USV – Interviste

Intervista su Uomini Senza Vento apparsa oggi sul giornale on-line diretto da Diego Novelli, la Nuova Società

Intervista su Uomini Senza vento apparsa oggi sul giornale on-line Voglio Vivere Così.

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21 pensieri su “USV – Interviste

  1. Ho sempre la bella idea di leggere il tuo blog sotto alle coperte con il mio I Pad, comodo x leggere, odioso x scrivere. Bello il commento di Alessandro, si confermo, con un part time (per lo meno nel settore del commercio) lo stipendio non viene dimezzato ma si riduce di un terzo. Questo tuo post Simone e’ molto profondo e sono molto in sintonia con i tuoi pensieri. Sto ristrutturando la casa di campagna di nonna che e’ mancata a giugno. Una casa di sasso con un grande, enorme giardino. Ho scoperto quanto e’ bello fare fatica, quanto e’ bello a fine giornata vedere il risultato della tua fatica. Ho scoperto quanto fare giardinaggio aiuti a sgombrare la mente, fare pulizia, ordine, avere le unghie sporche di terra e le vesciche a causa della vanga e del rastrello x le foglie. Anche io ogni tanto mi fermo a riposare, sudata e mentre mi chiedo : “ce la faro’?” mi rispondo :”quanto sono Felice”.

  2. # attilio @ exodus § anna

    # attilio: detta semplicemente, ogni persona indipendentemente dal posto di lavoro, pagherà più tasse quanto più alta sarà la sua retribuzione lorda, dimunendo la retribuzione lorda paghi una percentuale minore di tasse

    @ exodus:la tua lettura dei fatti mi trova assolutamente in accordo con te.

    § anna: io mi trovo esattamente al lato opposto rispetto a te, ovvero sono sempre stato poco efficace sul lavoro ma ho un dottorato nel SENTIRE quali sono i miei desideri.
    Mettere a fuoco, coltivare e poi perseguire una propia vocazione non è molto differente da un lavoro qualunque è solo un lavoro che fai per te stesso. Comporta sacrificio, abnegzione e a volte capita che arrivati a metà strada ti accorgi che hai sbagliato tutto e quella che credevi una vocazione è invece una semplice attrazione. Non avrai però perso tempo, ne avrai tratto positività e ti sarai esercitato ad affinare il tiro. Come in tutte le cose anche qui si tratta di esercizio e l’esercizio del comprendersi richiede tempo e tranquillità.

    ciao a tutti

  3. Full time: lordo 2000 euro, netto 1200 euro;
    Part time al 50% : lordo 1000 euro, netto 800 euro.
    Circa. Dipende dalle tipologie di contratto. E’ l’effetto perverso della nostra IRPEF progressiva.

  4. Ciao Simone,leggendo i tuoi scritti ho notato una tua frase:”Lavorando ti rendi conto dei tuoi limiti e capisci che oltre quelli non potrai andare”.Non ricordo dove l’ho letta, se in AB o qui sul blog o ascoltata in qualche video..
    Mi incuriosiva perchè ho anche sentito dirti
    che saresti effettivamente potuto arrivare ancora “più in alto” nella professione di manager se avessi voluto.
    Scusa il fuori tema e buon vento!

    A

    • intendo dire che non avrei potuto fare l’AD di una banca, ad esempio, ma solo la carriera di comunicatore. Su quella potevo ancora crescere. Ciao!

