Eccit(azione)

Il paradosso di questa epoca sta molto, se non emblematicamente tutto, nella cocaina. Se ci pensate, in un mondo sempre più veloce, dove le sollecitazioni crescono a dismisura (pensate a quelle mediatiche), che un uomo o una donna per divertirsi prendano un ECCITANTE invece che un rilassante, vi dice tutto. Non siamo già abbastanza eccitati di nostro? Un giorno Vittorio Sgarbi disse che lui non sniffava perché se si fosse fatto la cocaina si sarebbe eccitata lei. Lo amai per questa battuta. Era quello che avevo sempre pensato di me.

Ma forse, forse, la cocaina viene assunta per stare AL PASSO con tanta velocità. In questo caso la situazione sarebbe perfino più grave. Tutto va veloce e noi pensiamo a un doping per star dietro al ritmo. Mamma mia…

La notizia del Corriere “La classe dirigente schiava della dose” comunque spiega molte questioni. Visti i risultati drammatici della gestione aziendale, il livello in calo violento delle prestazioni e dei risultati di molti manager, lo stato di degrado profondo dei rapporti tra dirigenti e tra dirigenti e impiegati, che tutto sia dovuto a un abuso di droghe in qualche modo mi conforta. Se quel che vedo fosse farina del loro sacco al netto di additivi, sarebbe molto più grave.

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14 pensieri su “Eccit(azione)

  1. Ciao,
    Io non sono nella fascia economica di cui parli nel libro, sono sui 1.200 no auto no cell no….e non ho bisogno di rallentare ma di rianimare……a me basterebbe lavorare da casa pensa un pò……ma per fortuna ho un sogno …..ho fatto un pò di conti ………ma cavoli quanto tempo
    Ciao

    • tanto tempo per chi ha poco, è vero. ma il tempo per realizzare un progetto di libertà, un sogno di autenticità non è mai tempo perso, ma tempo ben impiegato. Non demordere. Chi crede in una cosa concreta, vera, e vuole veramente (veramente…) realizzarla, prima o poi la realizza. Io sono molto ottimista.

  2. Ciao
    E’ un po’ che penso che vorrei mollare ma per una femmina e’ più’ difficile oggi comprero’ il tuo libro mi piacerebbe conoscerti quando fai una presentazione a milano ?
    Grazie ciao

    • molte donne mi scrivono, a dire il vero. sembrano le più capaci di dire basta e partire. a milano l’ho fatta il 13 ma pare che se ne debba fare un’altra o addirittura due. se controlli ogni tanto su http://www.simoneperotti.com sotto “agenda” puoi tenerti informata. ti aspetto. s.

  3. Vedo questo libro di Chiarelettere sul comò all’ingresso e penso “sarà un altro libro di Travaglio”. Poi leggo il nome dell’autore; allora lo prendo e lo sfoglio, incuriosita e un po’ emozionata. L’autore di “un eroe del terzo millennio”, racconto di libertà, mai dimenticato. Faccio, a quello che fra poco sarà il mio ex-marito: “bello, me lo presti?” E lui: “sì, ma non è adatto a noi, secondo me si rivolge a persone con una qualifica più alta della nostra…”. Nemmeno gli spiego, al punto in cui siamo, che “cambiare vita” non è solo cambiare lavoro. Anche io ho scelto di cambiare vita quella notte in cui, in un attimo, ho deciso di lasciarlo. Perché le scelte di libertà possono essere tante, ma lo spirito che le anima, e il calore che ti infondono, e la voglia di vita che si portano dietro sono le stesse. Lo sapevo, e con questa prospettiva mi sono messa a leggere, e ne ho avuto la conferma. Io non posso lasciare il lavoro, ho due figli ancora piccoli, ma voglio riprendermi la mia vita, e viaggiare a vista, sicura di non perdermi, godendomi il viaggio. Il tuo libro in questo momento ha un valore simbolico, come tante cose hanno, nei momenti di cambiamento profondo: come se fino ad allora tu non avessi notato quanti segni ti facevano le cose, persa com’eri nella tua cieca vita di menzogna. Improvvisamente tutto acquista un significato, e tutto, tutto converge lì, e ti chiedi come hai fatto a non accorgertene prima. Quindi anche io parto, verso la mia nuova vita, un po’ preoccupata ma col cuore colmo di speranze. Mi sono persa la tua presentazione del 3 novembre a Roma, peccato. Ma sono contenta di averti di nuovo incrociato, in questo momento in cui la mia vita si trasforma. Ho pensato di dirtelo, mi è venuto così e ho seguito il mio istinto. Ti faccio tanti auguri per tutto, per i tuoi bei libri, per i tuoi viaggi, per tante nuove avventure di mare e per nuove esotiche ricette.

