Insubordinazione, euro e altri gelati

Ma che espressione avevo qui?

A stare da soli si perde la sintassi, si inventano parole in modo asistematico e confuso, si coacerva, si mescola, e la prima esperienza della solitudine è che questa vita in mezzo alla gente (che non vorresti mai incontrare) ti costringe a mettere ordine, a clusterizzare, che parola oscena, il che ti rende più efficiente ma finisce che poi non pensi, diventi ordinato ma vuoto, ed è per questo che a furia di star qui da solo nel mio eremo metto in relazione cose diverse tra loro, che forse poco c’entrano l’una con l’altra, ma a me sembra invece che comunichino qualcosa, ed eccole qui: la prima è David Grassi, ingegnere imbarcato sulla Maestrale della Marina Italiana, il quale si oppone, lui, uno, solitario, agli ordini del comandante (aiuto!) di sversare in mare liquami inquinanti, e per questo viene fatto oggetto di mobbing, gli fanno schede comportamentali negative, fino che deve congedarsi… ecco Davide redivivo, armato solo di una mazzafionda, contro Golia leviatano del potere inquinante e becero, dunque per questo mio eroe della settimana, l’uomo che cambierà il mondo. Il tuo.

La seconda è il manuale per il dipendente di Grom, segretissimo, vietato portarlo fuori dal negozio e mostrarlo, che però io ricevo in foto via facebook da una gola profonda, in cui si fa l’elenco a distico dei Vincenti e Perdenti (ma che è una gara lavorare da Grom?), quelli cioè che hanno senso, che sono inseriti, quelli ok, che ce la faranno a fare dei bei coni gelato ecocompatibili, equi e solidali, col pistacchio raccolto a mano da bravi contadini guatemaltechi che ricevono il giusto senza essere sfruttati, quelli che fanno i bravi soldatini, ma Grom non era un modello di new-economy e tutte quelle belle storie che ci hanno anche scritto un libro che i radical chic sono corsi a comprare? e tutto questo non mi suona bene, perché quel manuale sembra una roba berlusconiana Anni ’80, piena di cazzate, soprattutto la frase finale, “Un vincente va d’accordo con tutti, Un perdente è un solitario” (aiuto!) e l’autocoscienza oggi è questo: capire da un gelataio che sei un perdente, o almeno, che lo sono io.

La terza è un numero, 80, cioè gli euro in busta paga che il Governo guidato da Matteorenzi farà trovare a 10 milioni di italiani dal 27 maggio, e sono il salario del consenso, 80 euro per votarlo, 80 euro per sentirsi meglio, per essere più ricchi, per spendere di più, per far ripartire la crisi: “io te li do così tu spendi e il PIL risale”, non importa in cosa, comprate qualunque cazzata vi capiti, ma che bella trovata, come i siti di slot-machine che se ti iscrivi ti danno un bonus di 50 euro così tu giochi e poi ti piace, e quei pochi miseri 80 euro fanno felici tutti, e infatti la Camusso (quella che vuole che lavorate sempre, tutti, per sempre, e non si occupa del benessere ma del lavoro) e Marchionne (quello che vuole la stessa cosa della Camusso, e possibilmente senza protestare e guadagnando poco) sono felici pure loro, anche se Matteorenzi non parla di alcun nuovo schema di sviluppo del Paese, alcun rinnovamento delle regole di base del capitalismo, solo ripresa e crescita, e lavorare meno per vivere meglio, per avere più tempo per la vita, per lavorare tutti abbattendo la disoccupazione non gli interessa, come anche l’ambiente, il recupero del territorio, grazie a dio nessun taglio alla scuola (e vorrei vedere!), dove impareremo prima o poi 1) che gli ordini sbagliati non vanno eseguiti 2) che gelatai e mercanti (con tutto il rispetto) non sono i maître à penser della contemporaneità 3) che noi valiamo più di 80 euro. Almeno, si spera…

 

(Dal Manuale del dipendente di GROM)

VINCENTI E PERDENTI

Un vincente si sente personalmente responsabile di contribuire al successo della società
Un perdente dice “ci lavoro semplicemente”

Un vincente dice “è un lavoro duro ma posso farcela”
Un perdente dice “Questo lavoro è troppo duro per me”

Un vincente dice “Lascia che ti dia una mano”
Un perdente dice “Non è compito mio”

