Chiatte

Un ulivo da piantare, mani gelate, cuore pieno di azione. E soprattutto, un progetto. Il Maestrale, il signore dei venti del Mediterraneo, il grande nemico dello Scirocco oggi è gonfio e spietato. Dove il sudest è malmostoso e cupo, tutto intento a annebbiare e confondere, il Maestrale spinge e scuote. Due uomini e un progetto vanno d’accordo col Maestrale.

Il primo albero di Filippo, del suo progetto “Un albero per amico”, è in terra. Abbiamo scavato, trascinato l’albero con la benna, infossato, coperto, spalato. Ora lo vedi se arrivi al suo stazzu. E’ in cima alla collina. E’ bello. Sarà l’ulivo Perotti, lo seguiranno alberi dedicati ad altri amici, una foresta pulsante di gente che ha senso che stia qui, dove il nordovest pettina l’anima.

Scendendo abbiamo riso. Ci è venuta in mente, nello stesso momento, la pubblicità di un amaro. “La band era in difficoltà. Il loro barcone era in avaria, dovevamo andare a prenderli….” La scena dello spot, per chi va per mare come me e Filippo, fa ridere, fa arrabbiare. Quella che chiamano “barcone” è una chiatta, non ha timoneria, non ha motore, non può navigare neanche volendo. E’ una fetta inerte di terraferma, e là dove si trova può esserci finita solo al traino. Non può essere in avaria più di quanto non si possa dire che un tronco d’albero ha dovuto effettuare un atterraggio di fortuna. Filippo è stato un art director a Milano, conosce la pubblicità. Ora fa l’agricoltore in Gallura. Ne parliamo con disgusto.

Finisce l’anno, ancora con troppe chiatte chiamate barconi. Stavolta era sul mare, e l’ho notato. Ma quante altre volte non sapevo, non sono stato capace di capire? Inizia un nuovo anno, e sarà un grande anno. Sarà popolato di ulivi col nome di chi li ha piantati, di chiatte che non si muoveranno mai, felici della loro stasi, di amici da andare a trovare in cima al mondo, dovunque essi si trovino, e di balle da rifiutare, emendare, criticare, disprezzare. Un anno di gente che dovrà vergognarsi delle sue bugie, delle sue frodi, dei suoi trucchi. Un anno di cose vere, per quel che di vero hanno mai le cose in questa vita. Poche cose, forse, ma possibilmente vere.

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93 pensieri su “Chiatte

  1. @ mf e nicoletta:

    La mia è una semplice provocazione che sta ad indicare il mio percorso di vita in discesa,con minori difficoltà rispetto ad altri.
    Attenzione però, anche in discesa se non usi buon senso rischi di farti del male.

    Si, è vero non ho figli, non so se è una meraviglia oppure una sfortuna, ho 2 nipoti giovani, quindi vi è una responsabilità indiretta…

    La vostra missione è ben diversa, è stata una vostra scelta, godetevi gioie e difficoltà.

    Cordialità
    Vale

    p.s. non ho avuto figli a seguito di
    una disgrazia, giusto per far capire,
    cosa riserva la vita.

  2. e bravo VALE ,
    tu te ne freghi, tu non temi nulla, neanche della cassa da morto…. tu vuoi oziare quando e quanto puoi…..
    per me nessun problema, contento tu di vivere cosi’ ….
    ma io non ci sto. ho fatto scommesse piu’ grandi, ho preso impegni piu’ importanti.
    ho due figli (splendidi) e per loro voglio oziare poco (e farlo con loro) e costruire molto.
    mf
    ps grazie per l’egregio.

