che occorre uno scatto personale, un rinnovo di valori per cambiare stile di vita, ma per imprimere più forza ad una scelta di questo tipo e permettere a più persone di realizzarla non bastano “i soldi”, occorre a mio parere che si sviluppi una immaginazione collettiva differente, un senso di appartenenza ad una “comunità”,dove “reperire” informazioni, pensiero, modelli e relazioni (non basta internet), oltre a che ne sò, materie prime, scambio di generi alimentari o altro… Ci sono già varie esperienze (Gas, Reti di agricoltori per i semi, co-hausing,…e altro ancora), non sò come, ma sarebbe un gesto politico creare più connessioni tra queste diverse realtà alternative. Mi piacerebbe che la vs. indagine si allargasse anche a queste differenti realtà più “sociali”, più collettive…che andasse OLTRE rispetto al cambiamento di un/una singolo/singola o ad un nucleo famigliare (pur sempre positivo e necessario). Questo commento è per ora il “mio piccolo seme”. Torno a cucinare dopo avere raccolto dall’orto cavolo nero, cappuccio e broccoli.
    Comunque grazie, Angela

    • Ciao Angela,
      penso che la nostra generazione (io sono 1964) avrà sempre questa sensazione di mancanza di pulsione collettiva. Come scrive Simone sul suo libro “Adesso Basta”, la nostra generazione non ha vissuto il 1968 (eravamo troppo piccoli) e quindi il pensiero organizzato in movimento. Io personalmente essendo andata a scuola a Genova ho sentito molto forte l’odore degli anni di piombo (quando alla fine degli anni 70 è stato ucciso Guido Rossa, io facevo la 1a superiore proprio a Sampierdarena e quel giorno non lo dimenticherò mai!)… Anche da lì sono scaturite delle pulsioni : allora le consideravo molto negative, perché i movimenti a volte obbligano anche coloro che non vogliono “omologarsi” ad azioni e manifestazioni…Quindi non considero la mancanza di “pulsione collettiva” un grande danno…
      Se ti interessa sintonizzarti con persone che hanno un po’ la ns lunghezza d’onda, vai sul sito http://www.viviconsapevole.it; c’è anche il sito http://www.bionieri.ning.com/ che è molto interessante! Credo comunque che quando la nostra “anima” sarà pronta, uscirà in qualche modo allo scoperto in modo molto positivo… Personalmente sto pensando a un approccio alla televisione locale che trasmette nella nostra Valle, per ritagliare uno spazio dedicato ad argomenti “sostenibili”… Sempre che mi si lasci….
      Un bacio

    • Quelli che sono nati negli anni ’60 (io sono del 1965) avranno sempre un vuoto, una sensazione strana. Noi abbiamo visto il ’68 ma da bimbi, abbiamo sentito l’aria di rivoluzione ma eravamo troppo piccoli, dopo quando potevamo fare qualcosa il passato ci ricordava che tutto era stato fatto e allora con caparbietà si cercava qualcosa ….ma la politica era già in crisi, i valori stavano crollando (vedi mani pulite). Così noi non abbiamo una vera e propria collocazione storica, siamo quelli del dopo ’68, della crisi economica degli anni ’70 (vedi austeriti), di mani pulite e della nuova crisi mondiale. Nè figli dei fiori nè yuppies…. Ma abbiamo visto, abbiamo studiato e abbiamo letto. Ricordiamo come erano i nostri nonni e i nostri genitori…mai ferie, riscaldamento con la stufa a kerosene o a legna, pane olio e sale, una cinghia al posto della cartella….e pantaloni usati dei fratelli. Ecco potessimo ripartire da qui, naturalmente con tutta l’evoluzione che c’è stata, applicando le nostre conoscenze e le esperienze, forse potremmo cambiare tante cose.
      Un’altra vita ci mostra che il cambiamento è possibile…non facile ma possibile. “Adesso Basta” non l’ho ancora letto….chiedo venia…ma l’ho ordinato. ..c’è chi va a cucinare il cavolo del proprio orto…io vado a prendere le uova delle mie galline..