    Un saluto
    Marzia

    P.S. scusa, non sapevo dove scriverti e ho postato un commento, ma puoi toglierlo se vuoi

    • bene marzia. buon viaggio allora. avrai pensato adeguatamente a ogni “contro” della tua scelta. inutile che sia io (e poi con quale ruolo?) a dirti, segnalarti, metterti in guardia. Che inizi la tua nuova vita allora. Il cuore colmo di speranze (concrete, spero, realistiche) ce l’hai. E’ il migliore bagaglio per un viaggio. In bocca al lupo!

  4. Ti invito ad un evento, dove vedere le cose in modo radicalmente e profondamente diverso pur rimanendoci dentro questo vituperato mondo che ha si’ preso una deriva pericolosa, ma ci ha anche dato tante cose belle e utili… come quelle che stiamo usando noi adesso.
    Il tema forse e’ “e’ possibile gettar l’acqua sporca senza il bambino?”

    Le scienze, quelle studiate non quelle trasmesse in tv o nelle fiere per meravigliare e basta, ci danno indicazioni, suggestioni, nuove prospettive. Partiamo da quelle

    Domani alle 10 Al michelangelo a Milano
    Chi vuole chieda di me.
    Chi ne vuol sapere di piu’e’ un seminario sulla strategia, titolo : L’anello mancante per costruire sviluppo (quello giusto e bello).
    L

  5. Ciao,
    ho comprato il tuo e-book oggi, dopo averne sentito parlare alla radio.
    Effettivamente penso anch’io che l’uso di sostanze sia per stare dietro al ritmo forsennato che ci impongono…
    io la mia scelta l’ho fatta 10 anni fa: facevo il funzionario di vendita, ho mollato tutto per occuparmi di educazione e cooperazione allo sviluppo (da 3 anni vivo e lavoro in Africa, ora sono in Italia per 1 vacanza).
    Credo che ognuno di noi debba prendere il coraggio e vivere la vita che desidera…come dice il ragazzo che ha scritto raccontando del suo tumore (scusa, non ho segnato il nome!)la vita è una proposta…io direi un regalo!
    Sono contento di vedere che probabilmente c’è un risveglio delle coscienze.
    In bocca al lupo a tutti coloro che provano a cambiare la loro vita, cercando di renderla più vera ed autentica.
    Non mollate!!!

  6. MAIL RISERVATA DA NON PUBBLICARE RELATIVA AL LIBRO “ADESSO BASTA”
    Sabato pomeriggio alla Libreria Mondadori di O. ho sfogliato casualmente il suo libro e ne ho letto alcune pagine. Mi ha incuriosito; ho letto pertanto l’intervista rilasciata via mail sul sito dell’editore e parti del suo blog.
    QUALCOSA NON MI CONVINCE.
    Trovo che sia molto facile criticare:
    (i) un sistema quando non se ne fa più parte e di cui non si può più essere beneficiari dei relativi privilegi.
    (ii) il comportamento del capo-carnefice di turno (il nuovo CEO del suo libro) quando si è vittima, ma non quando la parte del carnefice (magari in modo subdolamente molto educato) è stata interpretata in prima persona.
    Ho la sensazione che:
    1. l’ostentare il fare certi lavori (come la pulizia delle barche) rifletta un bisogno quasi masochistico di punizione per aver fatto parte di un sistema da cui ora si prendono le distanza o/e un bisogno temporaneo di purificazione francescana;
    2. l’affermare che se non pulisce le barche non mangia perché non ha soldi mi sembra eccessivo. Nel suo libro lei riporta di aver incassato un bonus di uscita tutt’altro che irrilevante, negoziato molto bene con il direttore del personale (naturalmente non voglio farle i conti in tasca).
    Mi sembra in sintesi che la sua scelta sia più che una scelta radicale di vita, un breve periodo (rispettabilissimo) di riflessione, di evasione da una realtà da cui ne è uscito al momento sconfitto.
    Sarei molto curioso di vedere se, qualora le offrissero di ricoprire il ruolo di Direttore delle Relazioni Esterne di una grande multinazionale, lei rifiutasse.
    Cmq in bocca al lupo per la sua esistenza terrena!!