  3. Le trincee mio nonno se le ricordava molto bene.
    Quando ero bambina se ne stava ore intere seduto,pensieroso ed assorto, con le mani intrecciate sul bordo del tavolo; poi cominciava a raccontare, rispolverava dalla sua mente intorpidita dagli anni passati certi ricordi, che sembravano uscire dal mio libro di storia di quinta elementare.
    Era nato nel 1898, a soli 18 anni partì per il fronte.
    Uno dei pochi a quei tempi ad avere conseguito la patente di guida, fu destinato ai carri che trasportavano i soldati nelle trincee, li conducevano a combattere quella guerra che non avrebbero mai voluto; e poi quei carri,gli stessi che mio nonno guidava, schivando i colpi che gli sfioravano le orecchie, molto spesso prelevavano gli stessi soldati, per riportarli a casa, troppo tardi per chiedersi se quella guerra sarebbe stata vinta o persa.
    Le trincee eravano scavate, a fondo, meticolosamente nella terra, dove a mettere radici non erano piante ed ulivi, ma odio e violenza.
    Cosi anche mia madre, nata nel 1940, ricordava i solchi profondi e scuri, che Pippo, temuto ricognitore bombardiere dal rumore sordo e minaccioso, lasciava nelle terre della valle padana, quando i suoi ordigni cadevano dal cielo, nel silenzio dei respiri sospesi e degli sguardi immobili dei bambini come lei.
    Io sono nata negli anni sessanta e la guerra non l’ho mai vista, nè sentita.
    Ma un ricordo molto particolare lo conservo anch’io.
    Era il luglio del 1991, la “Prima Guerra del Golfo” era terminata da poco.
    Viaggiavo su un aereo di rotta intercontinentale; tornavo da un viaggio, nel quale avevo visitato minuscole terre emerse nell’oceano sterminato, che ospitavano palme e mangrovie dal verde abbagliante.
    Le rotte aeree verso l’oriente in quel periodo erano state modificate per evidenti motivi di sicurezza; così facemmo scalo a Kuwait City, scalo tecnico per esigenze di rifornimento carburante.
    La torre di controllo dell’aereoporto di Kuwait City era lì,a pochi metri dai nostri oblò: intatta fuori, annerita dal fumo e dalle fiamme delle “bombe intelligenti” solo al suo interno.
    Rimanemmo tutti quanti con il naso appiccicato al vetro appannato dell’oblo’ e poco dopo ripartimmo.
    Volare è meraviglioso, perchè intorno è tutto stupendamente bianco e blu.
    Ma all’improvviso, ecco tutto grigio, sempre più grigio.
    Grigio era il fumo, che saliva dai pozzi di petrolio in fiamme, che come lingue di fuoco saettavano verso il cielo dal deserto incenerito dell’Iraq.
    Un ulivo mette radici nella terra e per anni, per secoli, forse per sempre,vi resterà.
    Se anche la pace affondasse nello stesso modo le proprie radici nell’animo e nella mente degli uomini volare sarebbe sempre più meraviglioso!
    Sereno 2012 a tutti!

  4. SagittarioTenete duro, cari Sagittario, quest’anno Giove non sarà in una facile posizione. Consolatevi con una estate fortunata in cui il pianeta del successo e della crescita vi darà un anticipo del benefico influsso che invece si prepara per il prossimo 2011.CapricornoAnno gioioso e davvero fortunato! Avrete la certezza di riuscire in ogni vostro progetto, anche grazie a possibili colpi di fortuna. Occhio soltanto all’estate probabilmente alcune cose sembreranno fermarsi.. ma non vi preoccupate in autunno tutto si sistemerà di nuovo.AcquarioUn anno abbastanza neutro per quanto riguarda Giove. Ma preparatevi il 2011 vi sorriderà!