  6. Ciao Simone, grazie per le puntate su Rai5. Ti ho scoperto per caso facendo un po’ di zapping, ho visto la tua faccia e ho detto a mia moglie che sarei stato irreperibile per i successivi 20-30 minuti.
    Grazie
    Giovanni

  7. Sicuramente la puntata più bella della serie.
    Simone sei grande. La gente che ti critica evidentemente non ha letto i tuoi libri. In un momento come questo, dove gli intellettuali sono quasi tutti asserviti al potere, idee come le tue sono la vera luce in fondo al tunnel. Altro che Monti e Monti Bis…Continua così.

  8. Mentre scorreva la trasmissione ho preso appunti x non dimenticarmi alcune riflessioni secondo me essenziali! Le schematizzo così :
    1) Stefania : persona equilibrata, tant’è che ha un rapporto col denaro = al rapporto che ha con internet e cioè di mezzo/strumento per fare cio’ che non può fare lei o autoprodurre (denaro) – che l’aiuta a imparare quello che non sa fare (internet)
    2) Stefania : ha tempo di autoprodursi le cose e badare a 3 figli e per me benché decida al mattino cosa fare in giornata ha un’ottima gestione del tempo perché i suoi figli mangiano (cibo da preparare), si sporcano (detersivi da preparare), ecc… Non sarà che tra i mali dei nostri giorni ci sia la paura di autogestirsi il tempo ?…(ergo preferiamo dare ad altri il nostro tempo perché noi non siamo capaci di gestirlo)… E quindi ci riconduciamo a quanto detto da M.Fini : preferiamo vendere il tempo!
    3) M.Fini : non sono d’accordo sui tempi del cambiamento che possono produrre i singoli (dice lui troppo lunghi). Giustamente negli anni di cui parla Fini il contesto era molto più forte, ora il sistema si sgretola già da sé, lo stiamo mettendo in discussione tutti e ha tarli ovunque (finanza, industria, politica sono 3 fattori determinanti e quelli più in crisi!).
    Inutile dire che continua a piacermi la trasmissione, mentre, Simone, ho iniziato a leggere “Adesso Basta!”. Ebbene sì confesso : non ho mai letto niente di tuo!
    Ciao a tutti

  9. Bella la chiusura con la frase di Moitessier: la lotta finale, vicino alla meta a cui “tutti” ambiscono, la scelta tra la libertà e l’asservimento alle “bonno” le eterne “illusioni” del denaro e della fama con tutto quel che ne consegue.
    Ecco, anch’io sono lì, su quella vela, e a zig zag procedo…..

  10. La puntata sul denaro è stata veramente interessante. Non è stata altro che la conferma che si può cambiare, si può dare una svolta, c’è un alternativa. I soldi sono importanti, sono la base della vita…ma si può fare anche a meno di certe cose, e allora i soldi a disposizione aumentano. Un parente di mia moglie è vissuto per anni allevando una mucca, coltivando il suo campo e pochi soldi.. certo non aveva la tv, lo smarthphone e l’impianto centralizzato di riscaldamento …ma è vissuto fin quasi a 90 anni…

  11. Ciao Simone, complimenti per tutte le puntate del tuo programma…purtroppo mi pare che giovedì prossimo sia l’ultima puntata, ma ci delizierai con la presenza di Silvano Agosti.
    Ottima scelta!!
    Nella puntata di ieri hai detto che la signora Stefania ha un blog….potresti fornirmi l’indirizzo? Grazie…

  12. Simone, dalla prima puntata aspettavo di sentire l”altra vita’ della salumiera del supermercato, posizione tra le più modeste quindi, ed era ciò che mi incuriosiva: come cambiare vita da una posizione, appunto, ‘modesta’?
    Invece… anche lei proprietaria di casa, agiata quindi, benestante; ha comprato la bella casa attuale, con terreni annessi, vendendo la sua proprietà precedente. Capaci tutti.
    Io vorrei sentire storie di chi si è creato un’altra vita partendo da zero e facendo tutto da solo, da chi, senza lavoro, proprietà, risparmi, aiuti famigliari, ecc., è stato capace di crearsi un lavoro, di suo gradimento, un lavoro che gli permetta di vivere con almeno discreta serenità economica; storie di chi, in totale autonomia e solitudine, partendo da zero, ha creato e realizzato la vita dei suoi sogni… Compresa la casa.
    Grazie.