    A.

    PS n. 1: se trova la mia mail un po’ impertinente, la può tranquillamente interpretare come la mail di una persona invidiosa.
    PS n. 2: purtroppo lavorando a Roma tutti i giorni e tornando tardi la sera (a volte la notte), al momento non prevedo di poter partecipare alla presentazione del suo lavoro al Palazzo dei Sette, giovedì 3 dicembre. Cmq buon incontro!!

    • Caro A., e perché mai non dovrei pubblicare la sua email? Ho tolto i suoi riferimenti, naturalmente, ma per rispetto alla sua volontà di anonimato. A me non sembra affatto impertinente, è una sua legittima opinione, dunque ben venga. La ringrazio anche del pensiero di criticarmi senza dare pubblicazione alla cosa, molto delicato da parte sua. Cosa rara la delicatezza. Mi faccia rispondere però:

      – io il sistema posso criticarlo proprio perché me ne sono tirato fuori. Non mi hanno cacciato. Nel libro faccio nomi e cognomi di aziende e la mias toria professionale è pubblica, dunque si può verificare. Da dentro sarebbe stato penoso criticare, perché mangiavo in quel piatto. Ora non ci mangio più, dunque sono libero di dire quel che penso.
      – quando sono stato il CEO di una società (Edelman ITalia) ho credo tentato di essere molto diverso da come dipingo il CEO menzionato nel libro. Anche qui si può verificare. Le dico solo che mi chiamavano “L’Animatore Delegato” invece che l’Amministratore Delegato. Ovviamente errori e cose ingiuste posso averli fatti. Spero pochi però e mi ci impegnai. Mi dissero, appena entrato, che dovevo licenziare una persona. Io l’ho promosso, non me la sentivo. Gli diedi un’altra chance. Infatti lui diventò poi il Direttore RE di due importanti multinazionali.
      – io non ostento di fare lavori umili e sottopagati. Li faccio proprio! Ma mica per masochismo, sono gli unici lavori che ho trovato al momento. Se ne trovo di meno faticosi, di più remunerativi etc stia sicuro che li prendo al volo. La rassicuro anche sul senso di colpa. Ci ho lavorato tanto, ci lavoro tuttora e combatto questo sentimento assurdo con tutte le mie forze. Lo considero una delle peggiori torture della nostra religione cattolica e del pensiero occidentale.
      – La mia buonuscita è finita quasi integralmente nelle tasche della mia ex moglie. Il diritto matrimoniale italiano prevede cose da sottosviluppo medioevale, che io ho pagato care. Anche qui stia certo che se avessi potuto salvare del denaro l’avrei fatto. Mi serve per vivere. Ma non ho potuto. Avevo altri risparmi grazie al cielo, che mi danno un poco di respiro. Ma quelli li ho visti uscire alla velocità con cui sono entrati.

      Grazie davvero, comunque, delle sue critiche, che mi consentono di spiegare meglio alcune cose. Un saluto e in bocca al lupo!

  7. Pensa che il mio eminenete dirigente mi ha consigliato i suoi psicofarmaci per stare meglio…! Sono indeciso se dirgli che li sto prendendo (falso) ed esprimergli la mia più grande ammirazione (sperando in un aumento, per il mio futuro downshifting…) oppure consigliare a Lui l’assunzione di qualcosa di più potente.

  8. La cocaina ha anche un altro “vantaggio”. Rende più antisociali (nel senso psichiatrico del termine) e quindi più aggressivi e violenti. E nella cosiddetta “new economy” siamo tutti chiamati a essere cattivi.

    PS. Sto leggendo il tuo libro. Complimenti davvero!!

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