  5. @ Rougegan:
    si la provocazione poteva starci, ma il mio discorso e’ un altro, ovvero, non e’ questione di NON saperlo, lo si sa benissimo che il lordo e’ quasi il doppio, purtroppo pero’ nella tasca di chi lavora, ci finisce il netto , e qui il discorso non e’ di farlo capire che lo stato spilla soldi, ma di FARLO CAMBIARE, ovvero se il lordo e’ per esempio 2000, il netto NON PUO’ e NON DEVE essere 1000, visto poi la fine che faranno le pensioni future (ovvero, chissa’ se ci saranno…).
    Non e’ certo colpa dell’azienda , e’ vero, se lo stato e’ vampiro, ma men che mai e’ colpa del lavoratore, che oltre a lavorare per due (come succede quasi ormai dappertutto in Italia, salvo alcuni casi ormai introvabili..) percepisce meno di un suo pari francese, inglese, o tedesco che dir si voglia..
    Se poi ci mettiamo anche alcune aziende, che oltre a questo , fanno anche le furbette nella gestione del personale, non per ‘pareggiare’ come si diceva, ma addirittura per guadagnarci oltre il normale, allora il quadro e’ completo …
    Un po’ come adesso con queste ‘presunte’ liberalizzazioni degli orari degli esercizi commerciali, che a quanto dice il governo , porteranno anche nuove assunzioni.
    Peccato che assieme alle liberalizzazioni, non ci siano contemporaneamente norme che pero’ tutelino gli orari ed il monte ore dei lavoratori, e che obblighino, all’aumentare significativo delle ore di apertura dell’esercizio, ad assumere gente per poter gestire appunto la cosa, e questo in cosa si tradurra’ ? Nella solita italianata, ovvero , piu’ ore di apertura, ma STESSO numero di addetti, che a questo punto dovranno ancor di piu’ destreggiarsi fra orari improponibili, con spezzati, rientri, straordinari e tutto cio’ che nulla centra con un aumento dell’occupazione. E’ inutile studiare mosse e misure spacciandole per possibilita’ di aumentare l’occupazione, se poi non si redigono le linee guida da far rispettare alle aziende: e’ tutta fuffa al vento…

  6. Stasera chiuderemo il lungo periodo
    delle feste natalizie , fine anno ed epifania.
    Ciascuno di noi tornerà a dedicarsi alle proprie attività,ci aspettano nuove sfide,
    complicazioni ma anche opportunità
    e risvolti positivi.

    Come già scrivevo, ho l’ impressione che ci sarà sempre meno spazio per gente fasulla, incapaci e perditempo.

    Emergerà la verità, la differenza tra
    tra l’ autentico ed il falso, individui seri da cialtroni a bordo di supercar con
    redditi dichiarati come un custode di condominio.

    Sono fiducioso ed ottimista, nonostante tutto, cercherò nel mio piccolo di contribuire all’ equità ed al risanamento,
    e dedichero il mio impegno ai miei nipotini
    ed ai loro coetanei, al fine di “consegnarle” un mondo migliore.

    Buon “inizio” a tutti.
    Vale

  7. @Vale:
    sul discorso dei collaboratori che fanno affossare le aziende, come non darti ragione !!
    Si assiste sempre piu’ spesso , ad ogni cambio di ‘immagine’ come li chiamo io, delle piccole e medie aziende, la rincorsa a fantomatici ‘personaggi’ che secondo l’immmaginario collettivo hanno il potere di sistemare le cose, quando magari invece, proprio all’interno delle aziende, ci sono dipendenti sottovalutati, che hanno cognizione di causa ed esperienza nel lavoro di tutti i giorni. Si va a cercare il ‘manager’ pluridecantato (quando magari proprio lui e’ la causa di disastri aziendali..), e si cambia l’aspetto esteriore (facciata, divise, logo, marketing…) mentre alla radice, ovvero all’interno, dove concretamente si produce, magari si lasciano gli addetti ai lavori, con macchinari scadenti, senza le dovute sicurezze, in sotto numero rispetto ai compiti… ecco, quando una piccola e media azienda inizia questo percorso, ignorando consigli o comunque pareri da chi ci lavora da molto tempo, per affidarsi a qualche luminare sconosciuto, che non fara’ altro che allontanare i rapporti con la manodopera, ecco, quello e’ l’inizio della fine… la corsa al fallimento e’ inevitabile, salvo poi, alla fine, come SEMPRE, tirar merda su chi invece fino alla fine magari e’ rimasto, anche rischiando stipendi e tfr, per cercare di salvarsi il posto di lavoro, e di salvare anche un’azienda non sua. E’ una triste realta’ che si vede sempre piu’ spesso, basta chiedere alle migliaia di persone che rimangono a piedi, e che magari fino all’ultimo hanno tirato, per cercare di salvare il loro (misero) stipendio, e anche quello di chi non ha dato loro fiducia, per mettersi nelle ‘grinfie’ dei soliti arraffatutto…