    • beh Sara, il marito fa il metalmeccanico, 1.300 al mese, hanno 3 figli e hanno preso un mutuo per trent’anni… la terra era quella intorno alla casa che vedevi, la casa era ristrutturata solo in parte perché hanno finito i soldi…
      Mi pare abbastanza interessante. Vuoi proprio il senzatetto che parte dai cartoni e fa il clochard?

      • 1300 euro al mese meno i 700 (l’ha detto lei) del mutuo fa 500 euro.Sara intanto prova a vivere in 5 di cui 3 bambini con 500 euro al mese e poi vediamo quanto ti senti privilegiata.Scusa la franchezza, lo dico con umiltà, essere senza nessun lavoro, risparmi, soli implica una certa immobilità e forse pochi progetti a lunga gittata.Si prende, per esempio si va vivere all’estero, si fanno stagioni,si affitta una stanza, si mettono via quattro soldi, si torna e si comincia.

        • Questo era uno di quei commenti che non meritavano risposta, a proposito di quel che avete detto ieri in trasmissione “ma tu rispondi a tutti”?
          Se non è “normale” la situazione di Stefania …!!!

          • Veronica cara, alla domanda cui ti riferisci, è stato risposto: “non rispondo ai maleducati”. Ti pare che il mio commento sia tra questi?
            Ho semplicemente, in tono pacato ed educato, espresso il mio pensiero: diverso dal tuo e dai più in questo spazio, che, ti ricordo, è di Simone: il quale, educatamente, mi ha risposto.
            Trovo quindi inopportuno il tuo commento.
            Ciao!

        • Stefania asserisce (ne ha scritto un libro) di vivere in 5 con 5 euro al giorno, 150 euro al mese, gliene ‘avanzano’ quindi 350…

      • caro Simone, tra il proprietario di casa, privilegiato e benestante, e il clochard senzatetto, nullatenente, esiste la via di mezzo: persone in affitto e con stipendio modesto…

    • Sono Stefania della puntata , mi permetto di ntervenire solo per dire che io e mio marito ci siamo conosciuti 20 anni fà 16 anni fà ci siamo sposati e DA SOLI senza nessuna aiuto economico ci siamo pres un miniappartamento con un mutuo , fatto il secondo mutuo per prenderne un secndo un pò più grande vendendo il primo e la casa che vedi con il terzo mutuo vendendo al seconsa casa il tutto con le nostre forze ,,non proveniamo da famiglie agiate nè io nè mio marito siamo figli di operai io di separati con ciò che comporta una separazione burrascosa ,,quindi credimi che ci siamo fatti tutto da noi…mi permetto di rispondere perchè a Simone avevo fatto una promesSA!

      • massimo rispetto stefania. non dare troppe spiegazioni. io sono solo e sono un lottatore. tu hai famiglia e hai altro da fare. brava. vai così. accelera semmai. sei in gamba.

        • Simone, inopportuno il tuo invito a Stefania a non dare troppe spiegazioni: io le ho apprezzate e hanno accresciuto la mia stima in lei.