Un vincente è sempre disposto ad ascoltare
Un perdente vuole sempre essere l’unico a parlare

Un vincente accetta critiche e consigli
Un perdente si mette sulla difensiva e diventa aggressivo

Un vincente cerca le soluzioni a un problema
Un perdente vede problemi in ogni soluzione

Un vincente dice “posso sempre migliorare”
Un perdente dice “non potrò mai fare meglio di così”

Un vincente è una persona felice
Un perdente è una persona disillusa

Un vincente va d’accordo con tutti
Un perdente è un solitario

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35 pensieri su “Insubordinazione, euro e altri gelati

  1. Simone, pardon, leggo la tua risposta solo ora.
    Ma tu sei un grande. E’ bello che tu sia proprio come scrivi nei tuoi libri 🙂

    Più rileggo Stojan Decu e più vedo proprio te.
    E a volte realtà e scrittura si (con)fondono, non riesco più a ricordarmi esattamente se una cosa me l’hai detta tu di persona o l’hai fatta dire a Renato Reis o Stojan…

  2. Da solitario non mi sento perdente, piuttosto mi sento un po’ a disagio nelle code troppo affollate, per conquistarsi un gelato globalizzato.

  3. Questa lista di grom è l’ennesimo tentativo di indottrinamento proveniente dall’alto, che va smontato e io lo faccio chiedendomi: ma chi sei tu per insegnarmi valori e disvalori? Che cosa vuoi? Come ti permetti? Nessuno ha il diritto di elevarsi al di sopra delle parti!

    Riguardo ai contenuti, è spazzatura. Lo scopo è tenerci belli pimpanti per fare il bene dell’azienda, stop. La contrapposizione tra vincente e perdente, poi, è la solita solfa, è il tentativo subdolo (e riuscito) di fare breccia, perchè fa leva sulle nostre debolezze… (la paura di essere un perdente).

    Scopro quindi grazie a questa lista redatta da uno che, se preso sul serio, dimostra mentalmente 14 anni che sono un perdente perchè sono disilluso, solitario e riconosco, a volte soltanto però, i miei limiti. Poi non lavoro 12 ore al giorno perchè essendo umano dopo un po’ che eseguo ordini sono stufo e molto stanco!

  4. A me le guide e i manuali del genere fanno venire i brividi. Ci sono passato anch’io quando lavoravo in azienda. I concetti sono sempre gli stessi anche se proposti in salse differenti.

    Gli 80 euro serviranno per comprare più gelati di Grom. E finalmente l’Italia tornerà ad essere una grande nazione.

    Carmelo Bene diceva “basta con gli italiani, basta con le nazioni”. Sottoscrivo!

    Un abbraccio!
    Pasquale

    • era una provocazione caro beloved, perché in quegli anni carichi di ambizione e corsa al successo chi entrava nel settore della comunicazione leggeva una miriade di questi saggi sul marketing, sulle tecniche di comunicazione, etc, e io invece volevo dar loro il messaggio opposto, e cioé che la comunicazione è una cosa che puoi fare se vivi, e la fai ai vivi, e tutto è reale, quando funziona, e non si possono fare troppi infingimenti, perché si vede, e dunque bisognava leggere quel libro, così carico di vita, per diventare dei buoni comunicatori, perché la comunicazione è il veicolo, poi bisogna avere cose dentro da mettere in comune, da portare in dono. Non so quanto abbiano capito… Però per me contava provarci.

      L’altra cosa carina fu che quando entrai mi diedero una lista con dei nomi. Mi dissero: “questi licenziali, sono pessimi”. Ora a parte il fatto che se uno vuole licenziare qualcuno deve farlo lui e non aspettare che arrivi io… che non è carino. Ma poi a me non piace prendere le cose per oro colato. Dunque li ho incontrati, ho cercato di capire perché, per come. Non solo non li ho licenziati, ma un paio li ho promossi. Negli anni so che hanno fatto anche carriera lì e in altre aziende… Che cinema… anni belli però, ero coraggioso, pieno di energia… li ricordo con amore. Molti di quegli anni sono finiti nel mio romanzo “Lo Scopritore di sogni”…

  5. Contesto vivamente le ultime 2 righe del “Manuale di Grom”, il resto però visto nel contesto di comunità e non di azienda lo posso in gran parte condividere, soprattutto se, (come dice Silvano Agosti) al posto della parola “vincente” usiamo “persona che vive” ed al posto della parola “perdente” usiamo “persona che esiste”