  5. … mi spiace vedere che, un’altra volta, il discorso cade sui soldi, chi ce li ha, chi non ce li ha, chi può e chi non può…
    Non che siano argomenti stupidi, ma a mio giudizio molto meno interessanti del resto. Come ha detto Simone più di una volta, se c’è l’equilibrio i soldi non sono un problema, o lo sono molto di meno. Inoltre, mi sembra che Simone non abbia mai detto che il downshifting è per tutti. O forse che noialtri manager non possiamo permetterci di pensare di vivere meglio, per “solidarietà” con l’operaio che non se lo può permettere? Ma per favore! La solidarietà verso l’operaio preferisco esercitarla stando bene attenta a dove metto la croce quando vado a votare, finchè sono in azienda stando ben attenta ad essere una persona decente e non spremere i miei sottoposti, valutando bene se lo statuto dei lavoratori è ancora legge o sta diventando carta straccia – non certo reprimendo i miei sogni di downshifting solo perchè sono una “privilegiata” che guadagna tanto.
    Poi, ognuno ha la sua storia personale, e anche per me il tanto guadagno per ragioni che non riporterò qui se ne è andato in fumo. Quindi – de hoc satis, come dicevano gli antichi.
    Piuttosto, ragionate sul fatto (ancora, parole di Simone) che ci hanno ottuso ed annullato la capacità di SENTIRE quali sono i nostri veri desideri. Di percepire quali sono le nostre passioni. Io ho paura del downshifting perchè non sono capace di mettermi in contatto con queste parti di me stessa, e sto vivendo in contraddizione da anni perchè l’unica cosa che mi hanno fatto credere di saper fare bene (o, peggio, di VOLER fare) è il manager. Allora – gli obiettivi che mi sono data? BASTA fare la vittima (questo vale per tutti). Meno tempo dedicato a raffinare ancora di più le presentazioni in powerpoint, e più tempo dedicato a sentire le voci che vengono da dentro. Poi si vedrà. L’argomento soldi è una distrazione fatale.

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  7. # Alessandro:

    scusa ma mi sembra ti abbia tirato in ballo una persona sola per criticarti, io ti ho fatto i complimenti per una scelta di vita consapevole, non hai subito affronti. Io le stesse critiche le ricevo ogni giorno sul lavoro, del tipo “Le persone come te sfasciano l’Italia”, etc… Magari avessi questo potere, la raderei al suolo per ricostruirla un po’ più bella, ma in realtà siamo totalmente insignificanti per un sistema che va avanti per i fatti suoi…

    Anzi, pensavo che più di un lettore ti avrebbe dato addosso, sul serio, e non è successo. O non ci sono lettori, o sono pigri, o non cadono così facilmente nella banalità, non so.

    Credo tu non abbia avuto troppe difficoltà nell’entrare nel dondonsfhifting (fortuna), ma è necessario anche tanto equilibrio, ogni giorno, per non uscirne (merito). Conosco tantissime persone che potrebbero vivere come te ma preferiscono stressarsi, subissati da stupidi sensi di colpa finiscono col bruciare la loro serenità nel nome del nulla e del niente, ovvero nella ricerca dell’apprezzamento altrui.

    Certo, non posso consigliare ad altri con situazioni di vita diverse il tuo percorso, ma ai tanti che ce l’hanno simile sì.

    Ciao a tutti.

  8. Scusa Alessandro mi spieghi meglio una cosa? Perchè con il part time si lavora la metà ma lo stipendio si riduce solo di un terzo? E’ un tuo caso particolare o è la norma? Ciao grazie

  9. Scusatemi se esco fuori tema ma mi sono state mosse delle accuse e voglio difendermi con la trasparenza che mi appartiene, prima di uscire da questa discussione:
    Sono raccomandato?
    si. l’azienda dove lavorava mio padre ha deciso di assumermi dopo la sua scomparsa.
    Mi sento di avere sottratto il posto ad una persona che lo meritava più di me?
    si.
    Mi sento in colpa?
    no. un regalo è un regalo non l’ho chiesto io.
    sono un figlio di papà per la casa?
    non lo so, forse ho già risposto a questa domanda.
    sono un evasore?
    non esistono impiegati evasori.
    Mi sento il rappresentate del comportamento italico di questo tempo?
    Ho una discreta conoscenza della sistuazione socio politica italiana, per questa ragione non vado a votare da 5 anni.
    Sono una persona onesta e anche se su un computer ognuno scrive quello che vuole, non permetto a nessuno di dirmi in faccia il contrario.
    Mi sento di portare il paese allo sfacio?
    sento che potrei dare molto al mio paese ma ad esso manca la capacità di comunicare in modo propositivo. a volte mi sento circondato da tanti cloni di vittorio sgarbi.
    Mi vergognio di me stesso?
    sono fiero di me stesso.