        • ciao Simone ,,ieri sera ero distrutta e ho fatto un’insalata di parole , ma ho precisato perchè trovo che giudicare una famiglia da un filmato mi sembra cotroproducende in primis per chi critica. Volevo dirti che ho avuto talmente tantis contatti positivi che ormai purtroppo non li riesco a gestire più e devo ammettere che davvero di gente in gamba cen’è e cen’è tantissima per fortuna e molti fanno le nostre scelte ognuno con i suoi credo ee è cosi che deve essere! credimi rispondo pochissimo ma qui ci tenevo per la stima che ho per te , ancora di più da quando ti ho conosciuto , mio marito si è commosso ogni volta che ha visto il pezzo che tu dicevi che lui ti aveva detto (mica male come discorso) perchè qui ci vivono i miei bambini…lacrimoni….Grazie per il discorso finale ,,, credimi ci ha inorgogliosito molto ,, tantissime persone che mi conoscono mi hanno detto che ti si leggeva negli occhi che stavi bene qui da noi ,,grazie !stefy

          • stefania, io sto sempre bene dalla gente non aggressiva, che non giudica, che si impegna, che fa, che chiacchiera ma sempre solo dopo aver fatto. sei in gamba. chiunque starebbe bene da voi. ciao!

      • Premetto non si tratta di polemica ma sbaglio o sul tuo blog parli anche di un appartamento ereditato da tuo padre? Anche se cosi fosse io continuerei a stimarti tantissimo come tante altre persone…nulla toglie al mazzo che ti sei fatta e che ti fai tutti i giorni per vivere secondo i tuoi valori ed essere fedele a te stessa, pero’ se rispondi in prima persona dilla tutta.
        Comunque complimenti di cuore seguo il tuo blog e ne traggo spunto per tante attività e riflessioni. Ho una bimba di 10 mesi e sento ancor più forte la necessita di un cambiamento, la prima scuola di vita per loro e’ la famiglia, i tempi stanno cambiando lo sentira’ ancor più la loro generazione non voglio comprargli un appartamento come e’ riscito a fare mio padre operaio e unico lavoratore in famiglia che faceva straordinari a go-go (oggi ha 70 lavora ancora 9 ore al giorno e mi sento di non averlo mai avuto) voglio insegnarle ad essere forte credendo in se stessa, dare valore alle cose semplici, essere autosufficiente e il nostro esempio sara’ fondamentale! Grazie davvero.

        • Scusate il commento era rivolto a Stefania.
          Simone, non credo che Stefania sia il tipo che necessita consigli sul che fare…in alcune risposte risulti un po’ saputello ed arrogante (mai maleducato) certo quando qualcuno ti smentisce abbassi subito la cresta e questo mostra apertura pero’ un po’ più di umilta’ non ti farebbe male. Sei sempre un grande per la scelta fatta e per quanto ti impegni a comunicare la tua testimonianza aiutando molti.
          Grazie ancora.

          • Scusa Simone ma non ho molto tempo e preferisco dedicarlo ad altro, suona brutto ma lo dico sinceramente, mi piacerebbe stare qui a leggere riflettere e scrivere ma devo fare delle scelte.  Avrei dovuto tener fermo il dito e rimandare a tempi più maturi la frequentazione attiva del blog.
            Ti posso dire di aver avuto quella sensazione nello scambio che hai avuto con Giulio sul fatto di ripetere che erano solo sue opinioni o con Veronica sul fatto di non poter strutturare diversamente il blog (sembravi categorico per tagliar corto e poi…) e altro che ora non ricordo ma comunque non rilevante rispetto al complesso, ho dato sfogo ad una sensazione avuta in quel momento e dato che non era la prima volta il dito e’ partito in automatico. Non e’ una spiegazione molto esaustiva mi spiace (per me in primis).
            Ciao 

  13. Bravo simone, bella puntata… le altre a dir la verita’ me le sono perse purtroppo…
    Mi e’ capitato proprio in questi giorni di rileggere la lunga rotta, la frase da te citata nel finale e’ di una forza incredibile.

    Un saluto.
    Ciaoooo
    Efrem
    Ps il messaggio lanciato con la fionda era su un peschereccio non una petroliera..:-)

  14. leggevo questo post
    http://www.beppegrillo.it/

    In cui ho trovato questo commento:
    Not in my name la RAI sarà più gestita dai partiti

    Mi domandavo, se questo è vero (qualcuno ha qualche dubbio??) perchè mai la RAI dovrebbe fare un progamma culturare in opposizione al sistema (o chiamatelo come vi pare.) ???

