E’ nato un nuovo portale sul Cambiamento (www.ilcambiamento.it). E’ interessante. Leggetelo. Ci scriverò anche io, di tanto in tanto (gratis…).
E’ nato un nuovo portale sul Cambiamento (www.ilcambiamento.it). E’ interessante. Leggetelo. Ci scriverò anche io, di tanto in tanto (gratis…).
Complimenti… la vera rivoluzione è quella che avviene in mezzo alle due orecchie (nella nostra testa). Per il cambiamento è ossibile solo se si tagliano i legami, come ho scritto nell’ultimo capitolo del mio libro “Ingannati” : http://www.ingannati.it/anteprima-libro/15-capitolo/
interessante il tuo pensiero , il collettivo , e’ impensabile , l’unica essere convinti e andare avanti con le proprie idee , ho appena finito di leggere
“volevo solo vendere la pizza” , l’Italia ci rende difficile la vita…
Ciao Simone,
anche a me la lettura del saggio di Barnard sta togliendo il sonno da diversi giorni. Disorientato, vivo nella speranza che qualcuno mi dimostri che le cose non stanno così…
Per farmi “perdonare” ti mando una piccola poesia, che forse saprai già a memoria, ed una canzone.
Solo un gesto per dimostrarti la mia gratitudine: Adesso basta e il tuo blog sono stati una preziosa compagnia in questo ultimo anno.
http://www.leoredimarilyn.it/nic/fuoriodentro.mp3
http://www.leoredimarilyn.it/nic/luomoeilmare.pdf
Buon vento, come sempre.
Nicola
Ps. ovviamente questo post è per te non serve pubblicarlo. ciao
Buonasera Simone, ho appena visto il suo video, sono completamente d’accordo con Lei e con quanti la pensano come Lei. Sono anch’io un forte sostenitore del cambiamento personale prima che collettivo, molte volte abbiamo più potere su noi stessi che sugli altri, basta che ce ne rendiamo conto, e poi se cambiamo, anche le persone che abbiamo intorno se ne accorgono, poi sta a loro se seguire una strada piuttosto che un’altra!
Saluti Vanni
Ciao Simone,
mi sono appena imbattuto in un saggio di Paolo Barnard, a dir poco inquietante:
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=192
Forse lo conoscevi già… Cosa ne pensi?
Cosa ne pensate?
NICOLA, mi hai mandato per traverso la serata. Ho speso ore a leggermi il saggio di Barnard e tutto il possibile su di lui, e… mi arrendo. E’ la classica situazione in cui vedo avverarsi quel che dico da anni, e cioé che la nostra vita è del tutto fuori controllo. Ormai le cose avvengono a un livello tale e sono talmente complicate da informazione e controinformazione che noi non possiamo più regolarle, conviverci, operare. Volano missili ad altezza supersonica, e noi non possiamo che rimirarne il volo siderale, inermi, sperando che non ci sgancino addosso bombe atomiche. Sono più avvilito che mai dopo questa ennesima prova. Ho voglia di fuggire nel mio eremo, o in mare, dove un’onda resta un’onda, dove il vento è il vento…
Exodus: è il motivo per cui ci sono molti avvistamenti di Extraterrestri sui cieli italiani ma nessun atterraggio, quelli mica sono così scemi da venire qua!! Con la monnezza, le colline che si sgretolano, gli acquedotti che perdono, gli inceneritori che fumano, i mari ed i fiumi inquinati e adesso che vogliono costruire pure le centrali nucleari…(pronte fra circa un secolo)quelli, beati loro, se ne stanno su Marte, almeno lì l’aria è veramente leggera leggera……
# Renato:
ne ho una migliore: regaliamo l’Italia agli Svizzeri e noi ci prendiamo la Svizzera. Dopo dieci anni noi abbiamo distrutto la Svizzera e gli Svizzeri hanno sistemato l’Italia. A quel punto ci riprendiamo l’Italia e gli lasciamo la Svizzera ridotta ad un porcile. tiè, fregati!
Ma non possiamo fare come si fa nelle grandi aziende (Simone non farti venire l’orticaria), assumiamo 10/15 tecniconi tedeschi, li mettiamo al Governo e gli diciamo: Pensateci voi, noi italiani non siamo in grado di governarci, abbiamo bisogno di persone al di sopra delle parti, preparate, che sappiano di cosa si parla e che ci facciano rispettare le regole, a costo di fustigarci. Cavolo è così semplice, assumiamo dei TECNICI, un Consiglio di Amministrazione. Gli diamo i principi base, quelli che utilizzano in quasi tutta europa sono ottimi, e via, nel giro di una decina di anni l’Italia supererebbe Germania e Francia! saluti
Meditate gente meditate…
Andare all’ estero è tutt’ altro che facile.
Ho avuto la fortuna di girare parechhio per lavoro e per svago, valutare capire fare esperienze ecc ecc.
Anche con le tasche piene di quattrini si rischiano bagni di sangue.
Ai CARAIBI ho conosciuto ex milionari allo sbando a causa di scelte sventurate.
Mi piace pensare che, a distanza di tanti anni, questa canzone del gruppo americano “The Mamas & the Papas”, “Make Your Own Kind of Music,” sia stata scritta anche per noi: contiene un messaggio che, a mio modo di vedere, ci avvicina molto al concetto di autenticità di cui parla Simone.
A questo link, il video della canzone su Youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=PEQxEJ5_5zA
Vi incollo qui, invece, il testo della canzone: (Per tutti i riferimenti al gruppo e alla produzione musicale sul finire degli anni Sessanta, vi rimando a internet).
Nobody can tell ya
There’s only one song worth singing
They may try and sell ya
Cause it hangs them up to see someone like you
But you’ve gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music
Even if nobody else sings along
You’re gonna be nowhere
The loneliest kind of lonely
It may be rough going
Just to do your thing’s the hardest thing to do
But you’ve gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music
Even if nobody else sings along
So if you cannot take my hand
And if you must be going
I will understand
You’ve gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music
Even if nobody else sings along
You’ve gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music
Un saluto a tutti,
Giuseppe,
giuseppe.granieri@inwind.it
Ne parlavo con due amici giusto ieri, stanno pensando di lasciare l’Italia.
Ne abbiamo parlato e siamo giunti alla conclusione che sarebbe una resa.
Non ci si può arrendere, è il ns. paese, stupido o no che sia non possiamo fregarcene ed andarcene, non per essere retorici ma cavolo c’è gente che ci ha creduto e ha rinunciato alla vita oppure alla libertà. Non possiamo mollare tutto e andarcene, bisogna cercare di migliorare le cose, ognuno nel suo piccolo, senza pretendere di fare grandi cose, iniziamo con il passaparola.
Io lo faccio con i temi dell’alimentazione BIO, che è rispettosa del pianeta, di chi lavora e ha diritto ad un giusto compenso, per la salute e la sobrietà di vita.