Alda, una di noi

In memoria di Alda Merini, sofferente e viva. Dedicato a chi pensa troppo al denaro, alle cose.

Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
(Una poesia di Alda Merini  inviata da Simona Sarti)

Alda Merini

Share Button

6 pensieri su “Alda, una di noi

  1. Marcella grazie! Il sentimento di condivisione regna quasi in tutti i messaggi che ricevo. Evidentemente sentirsi soli nella scelta di cambiare vita era sentimento comune a tutti, che vivessero in grandi città o meno. Ricordati quello che scriveva Pessoa: “La solitudine non è un albero che se ne stia da solo nel campo, ma la distanza tra la sua corteccia e il legno, tra le fronde e le radici”

  2. Grazie Simone, il tuo blog per me è diventato un appuntamento quotidiano per fuggire dal mio piccolo paesino. E’ una grande gioia poter condividere le vostre emozioni e non sentirmi sola nel mio downshifting!
    Ho letto che Alda Merini vinse un importante premio di 36 milioni di lire per le sue poesie, e si trasferì a vivere in un albergo a Milano. Ma invece di tenere i soldi per sè li regalò ai barboni che incontrava e comprò peluche per i suoi amici.
    Ho assistito più volte a litigi meschini per pochi euro, e non posso fare a meno di pensare a quanto può essere gretto l’animo umano che si attacca al denaro e alle “cose” dimenticando l’amore per il prossimo…
    Grazie Alda per tutte le emozioni che ci hai regalato e ci regalerai per sempre!

  3. ….oggi sono andata ad una presentazione di lavoro, zona centro.Camminando per Montenapoleone mi sono guardata intorno:vetrine scintillanti, abiti eleganti, borse, gioielli, scarpe superfighissime, bar alla moda che fanno tendenza e gente, gente che correva parlando al cellulare e che lasciava che il tempo e la vita le venisse sottratto, tutto per riempirsi l’esistenza di cose, cose belle e inutili.Che tristezza!Eppure per un po’ di felicità basterebbe alzare gli occhi e guardare il cielo.Addio Alda che guardavi il cielo anche dal manicomio.Sono sicura che lo facevi.

  4. Pur non conoscendo i lavori di A. Merini, questa poesia la conoscevo e ti ringrazio per averla ricordata. Mi hai fatto venire in mente un’altra poesia che mi piace molto:

    Ti auguro Tempo
    (di Elli Michler)
    “Non ti auguro un dono qualsiasi,
    ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
    ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
    se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
    Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
    solo per te stesso,ma anche per donarlo agli altri.
    ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
    ma tempo per essere contento.
    Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
    ti auguro tempo perché te ne resti:
    tempo per stupirti e tempo per fidarti
    e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
    Ti auguro tempo per toccare le stelle
    e tempo per crescere, per maturare.
    Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
    Non ha più senso rimandare.
    Ti auguro tempo per trovare te stesso,
    per vivere ogni tuo giorno , ogni tua ora come un dono.
    Ti auguro tempo anche per perdonare.
    Ti auguro di avere tempo,
    tempo per la vita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.