    • alberto, le televisioni neonate (rai 5 ha due anni), ancora con poco impatto su consumi, pubblicità e audience, hanno una qualche libertà d’azione. ricordi rai 3 quando nacque? così ora. quando crescerà sarà più difficile che goda di queste libertà.

  15. Ciao,simone.Complimenti per i tuoi libri e le tue trasmissioni;hai aperto veramente una strada. Vivo nel centro di Siena,città nella quale sono successi i peggiori intrallazzi per i quali la scelta del “downshifting”è l’unica scelta di dignità possibile.Tanti saluti ancora.

  16. ma la smettiamo cu sta storia di far sorridere perotti? se quello ha sta faccia lasciategliela stare no? per i sorrisi falsi e sbiancati abbiamo già la d’urso, la parodi e tutti sti bella cci che cucinano. Quelli…come dire…”romantici” non sorridono ecco, non ci sono abituati, o si fanno delle grasse risate o niente.

  17. Scusa Simone e scusatemi tutti, sono sicuramente OT ma non potevo non condividere con chi mi ha ispirato in questi anni tra blog, letture, confronti, commenti e conoscenze. Sono una bancaria, questa mattina hanno accettato la mia richiesta di aspettativa, ovviamente non retribuita, di 2 anni !Da Marzo 2013 sono una donna libera, posso procedere a vele spiegate verso la realizzazione di tutto quello che in questi 5 anni ho preparato, pensato,organizzato. Non potete immaginare, nemmeno tu Simone, quanto mi siate stati di ispirazione, riflessione, forza e speranza. Non lo so se sarà un successo, questo lo dirà il tempo, ma sono sicura che in ogni caso potrò guardarmi allo specchio con dignità e fierezza.E’ un piccolo passo avanti e forse ce ne saranno altri indietro ma non è la stessa cosa di stare fermi. Ciao a tutti

  18. Scusa Simone e scusatemi tutti, sono sicuramente OT ma non potevo non condividere con chi mi ha ispirato in questi anni tra blog, letture, confronti, commenti e conoscenze. Sono una bancaria, questa mattina hanno accettato la mia richiesta di aspettativa, ovviamente non retribuita, di 2 anni !Da Marzo 2013 sono una donna libera, posso procedere a vele spiegate verso la realizzazione di tutto quello che in questi 5 anni ho preparato, pensato,organizzato. Non potete immaginare, nemmeno tu Simone, quanto mi siate stati di ispirazione, riflessione, forza e speranza. Non lo so se sarà un successo, questo lo dirà il tempo, ma sono sicura che in ogni caso potrò guardarmi allo specchio con dignità e fierezza.E’ un piccolo passo avanti e forse ce ne saranno altri indietro ma non è la stessa cosa di stare fermi. Ciao a tutti !

    • Complimenti e un grande in bocca al lupo! Hai fatto proprio bene.
      ps. Ti ringrazio anche per la fiducia concessami nel leggere il mio blog gattolibero su cui però non ho scritto più nulla! E’ un periodo molto particolare per me, di completo cambiamento interno e per il momento ho sospeso alcuni progetti tra cui il blog. Ciao

  19. Denaro! no, non ce ne vuole molto, almeno a me, per la vita sobria che faccio. Non ho televisione, coltivo un orto con degli amici, quasi tutti i miei mobili sono stati comprati a un negozio dell’usato, cucio molte delle cose che indosso…trasformo e ricostruisco.
    Ma a volte il denaro ci vuole, e potrebbe volercene anche tanto, quando ciò che dovrebbe essere garantito da uno stato sociale non lo è più.
    La salute, l’istruzione, solo per fare esempio, per non parlare dei beni comuni che rischiano di non essere più tali.
    E allora torno anche al tuo articolo sul FQ: altroché se mi sento di scendere in piazza a manifestare la mia insoddisfazione!