  8. Penso anche io che intendesse questo, e su quello in questo paese bisognerebbe lavorare, perche’ dal lavoro di una persona non possono doverci guadagnare tutti (Stato compreso) meno che il diretto interessato… e’ una situazione che definire ‘vergognosa’ forse e’ ancora poco..

  9. @1light, è vero, il dipendente non lo sa (o, se lo sa, non sempre ne comprende il vero valore). Basterebbe fare come ho fatto provocatoriamente io per un annetto con i miei collaboratori: insieme alla busta paga consegnavo loro una somma in contanti, di quasi pari importo, che loro stessi dovevano versare allo stato, tramite il consulente del lavoro…. giusto per mettere le cose in chiaro. Ora, il fatto di avere in mano quei LORO soldi e doversene mese dopo mese privare per farli ingoiare all’inps li ha resi perfettamente consapevoli…. ma più tristi. Trattavasi di CHIATTA come i fatti stanno dimostrando.

  10. Una cosa seria per riprendere un briciolo di dignità: Fabrizio, credo che Vale si riferisse al costo del lavoro da parte dell’impresa.
    E’ vero che in busta paga arrivano 1000 euro, ma la spesa per l’imprenditore è del doppio e non sempre il dipendente lo sa.
    Quindi se un operaio guadagna 10 euro l’ora, ne deve “valere” almeno 20, non per sfruttamento della manodopera, ma proprio perché questi sono i conti. Gli altri dieci vanno in imposte e contributi per 2/3, 1/3 per tfr, tredicesima e ferie.
    Credo che Vale intendesse questo.

  11. Silver: Ahahahah, riguardando la foto, direi che il Perotti è perfetto come statuina nel presepe!
    Sai Silver cos’ho pensato? Che il presepe sta tutto sulla destra, fuori campo, con il bambinello e tutto il parecio intorno, la stella, le pecorelle, i pastori… i pastori tutti tranne uno, che se ne frega altamente della navitivà, crescita, predicazione, apostolizzazione, miracoli vari, condanna e passione.
    Simone è lì che già si costruisce la sua Pasqua, sfanc…….li tutti!
    Non ho bevuto, giuro.

  12. Chiaro Fabrizio, che il costo del lavoro è riferito come costo aziendale.
    Sulla situazione mia descritta non racconto nulla di nuovo, basta documentarsi, capire e riflettere.

    Moltissime aziende sono collassate anche causa di collaboratori che ne hanno combinate di tutti i colori.

    Gli apparati statali, regionali provinciali e comunali, sono stracariche di parassiti…