  10. # trip

    io non amo i blog pechè è pieno di opinionisti che devono per forza dire la loro, senza conoscere e polemizzando… mi sembra di guardare la tv…
    simone mi ha chiesto di scrivere la mia esperienza sul suo blog perchè ci potesse essere una testimonianza di qaulcuno che vive con una filosofia di un certo tipo. la vita di ogni individuo è così complessa che non potrà mai essere uguale a quella di un altro e non mi sembra che io mi sono fatto portavoce di una ricetta vincente. è una vita, la mia, e non hai il diritto di banalizzarla perchè nn la conosci. il mio “paparino” è morto e mi ha lascito un’eredità. io lo messa a frutto così.ora… ti piace? non ti piace? ti appartiene? non ti appartiene? chi cazzo se ne frega!

  11. Potendolo fare, il part time verticale sarebbe l’ideale. Purtroppo ci sono aziende come quella in cui lavoro che proprio non lo contemplano (nonostante la crisi del lavoro e la cassa integrazione), per cui chi vuol fare DS si deve necessariamente orientare verso soluzioni più drastiche..

  12. Come potere coprire di complimenti Alessandro che, con estrema nonchalance, ci dice di essere un raccomandato sul lavoro, un figlio di papà per la casa, e un evasore, in quanto parla di somma in contanti per comprare casa! In questo caso allora il downshifting corrisponde alla pratica più ambita d’Italia, al comportamento italico dei questi tempi, quello che, a parer mio, sta portando il Paese allo sfascio! Alessando dovrebbe vergognarsi, invece ne parla con estrema tranquillità! Ecco l’Italia di oggi, siamo completamente disincantati, e non distinguiamo ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

    • Trip non sono d’accordo. A me sembra importante la consapevolezza, la coscienza dei propri limiti, delle proprie possibilità, del proprio percorso. Io non giudico cosa fa e chi lo fa, ma come e perché lo fa mi interessano molto. Io vedo bene chi si fa domande, tenta delle risposte, cerca l’equilibrio. Se uno ha possibilità mica è un reato, lo sarebbe che le usasse male, o non le suasse affatto. Io non ce l’ho affatto con chi fa più fatica o meno fatica di me. Non è un gara in cui si vince per meriti o titoli. E’ la vita, e detta come la dice lui a me sembra ben impostata. Io poi, a latere, ho tutte le mie convinzioni su come si dovrebbe fare per vivere meglio in questo mondo, su quale modello di sviluppo dovremmo seguire, sulla redistribuzione del reddito etc, ma sono e restano idee mie, mi guardo bene dall’utilizzarle come metro di giudizio. In quel caso sarei ideologico e oltranzista, cosa che non sono e non voglio diventare. Un saluto.

  13. @ Alessandro:

    Facile il downshifting se papà ti compra casa; la dimora è il costo più importante della vita, chi guadagna come te, ma non ha rendite o paparini col cavolo che fa un part-time per fare nuoto! Deve fare due lavori, altro che mezzo!

    Ciao

  14. Simone…posso fare una richiesta come quando telefoni alle radio per farti trasmettere la canzone del cuore ?! Una volta o l’altra, ovviamente quando e se lo riterrai tu, ci scrivi un paragrafetto sui tuoi momenti down ?Mi spiego: nonostante sia entusiasta, grintosa, fiduciosa e infinitamente cocciuta ogni tanto mi assalgono normali paure, ansie, dubbi. Per una mia forma mentis sono certa che anche “dopo” vivrò dei momenti non proprio esaltanti perchè tendo a mettermi sempre e forse troppo in discussione, sono molto sensibile, forse sono un po’ inquieta . Insomma, sò per certo che il passaggio al downshifting non sarà la panacea di tutti i mali ma mi piacerebbe sapere se la mia è una condizione condivisibile e come eventualmente tu/voi la gestite … scusa l’arroganza della richiesta ma mi sento di parlare anche per altre persone che ti leggono con le quali ho un rapporto confidenziale e di confronto . grazie !

