L’ho già scritto, ma lo ripeto, perché vedo che ce n’è sempre più bisogno: “Quello che c’è si vede. Quello che non si vede, non si vede perché non c’è”. Ecco un mantra chiaro, semplice, verificabile. Ripetiamocelo, convinciamocene. Basta col mondo che dice cose che poi non si vedono. Basta con la gente che dice cose che poi non sa fare. Quando uno non sa fare qualcosa deve ammetterlo, e ritirarsi, per quanto doloroso possa essere. Smettiamo di dire cose che poi non avvengono. Smettiamo di sognare i sogni impossibili, irrealizzabili e soprattutto inadatti a noi. Smettiamo di credere che quello che diciamo (o ci viene detto) è vero nonostante non lo si riscontri nella quotidianità, nella pratica, nella concretezza salvifica dell’azione, delle parole dette, dei gesti, dei toni, delle decisioni.
Credetemi, quello che c’è si vede. Se non vedete qualcosa, è solo perché non c’è. Non vi dite stronzate tipo “c’è, lo so, ma adesso, in questo momento specifico, non si vede… Ma vedrai che…”. Non credete all’invisibile, all’incredibile, non datevi giustificazioni, non giustificate. Vi state mentendo. State perdendo tempo. Non state facendo quello che dovreste. Basta con le cose che non si manifestano. Sapete perché non si manifestano? Perché non ci sono. Fine.