  20. Ciao Simone,
    ti scrivo per chiederti qualcosa che mi riguarda e mi sta molto a cuore. Ho visto tutte le puntate di Un’altra vita, almeno quelle andate in onda finora, e c’è un filo comune che mi scoraggia. Le persone le cui storie proponi, sembrano essere tutti single, o non accennano mai al proprio nucleo famigliare. Ma cambiare, scegliere un’altra vita, è affare per single e basta? Mi interesserebbe sentir parlare delle dinamiche che rendono possibile la condivisione di una scelta simile da parte di mogli (o mariti) e figli. È questo un nodo importante che frena tutte le mie riflessioni in proposito. Grazie, Alberto

  21. Il denaro serve, è fuori dubbio. Quanto denaro serva invece è il punto critico. E la risposta non è unica per tutti perchè ognuno ha esigenze diverse in base a come è collocato socialmente. Si può vivere bene anche con poco denaro ma per farlo bisogna in certi casi “scollocarsi”. La questione non è allora il denaro ma la propria giusta collocazione (e in definitiva la felicità): sono più felice vivendo a Milano con 5 mila euro al mese oppure vivendo in campagna con mille euro al mese?

    • ciao giovanna. sarebbe un buon inizio mettere un posto come questo tuo sui blog. Piacere Simone Perotti. E sono qui. Un buon inizio davvero.. anche questa storia dei nickname e dell’anonimato è una tara dell’epoca. tutti nascosti e tutti arroganti senza nome. pavidi e impauriti, coraggiosi solo nell’ombra… non mi piace. io faccio diversamente. ciao!

      • Perotti, vai a cagare. Per me, sei morto. Definitivamente. A prescindere dal nome con cui te lo scrivo. La testa è la stessa. E non dice cose diverse, a differenza tua.

          • … ma siamo sicuri che la principessa e` la stessa persona che dice “piacere, Giovanna Stoppardi?”
            Psyco?

          • marco, ma che ne so… ma che mi frega… sai quanti matti passano di qui? sai quanti messaggi ricevo che neppure pubblico? pensa che ogni giorno è un giorno in meno, figurati quanto possiamo perdere tempo coi molestatori, gli irosi, gli arroganti, i mitomani… c’è pieno il mondo. Come sono piene le piazze… andiamo avanti. Qui oggi è un paradiso d’estate. ciao!

  22. attendendo la punatata sul denaro leggo i commenti e finalmente comincio a capire perchè molto spesso leggo ma raramente partecipo.
    molte volte non mi sento ancora con un opinione compiuta da poter sottoporre per gli argomenti trattati,ma altre volte non mi sento di scrivere nulla perchè parto dal presupposto che per avere un’opinione ben strurtturata che riguarda IL FARE bisogna essersi cimentati appunto nel FARE.
    leggo spesso varie opinioni anche molto tecniche(come quando alla partita della nazionale sono tutti a dare la formazione)e mi chiedo ma qui come in tante altre situazioni l’unico che può fare la critica più sensata è chi ha compiuto l’azione,tutti gli altri solo roflettere e trarre ognuno le proprie considerazioni.
    un altro bisogno che deve partire dall’individuo è quello di FARE più autocritica e magari chiedersi ma cosa sarei capace di FARE IO?!!!
    non è una difesa di simone ma vorrei ricordare che qui l’unico che ci mette NOME COGNOME LUOGO DI RESIDENZA E ADDIRITTURA POSTI DOVE TROVARLO IN ALCUNE SERE DELL’ANNO E LUI…..
    simone,mi sembrava una precisazione doverosa e forse un’ulteriore spunto di riflessione.

  23. Il denaro…..
    Credo che dopo la morte e la solitudine la paura più grande nell’epoca moderna sia proprio la povertà.

    Si può essere più rivoluzionari dell’atto di “scollocarsi” dal sistema ? Altro che manifestazioni. Grazie Simone di queste tue riflessioni anche se ti devo dire che non mi piace molto il “format” della tua trasmissione che a mio avviso stona un po con la profondità dei temi che proponi.

    Evviva la ricchezza (dell’uomo) !
    Mauro

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