    Cambiamo argomento è meglio…

  13. @Vale:
    permettimi, sul tuo ultimo commento di dissentire su una cosa: perfetta la tua immagine dell’Italia e degli italiani, purtroppo sul discorso ‘costo del lavoro alto’ mi sento di dover dire la mia: il costo del lavoro, se inteso come puro e semplice stipendio del dipendente, nella stragrande maggioranza dei casi, e’ ENORMEMENTE inferiore rispetto ai nostri pari europei (lasciando perdere ovviamente gli stati dell’est Europa, parlo di Francia, Germania, ed altro..). Se poi con costo del lavoro alto, vuoi intendere i costi VERSO lo stato che un’azienda deve avere , allora posso convenirne, ma non certamente sul nudo e crudo percepito dalle maestranze o manovalanze nostrane. Gente con esperienza, con anni di pratica sulle spalle, che ad ogni tornata aziendale si vede costretta a dover ripartire dal gradino piu’ basso, mentre presunti manager o capetti esperti decidono il loro futuro, senza avere magari nemmeno 1 anno di esperienza nel campo, questa si che e’ una triste immagine della situazione di casa nostra. Gente che vorrebbe fare, e che soprattutto SA FARE quello che deve, ce n’e’ e anche tanta, ma da un po’ di anni si cerca di tarpargli le ali, in tutti i modi, poi , quando non si trova piu’ chi voglia sottostare a condizioni umilianti, si va in giro a dire che gli italiani non vogliono piu’ fare certi lavori. In alcuni casi puo’ essere vero, ma solo in alcuni, nel 90% dei casi, la gente viene proprio INVOGLIATA a starsi a casa o a rinunciare ad un lavoro, da persone che in quel lavoro non ci dovrebbero nemmeno stare… parola di uno che di esperienza ormai ne ha maturata un bel po’, nel suo campo ed in tanti altri, e che si e’ sempre rimboccato le maniche, di fronte ai fallimenti DEGLI ALTRI, che pero’ hanno toccato solo il futuro lavorativo di chi invece ha sempre ‘tirato il carro’….

  14. Mf hai ragione! Nessuno commenta sulla questione sollevata dal post: queste ambientazioni fasulle che sfruttano l’immaginario collettivo. E già che siamo in tema, vogliamo parlare della grandissima bufala del NAVIGATORE SATELLITARE, alias Odisseo nello spazio?!

  15. ho letto un tuo post odierno per il “Fatto quotidiano” della serie “un uomo un voto”, beh a conferma dei tuoi timori ho sentito che hanno chiuso l’autostrada Milano-Genova per traffico in tilt verso un famoso outlet per il tuttosaldi, non ho parole, il rincoglionimento è dilagante.

    • lo so roghise… questo mondo sta andando così. poi qualcuno mi chiede se non ho avuto paura a lasciare tutto e andarmene per la mia strada. Ma ho lasciato cosa? Cosa che dovesse essere rimpianto? Mah… ciao!

  16. Egregio MF,
    commenti e confronti fanno parte del quotidiano, chi non ha tempo od interesse a leggere, si dedichi ad altro,
    giusto o no?
    Io di tempo ne ho da vivere intensamente e da buttare a seconda delle giornate.
    Non vi è cosa più bella che oziare quando non hai voglia o non sei in forma: questo sì che è un lusso!

    Da queste parti mediamente vi scrive gente tosta con le idee chiare, chi più chi meno, poco cambia se avremo cambiamenti epocali, non vi sarà molto spazio per cretini e sprovveduti,gente malcapitata e spreconi in genere.
    Stamane a Milano in centro vi erano file di gente davanti a negozi di griffe,
    in cerca di affari: che tristezza!
    Convinti di risparmiare pagheranno comunque cifre incredibilmente alte, rispetto al reale valore, spesso sono avanzi di magazzino: poveri loro.

    Questa gente soffrirà tremendamente, noi no…

    Piegherà molto duramante in peggio la situazione Italiana,non siamo competitivi, non abbiamo materie prime, costo del lavoro alto, apparati di stato
    dai costi faraonici, politicanti mediocri
    ed italiani medi che rispecchiano i politici votati.
    NB non scrivo di governi tecnici.

    Difficile essere ottimisti di fronte ad una simile situazione.
    Egoisticamente parlando scrivo chissenefrega, qualcosa succederà, sono abituato e pronto a tutto, nulla
    mi spaventa, men che meno la bara da morto.

    Intanto godiamoci la vita di giorno in giorno, nelle piccole cose, chi vivrà vedrà…

    buon fine settimana della befana!
    Vale

  17. Vi farò sapere Martedì come va.

    E vi farò dono delle mie poesie…che sono in divenire, perchè crescono con me…

    E’il mio strumento per contribuire al cambiamento che voglio vedere nel mondo.

    Ne ho scritta una per Vittorio Arrigoni nel giorno in cui si sono celebrati i suoi funerali. Eccola:

    Habibì

    Ora riposa,
    Fratello.

