Giorni di verità, di scoperte, di sensibilità. Giorni pieni, profondi, dolci e ruvidi, dove è giusto addentrarsi, anche se non è semplice. Giorni di sorprese, di emozioni mai provate, in cui è possibile affondare provando sconcerto, ma senza sentirci soli. Giorni lontanissimi da slogan e citazioni, dagli occhi chiusi che non vogliono vedere che sé, che non accettano la diversità, a partire dal proprio cuore. Giorni di cambiamento, ancora una volta, e di viaggio, come sempre. Giorni che finiranno tutti nelle mie pagine, anche se sarà difficile distinguerli, perché sembreranno i vostri.
Quando si entra così profondamente nella propria vita, quando si affondano le braccia fino ai gomiti nel miele amaro delle autentiche emozioni, si prova un ronzio, una spossatezza, come se si fosse corso, si fosse faticato. E’ la libertà a spossarci, e a riattivarci. Non va confusa con la stanchezza dei momenti difficili, dello stress. Il calore del circuito in cui passa energia racconta il suo funzionamento. Grazie, sempre, a quel giorno di sole in cui mi sono alzato, sono sceso per le scale, e sono uscito da quell’ufficio.
Il coraggio. La parola chiave del prossimo futuro è il coraggio. Quello delle scelte, di perdere ciò che sono alla volta di ciò che non sono ancora. Quello della prosecuzione del viaggio sotto la mia responsabilità, per poter dire “sono arrivato fin qui”, qualunque sia quel luogo. Appuntamenti pieni, quelli del viaggiatore che non si nasconde nulla sugli ostacoli della via. E grande orgoglio di proseguire dopo l’oltrepassamento. Risposte complesse a domande complesse. Nessuna tentazione di semplificare. E mai troppa paura. Quanto basta…