Tu dici che la parte organizzativa ed economica è meno importante di quella psicologica. Non so se sia vero, dico così perchè se avessi il denaro che mi serve, saprei esattamente cosa fare, punto per punto e lo farei. Non ho paura della libertà, mi mancano solo i mezzi per realizzarla. Vorrei fare qualche altra cosa per mettere da parte i soldi, ma così si rischia il licenziamento. Non è facile la vita vero?
Ciao, ti sono vicina: anch’io ho detto “basta” una decina di anni fa. Solo su una cosa che dici nell’intervista non sono d’accordo, la Provvidenza. Per me Provvidenza non è aspettare che ti cada dall’alto la felicità, ma guardando indietro non posso non accorgermi che Qualcuno mi ha aiutata: nel coraggio delle scelte, nel trovare le soluzioni, nell’affrontare i problemi. Quell’energia di cui parli nel post del 20-11, quella che dà il buonumore, è qualcosa di grande, che è anche intorno a noi, oltre che dentro di noi. E quell’energia si può chiamare Dio e ammettere che opera attraverso la Provvidenza. Un sorriso, Ortensia
Vorrei raccontare il mio primo giorno senza andare in ufficio, ieri: mercatino organizzato con amiche “artigiane” nel cortile di casa a Milano (cortile condominiale, gli altri condomini prima diffidenti, poi consenzienti, poi son venuti e si son divertiti) lucine e candele, torte e biscotti preparati e offerti da noi, te caldo nel termos, 8 banchetti e i nostri bambini intorno, collane di pasta di vetro e lana cotta, maglieria a mano, borse bellissime cucite a mano, orecchini di antichi bottoni, fasce porta bambini, sculture (ci sarebbe stato bene qualche pesce ..) Siamo state FELICI. Ce ne son tante di queste cose in giro, sotto le feste ecc. ma tre di noi lavoravano in azienda fino a poco fa (io fino all’altroieri) e ci siamo dette che razza di giornata diversa e bellissima e’ stata…
E stasera contiam LE revenues ! le nostre.
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Tu dici che la parte organizzativa ed economica è meno importante di quella psicologica. Non so se sia vero, dico così perchè se avessi il denaro che mi serve, saprei esattamente cosa fare, punto per punto e lo farei. Non ho paura della libertà, mi mancano solo i mezzi per realizzarla. Vorrei fare qualche altra cosa per mettere da parte i soldi, ma così si rischia il licenziamento. Non è facile la vita vero?
Ciao, ti sono vicina: anch’io ho detto “basta” una decina di anni fa. Solo su una cosa che dici nell’intervista non sono d’accordo, la Provvidenza. Per me Provvidenza non è aspettare che ti cada dall’alto la felicità, ma guardando indietro non posso non accorgermi che Qualcuno mi ha aiutata: nel coraggio delle scelte, nel trovare le soluzioni, nell’affrontare i problemi. Quell’energia di cui parli nel post del 20-11, quella che dà il buonumore, è qualcosa di grande, che è anche intorno a noi, oltre che dentro di noi. E quell’energia si può chiamare Dio e ammettere che opera attraverso la Provvidenza. Un sorriso, Ortensia
Vorrei raccontare il mio primo giorno senza andare in ufficio, ieri: mercatino organizzato con amiche “artigiane” nel cortile di casa a Milano (cortile condominiale, gli altri condomini prima diffidenti, poi consenzienti, poi son venuti e si son divertiti) lucine e candele, torte e biscotti preparati e offerti da noi, te caldo nel termos, 8 banchetti e i nostri bambini intorno, collane di pasta di vetro e lana cotta, maglieria a mano, borse bellissime cucite a mano, orecchini di antichi bottoni, fasce porta bambini, sculture (ci sarebbe stato bene qualche pesce ..) Siamo state FELICI. Ce ne son tante di queste cose in giro, sotto le feste ecc. ma tre di noi lavoravano in azienda fino a poco fa (io fino all’altroieri) e ci siamo dette che razza di giornata diversa e bellissima e’ stata…
E stasera contiam LE revenues ! le nostre.
Ebbene sì ragazzi non è MAI troppo tardi per cambiare Vita. In bocca al lupo a tutti e grazie Simone per la tua testimonianza.