2.676.960 minuti…

con Riccardo Iacona e Silvana Mazzocchi (La Repubblica) a "Libri Come" (Roma) - Foto Francesca Piro

… gli immigrati senza nome che muoiono nel Mediterraneo…”. Otto parole, non una di più. Poche sillabe, pronunciate dalla neoeletta Presidente della camera dei deputati. Il ricordo, o almeno una citazione, che aspettavo da tempo, che migliaia di parenti delle vittime di questo assurdo genocidio marittimo e migliaia di uomini del mare inorriditi aspettavano con me. Da tanto. Un lampo. Un istante in cui i fatti della vita, l’urlo di dignità e riconoscimento dei più inermi, delle vittime, fanno breccia nei palazzi del potere, dove le decisioni non prese si macchiano di sangue, dove quelle da prendere potrebbero risparmiarne.

Durante il dialogo di oggi con Riccardo Iacona e Silvana Mazzocchi è partito un applauso, quando abbiamo ricordato questo discorso. Un bell’applauso spontaneo di gente che era venuta ad ascoltarci, con cui evidentemente condividiamo qualche residuo stupore. Lampi di luce, raggi di sole che squarciano le tenebre generatrici di mostri. Un bel momento anche oggi, dunque.

Tra “Fa la cosa giusta”  a Fieramilano, organizzato da Terre di Mezzo, e “Libri Come” all’Auditorium, sono stati due giorni di bei segnali. Tanta gente, bei sorrisi. Persone che hanno atteso, ascoltato, fatto domande, e che poi sono venute a stringere la propria mano con la mia solo per dire “Ti leggo dall’inizio. Grazie. Condivido molto il tuo pensiero. Vai avanti!”. Una premessa ideale per l’ultima presentazione, mercoledì a Rimini. Stavolta sono state una ventina in tutto, contro le 100 dei libri precedenti. Rallentare, ridurre, scegliere di perdere qualche occasione per focalizzare, salvare tempo, energie, azioni. C’è un grande progetto alle porte. Non ci si può disperdere di fronte ai sogni. Una cosa grossa. Ve ne parlerò…

“Dove sono gli uomini?” va, prosegue il suo sentiero. Mentre passeggiavo, oggi, pensavo che sono stato troppo cauto. La nuova frontiera, il nuovo orizzonte di una nuova umanità… non sarebbero valsi maggiore forza, maggiore energia, affermazioni più radicali, che scuotessero di più? Chi lo sa. Ma il tempo passa. Sono 1859 giorni (2.676.960 minuti), più questa sera, che vivo tentando quotidianamente la mia nuova vita. Di parole ne abbiamo dette tante. Dove sono quelli che, con me, le hanno pronunciate? Il tempo va, è andato, e la vita con lui. E i sogni, si sono avvicinati? Chi di noi ha fatto cosa? Guardando indietro, che uomo di 5 anni fa vediamo? Lo stesso di oggi? Migliore? Peggiore? Quante parole sono state dette, quante azioni sono state fatte? La lista dei minuti salvati, come la lista di Schindler: “Uno ancora! Uno ancora! Sono troppo pochi! Sono ancora troppo pochi!”. Buona settimana

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5 pensieri su “2.676.960 minuti…

  1. Si hai ragione Stefano ! Se anche il clima è un po’ in ritardo sul calendario, da alcuni giorni si respira “la primavera”!
    Il dubbio che mi sorge : ma allora non siamo i soli che cerchiamo il cambiamento, il nuovo, un segnale di umiltà, un discorso con un forte contenuto, persone dalla faccia pulita e normale!
    Domenica sono stata in fiera al Porto Antico, hobby e arti manuali prettamente femminili, e… come dire! Oltre ad una miriade di donne “normali”, con facce natur, senza maschere, molte ancora giovani con capelli grigi, c’erano anche un po’ di uomini… Forse un po’ subivano perchè in mezzo a stoffe, uncinetti, lane e cotone , ecc .. non erano proprio a loro agio, ma ho pensato come sarebbe bello che 2 volte l’anno ci fosse un momento anche per loro, dedicato agli hobby maschili, dove si potrebbero incontrare, parlare, fare laboratori, ecc…
    Questa “primavera”, Simone, sarà più in là, ma sono sicura che prima o poi questo arriverà… e anche grazie a uomini come te!
    Buona Primavera a tutti!

  2. Caro Simone,
    non sono mai stato un gran lettore ma quando, in un periodo ” particolare”, ho incontrato il tuo Adesso Basta….ho voluto provare a leggerlo…..questa tua nuova filosofia di vita mi ha aiutato a pensare in un modo diverso allo stereotipo casa, famiglia, lavoro….si, lavoro, quello che mi ha creato e mi crea tutt’ora un sacco di problemi…un lavoro insoddisfacente, che mia la mia vita in modo cosi’ profondo da voler davvero provare a “svoltare”….sono venuto ad incontrarti a Lucca per vedere se……eri veramente cosi’ come scrivevi nei tuoi libri…..ne ho ricavato una buona impressione e quindi mi sono messo a seguirti a mo di stalker :-)…..non mi sono perso il programma su Rai 5 e…ieri, camminando per Firenze, la città del mio cuore, mi e’ capitato di infilarmi in libreria ero tranquillo e mi sono messo a leggeere il tuo…” Dove sono gli uomini ?”…con qualche piccola differenza, la prima storia ricalca la mia…anche se nn sono avvocato, ho la fortuna di essere ancora sposato e non ho ancora …”svoltato”….ma una forma lieve di depressione, quella si – purtroppo – la conosco…..l’elezione del nuovo Papa e le sue parole….le elezioni dei Presidenti di Camera e Senato…..mi sono sembrati segnali di una nuova “primavera”….ho deciso di investire molto in questo prossimo week end :-)Come ti hanno detto alla presentazione del libro…..Grazie Simone e….vai avanti ! Buon vento a te!

  3. Con lo pettacolo teatrale
    LA NAVE FANTASMA,di produzione
    TEATRO DELLA COOPERATIVA; sono anni che raccontiamo itineranti per l’ Italia,
    della più grossa tragedia marittima nel mediterraneo, con 283 clandestini morti
    nel 1995 al largo delle coste siciliane.
    La storia è da brivido, la tristezza è smisurata…
    Buona giornata
    Vale

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