  15. Mi chiamo Alessandro ho 32 anni. ho acquistato il libro “adesso basta alle 12 di sabato l’ho terminato alle 22 di domenica.
    Appartengo ad una target differente da quello maggiormente affrontato nel libro. Per intenderci guadagno 20.000,00 € l’anno e non sono affatto un uomo di successo; sono un semplice impiegato per giunta il posto che occupo (in un azienza privata) mi è stato dato, non ho dovuto lottare per averlo. Non sono mai riuscito ad emergere in un contesto aziendale, sono troppo attento a non calpestare i piedi a nessuno, per potermi affermare in un qualsivoglia sistema lavorativo, con il tempo ho capito che non mi interessava affatto affermarmi.

    Oggi riesco a fare il mio dovere serenamente, grazie anche a persone di qualità e per le quali non sono una minaccia in termini professionali. Non ho ambizioni particolari, solo fare il necessario con il massimo impegno e, ovviamente progettando la mia dipartita dal mondo del lavoro.

    Ho acquistato casa disponendo dei 2/3 dell’investimento in contanti e mutuando la terza parte. L’ho acquistata in un posto che amo e che ritengo possa essere un ottimo investimento. Il mutuo di circa 500 € al mese mi vincolerà per 12 anni forse 10.

    Quando avrò terminato di pagare la casa potrò ridurre il mio contratto di lavoro da 36 ore a 18. Lavorando praticamente solo 3 gg a settimana e di conseguenza avendone 4 liberi.

    Il grande vantaggio del part time è che dimezzando le ore di lavoro lo stipendio si riduce di un terzo, il terzo che adesso destino per il mutuo.

    Arrivato a questo step, che potrebbe anche essere il definitivo per me, entrano in gioco le mie passioni e quanto riuscirò a farle fruttare e/o eventuali eventi straordinari.

    Le due attività chè ho scelto come principali sono il paracadutismo (lo pratico da 5 anni) e la musica (suono il sax solo da 8 mesi). Entrambe richiedono tempo e denaro (specie il paracadutismo) ma rappresentano la sfida per la quale sono disposto a serarre i denti.

    Di attività comunque ne svolgo molte:

    leggo; scrivo(poco purtroppo);studio inglese (partendo da 0 sono arrivato al terzo livello nella codifica dell’ unione europea, obbiettivo il quarto livello); studio spagnolo (ho iniziato da poco, obbiettivo quarto livello); amo l’astonomia, la fotografia, amo conoscere e approfondire il più possibile, vorrei imparare tante lingue e viaggiare tanto.

    Pratico molti sport:

    principalmente nuoto (da 5 anni) ma saltuariamente anche pallavolo calcetto sci ed escursioni in montagna.

    Amo la buona tavola e il buon vino.

    Amo la mia ragazza

    Sono felice!

    sono un downschifter anche se l’ho scoperto da poco!

    • grazie alessandro di aver scritto anche qui il messaggio che mi avevi inviato su facebook. te l’ho chiesto perché è lucido e chiaro, fatto di sogni e di progetto, sentito ma anche razionale. Mi piace molto vedere che c’è gente che si rimbocca le maniche, pensa a un futuro di minor lavoro, di cambiamento, e si mette a lavorare con impegno per realizzarlo. Mi piace perché mi fa sentire meno solo quando anche io mi metto a pedalare per qualcosa, per dare senso al tempo e alle risorse che ho. Bella storia. E bel mood. ciao e grazie alessandro. In bocca al lupo.

  16. Ciao Simone, hai visto la recensione (piccola) di “Uomini senza vento” su TuttoLibri de “La Stampa” (23 ottobre)? Un caro saluto (e fammi sapere quando ti arriva la copia di Thoreau).

  17. Ciao Simone, sono sempre più convinto che uno degli step necessari alla preparazione al DS (per chi ne è interessato) sia quello di ricercare realmente i motivi personali che lo spingono a dire sarebbe bello, lo farei anch’io, ma…..
    Quando incominci a scoprirlo veramente i puntini diventano sempre più piccolini !!!!
    Live simply take it Easy
    Alberto

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