    • E’ quel vincente/perdente, infatti, che fa impressione. Che il copy dell’azienda, o i suoi capi (bello questo gioco di parole) non lo abbiano evitato, impedito. Rimanda a un’idea del mondo che sembra cosi’ lontana… E cosi’ assurda…

  6. L’Animatore Delegato e’ geniale! Il Barone Rampante…ne ho una copia ingiallita dal tempo. Einaudi 1977! Avevo 12 anni…l’ho donata al mio recalcitrante figliolo…ieri ho ritrovato anche ‘Marcovaldo’. ..’satira del “miracolo economico” e della “civilta’ del consumo’…eh pensare che abbiamo avuto anche dei maestri…cattivi o buoni…vincenti o perdenti…menti iluminate di cui non siamo stati i grado di trarne i miracolosi benefici o solo individualmente…

  7. Gia’ il fatto che un’azienda appronti un ‘manuale’ del bravo dipendente, lascia perplessi…un po’ come alla scuola materna quando hanno introdotto le ‘griglie’ di valutazione. Queste schematizzazioni mi fanno venire l’orticaria ed e’ davvero paradossale che proprio Grom abbia potuto ideare una ossimoro del genere che l’unica cosa che fa e’ uccidire qualsiasi espressione creativa per incanalarla in ‘definizioni’. Quindi sono ‘bravo e vncente se…’ e ‘cattivo e perdente’ se…dicotomie per sapersi definire. il peggio e’ pero’ entrare nella vita di una persona definendo categorie come la solitudine e la disullusione come perdenti…quale mente perversa puo’ avere partorito un simile obbrobrio e a che pro? La risposta e’ abbastanza banale ma non per questo meno umiliante: omologazione e crescita! Sii uguale agli altri e consuma!

    • pensa te la differenza, alle volte… Quando ho fatto il Capo Paese di un’azienda americana in Italia ai nuovi assunti avevo chiesto che si dessero: il manuale tecnico dell’azienda (dove sta cosa, come funziona cosa etc), una lettera di benvenuto personale e una copia del Barone Rampante con una mia dedica autografa. L’assunto era: “se vuoi fare comunicazione non puoi non aver letto questo libro” (l’azienda faceva comunicazione, appunto). Va anche detto che mi chiamavano l'”Animatore Delegato” invece di Amministratore Delegato, dunque forse era proprio tutto diverso…

  8. Pazzesco, non avevo mai sentito parlare di quel manuale, non ho mai trovato nulla in rete, quindi o è molo recente, oppure le persone vivono nel terrore di perdere il posto di lavoro, e non lo diffondono. Ma è da brividi.

  9. Secondo il mio punto di vista anche un vincente può essere perdente e viceversa, tutto dipende in quale punto si e collocati e sopratutto chi sono i giudici???

  10. Il puerile elenco di Grom mette i brividi! Solo pensare che qualcuno lo abbia prodotto e diffuso senza vergogna è devastante, che qualcuno lo accetti come una cosa seria è una miseria dell’intelletto che non lascia trapelare speranze nell’umanità…

  11. più che il perdente solitario ….
    è il vincente che va d’accordo con tutti che mi fa strano.
    vorrei che grom mi conoscesse potrebbe aiuarlo a scoprirsi vincente??? o no…..
    alto l’onor tenemmo scaricando liquami nel beneamato mare.
    per il matteo ci vediamo al secondo atto :
    inchiapp…..con sorrriso e senza vaselina
    FBL fa balà l’occ

  12. Molto interessante quest’ultima riflessione, capitan Perotti!
    Sorrido perchè sono sempre stato bastian contrario di fronte a regole demenziali,
    come marciar sotto il sole dei 35°in occasione dell’ addestramento al giuramento militare,ai comandi di un povero disgraziato di graduato analfabeta, infatti ho prestato servizio di leva altrove, nei Vigili del Fuoco…
    Ho sempre detto no a cravatte, uniformi,diktat aziendali, non ho mai svenduto la dignità ed ho raccolto soddisfazioni smisurate.
    Purtroppo basta guardarsi attorno e vedere soldatini di ogni genere ed i risultati prodotti sono devastanti.
    Gelaterie di tendenza?No grazie, scelgo da me.
    La situazione politica? Mi astengo da commenti imprudenti, paghiamo certamente il disfattismo di 60 anni passati, gli ultimi 20 poi…
    Buona primavera “rinascimentale” a tutti gli intraprendenti di buona volontà e con le idee chiare.
    Vale