    I tuoi sogni
    Vivranno.

    Cammineranno
    Nei cuori
    Degli oppressi.

    Canteranno
    Con le voci
    Di chi ti ha amato.

    Suoneranno
    Note di pace.

    Parleranno
    Di libertà.

    Chiederanno
    Giustizia.

    Amicizia
    Tra i popoli.

    A Gaza
    Hai donato
    Un ideale
    In cui credere.

    Ora riposa,
    Fratello.

    I tuoi sogni
    Viaggeranno
    Nei cuori
    Di coloro
    Che solo oggi
    Ti hanno conosciuto.

    Voleranno
    Con la forza
    Del tuo coraggio.

    Nascerà
    Un mondo
    Senza bandiere
    Né confini né stati.

    Un mondo
    Di Uomini.

    Ora riposa, Vincitore
    Vittorio, Vik.

    Cara Giada,

    Io viaggio spesso. A Febbraio sarò in Abruzzo e passerò da Roma.

    Felice Venerdì

    Carla

  18. ehy gente!
    quante chiacchere (per carita’ anche quelle ci vogliono…) ma non un commento a questo bel blog?
    la differenza tra chiatta e barcone…. la pubblicita’ ingannevole e spesso mal fatta….. gli anni di crisi e di pulizia del marciume che ci aspettano….
    Eppure il tema oltre ad essere interessante e’ anche tremendamente attuale. E voi a far salotto….
    Io sono emozionatissimo a vivere questo momento storico….vorrei gia’ vedere come sara’ cambiato questo Paese nei prossimi tre anni. Non so se in meglio o in peggio ma capite che oramai spazio per “chiatte” non ce ne sara’ piu’…. le bugie e le finzioni erano possibili in un mondo che comunque riusciva a sostenersi socialmente ed economicamente…. adesso la situazione e’ repentinamente cambiata e se non cambieremo noi come persone e la societa’ come organizzazione resteremo in crisi perenne.
    crisi, crisi, crisi, crisi….. pensateci : e’ una parola bellissima se letta dal lato giusto.
    significa: ritorno al concreto, abbandono del superfluo, fine delle menzogne, premio a chi merita, attenzione ad evitare inutili esagerazioni, rifiuto del solo apparire….
    se avete altri sinonimi…
    buona giornata ,
    mf

  19. Qualsiasi cosa succeda, Carla, ci sarà sempre tempo e modo per un incontro…basta volerlo.
    E…come cantava la grande Gianna: “SOLO I SOGNI SONO VERI”.
    In bocca al lupo, di cuore.
    Bnotte
    Giada

  20. Anch’io voglio donarvi una preghiera, che conosco a memoria e che recito quasi quotidianamente da anni.
    E’ un’invocazione Cherokee e secondo me racchiude mirabilmente tutti gli auspici necessari a un essere umano per affrontare la vita con la necessaria forza d’animo.

    “Oh Grande Spirito, concedimi
    la serenità per accettare le cose che non posso cambiare,
    il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,
    e la saggezza di capirne la differenza.”

    Bella, eh?
    Venite a trovarmi sul mio nuovo blog?
    ( http://laterraferma.blogspot.com/ )

  21. Grande Carla !
    Quando ti va mandaci qualche estratto….Sono innamorato della poesia, la poesia mi fa innamorare e l’amore mi fa poeta.
    In bocca al lupo.
    Mauro

  22. Carla, in bocca al lupo per le poesie: dai commenti che lasci di solito, le immagino bellissime. Ci farai un piccolo regalino, postandone almeno una?

    @ Sara Grazie per gli auguri, che sbadata, come potrei non ricambiare? Auguri anche a te per la tua festa, domani!

  23. “Nella vita incontrerai 3 tipi di persone:
    quelle che ti cambieranno la vita,
    quelle che ti rovineranno la vita e quelle che ….
    saranno la tua vita.”
    Proverbio Africano

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