  13. Dubbi:
    La lista di grom è agghiacciante e giusta (almeno in parte)al tempo stesso. È il punto di vista che cambia tutto. Quante volte abbiamo detto è un lavoro duro ma posso farcela mentre inseguivamo i nostri sogni. Non l’hanno pensato tutte le persone che hai intervistato nella trasmissione sulla rai?

    80 euro personalmente non mi servono, consumo poco, che neanche l’aumento dell’Iva mi ha toccato ben poco. non cambieranno le mie idee politiche Però ci son persone che lottano ogni giorno e non solo per loro. Madri e padri. Non mi sento di condannarli perché son felici di quei soldi. Negli ultimi anni a queste persone è stato tolto molto. Tutele sociali in primis. 80 euro non valgono ne un diritto ne ovviamente una persona. Ma c’è in italia.nel ricco nord est. Chi lotta a volte piange per meno di quella cifra.

  14. @Luca, condivido e sottoscrivo.
    Chissà perché è tutto un fiorire di guru (proclamati tali da qualche imbecille delle pubbliche relazioni) che invece sono come o peggio gli altri.
    Dopo Oscar Farinetti, che a quantopare sottopaga i dipendenti di EatItaly (che però, lui dice a sua discolpa, possono mangiare a gratis il bendidio in vendita), eccone un altro.
    Una volta si diceva: … ma scopa di più!

  15. Leggendo quel (triste) elenco di comandamenti, scopro di poter essere perdente o vincente a seconda delle situazioni.
    Mi sposto da una definizione all’altra a seconda se qualcosa mi colpisce e mi convince o se si tratta di qualcosa per cui non provo interesse.
    Così sono capace di lavorare duramente o di lasciar stare, di stare bene con gli altri o di starmene da sola.
    Buon fine settimana 🙂

  16. …caro Simone,
    ti sei tuffato nelle acque che Ugo Foscolo non riuscì mai a rivedere….

    A ZACINTO

    “Né più mai toccherò le sacre sponde
    ove il mio corpo fanciulletto giacque,
    Zacinto mia, che te specchi nell’onde
    del greco mar da cui vergine nacque

    Venere, e fea quelle isole feconde
    col suo primo sorriso, onde non tacque
    le tue limpide nubi e le tue fronde
    l’inclito verso di colui che l’acque

    cantò fatali, ed il diverso esiglio
    per cui bello di fama e di sventura
    baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

    Tu non altro che il canto avrai del figlio,
    o materna mia terra; a noi prescrisse
    il fato illacrimata sepoltura.”

    Ugo Foscolo.

    ..un capolavoro che avevo dimenticato e che, solitario e perdente quale sono, ho appena riscoperto!!

  17. Proprio ieri su rainews D’alema in una intervista affermava ‘La destra mette le cose davanti alle persone, la sinistra le persone davanti alle cose’: che c’entra matteorenzi con tutto cio? e D’alema pure….

  18. Mi fanno venire i brividi quei “manifesti” motivazionali di alcune aziende, sono di una tristezza inaudita.
    Su Renzi, continuo a pensare che sia un gran chiaccherone, tanto fumo e poco arrosto. E dire che ormai noi italiani dovremmo avere una grande esperienza con individui di questo tipo, ma alla fine ci caschiamo (ci cascano) sempre.

  19. Grazie a te, Simone, per questo post.

    Ho letto l’articolo relativo a Grassi, ed in effetti, l’insubordinazione ci stava tutta…

    Quanto al gelato Grom ci sono rimasto davvero male. In Piemonte, quando ci sono stato, l’ho mangiato spesso: sembrava fosse la rivoluzione del secolo, ed oggi leggo questo manuale e mi cascano le braccia.

    No comment, invece, su #matteorenzi: questa “cosa” delle 80 euro è viscida…

    Un abbraccio,

    Giuseppe

  20. “Non unirti ai morti di spirito. Scommetti sulla tua vita, e, mentre combatti, fottitene del prezzo”.

    Charles Bukowski

    – E’ questo il mio commento…

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