La regola

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110 pensieri su “La regola

  1. Ciao a tutti! Ciò che segue è il ringraziamento a quattro amici DS, Simone tra loro, conosciuti tutti su fb grazie alla pagina di Simone appunto.. dopo la lettura dei suoi Adesso Basta e Avanti Tutta.. ringraziamneto per aver contribuito, a distanza di un anno, alla mia svolta.. leggete e capirete..
    “Avrei voluto scrivervi questa mia evoluzione in diretta, nei giorni in cui è avvenuta e postando mille pensieri su fb ma un particolare di tutto questo è ignaro ai miei e a mia sorella che avrebbe letto.. e poi questa lettera è per VOI, solo per VOI che inconsapevolmente forse, mi siete stati vicino in quest’ultimo anno travagliato, tramite questo incredibile strumento di comunicazione, con parole, pensieri, foto, racconti, (e tutto iniziò dai libri di Simone..) ognuno di voi a modo suo ma tutti trasmettendomi la stessa voglia di vivere, lo stesso coraggio, la stessa determinazione, la testimonianza che si può cambiare, che si può fare ciò che si vuole della propria vita e che non c’è niente di più vero di desiderare profondamente qualcosa perché accada..
    A proposito ho letto due libri l’estate scorsa, Mele Bianche di Jonathan Carrol e Niente Scuse di Wayne W. Dyer che in modi diversi parlano dell’immensa potenza dell’energia positiva che c’è in noi e che può muovere pensieri e persone.. nel primo si focalizza il fatto che noi tutti facciamo parte di un “sistema”, Carrol lo chiama Mosaico, noi siamo le tessere che lo compongono e c’è un’energia che attrae e muove queste tessere.. che attrae e determina gli eventi facendo sì che tutto abbia una collocazione e spiegazione precisa.. Wayne invece sostiene che tutti proveniamo da un’Energia Universale magnifica che tutto può e dunque, non possiamo che essere anche noi Energia Universale magnifica che tutto può!! Nessuna scusa e tutto è possibile!
    Vabè.. piccola divagazione.. se vi va prendetevi i libri e leggeteli.. poi ne discutiamo.. tutto questo per dirvi che ho incanalato le mie energie al fine di riuscire a cambiare lavoro e.. ce l’ho fatta!!
    Ho mandato il curriculum in risposta ad un’inserzione sul quotidiano locale, cercavano addetti alla vendita per due negozi XXX nella mia zona, mi hanno chiamata per il colloquio e per vari motivi non si riusciva a fissare un appuntamento.. mi hanno richiamata in seguito dicendomi che per il primo negozio, la figura full time era già stata selezionata.. “le interessa un part-time?” mi ha detto la vocina della signora dall’altra parte del telefono.. Sìììì ho pensato.. eccome che mi interessa!! Fatto il colloquio (un’ora.. domande su domande..), fatti tre giorni di prova durante una settimana di ferie che avevo (tutto coincideva a puntino..) si parla del contratto e delle modalità: part-time 28 ore, in un centro commerciale a due km da casa (quindi apertura o chiusura.. al di là del part-time sempre mezza giornata libera per le mie passioni..!! Downshifting de che, se no??
    ..vero che si lavora la domenica e parte delle festività tipo 1 maggio ecc.. ma a me non interessa) poi mi dice che il contratto iniziale è di dieci mesi e che se va tutto bene me lo confermano ad indeterminato come hanno fatto con tutte le altre figure (la tizia in questione è propietaria di 6 punti vendita…).
    Vuoto. Gelo. Paura. Terribile paura… Una giornata intera con le budella contorte e il cervello che non faceva altro che pensare diviso tra razionalità e animo.. Mi piaceva molto quello che avevo visto e provato a fare, mi piaceva per gli orari, il tempo libero a disposizione, lo stipendio che andava bene e che comunque avrei arrotondato con gli straordinari e poi.. meglio essere felici con qualche soldo meno in tasca che sentirmi oppressa, mortificata, costantemente inadeguata in quel posto di merda in cui lavoravo da quattro anni.. Ho trascorso gli ultimi due alzandomi dal letto la mattina con il desiderio che arrivassero al più presto le 19 per timbrare e tornarmene a casa.
    Un incubo da cui non riuscivo a divincolarmi.
    Alcuni di voi hanno conosciuto personalmente il mio malessere, mi sentivo in prigione.
    Quel “tempo determinato” mi ha stroncata. Pensavo e ripensavo.. e se non gli vado bene? E se mi lasciano a casa? cosa faccio? Insomma.. da una parte tutto questo travaglio interiore, dall’altra l’entusiasmo e la gioia e l’anima già leggera perché già avevo scelto, dentro io sapevo che un’occasione così non mi sarebbe più capitata, solo pensare di rifiutare per aspettare un’altra opportunità mi faceva inorridire.. quando sarebbe arrivata? Chi mi dava la garanzia che mi avrebbero proposto un tempo indeterminato? E poi tutti i pro del part-time e del lavoro su turni.. Basta. Una notte mezza insonne ma con il cuore pieno di speranza perché quando qualcosa ti piace e ti ci dedichi, come dice il buon Perotti.., non può venire male..
    DIMISSIONI SENZA PREAVVISO.
    LIBERAAAAAAAAAAAAA!!!
    E via..!! Voglio fare bene, voglio affinare le mie tecniche di vendita per migliorare e arrivare alla conferma e lo faccio con il sorriso ogni giorno e ogni giorno mi ringrazio per la decisione presa, ringrazio quell’Energia Positiva che mi ha dato quest’occasione.. ringrazio VOI.
    Sono felice! Pazzamente felice di poter andare con mio papà a cambiare le gomme della mia macchina e godermelo al sole del mattino primaverile tra l’attesa e due chiacchere. Sono felice quando il pomeriggio posso incontrare qualche amico pensante per berci un caffè senza fretta.. guardando tutti gli altri che corrono.. noi no. Sono felice di aver finito alle 13.30 oggi, di aver pranzato tranquillamente con i miei di ritorno da Malta senza “oddio damani devo andare a lavorare..” peso sullo stomaco, tristezza che sale nell’animo, scoglionamento totale.
    Con questa scelta ho sentito come mai prima la responsabilità della decisione (i miei non sanno del tempo determinato, comunicarglielo sarebbe stato pretendere la loro approvazione per “convalidare” la mia decisione e dividerne poi gli eventuali insuccessi.. no.. se non andrà bene lo sapranno allora e se ne dispiaceranno solo allora.. ora no..), una decisione che ha voluto coraggio e insieme paura (e non c’è coraggio senza paura..) ma che soddisfazione..!
    Bello averla tra le mani.. risentire finalmente che scorre sotto la pelle.. nelle vene.. Vita!”.

  2. Ciao Simone,
    oggi sono contento, grazie a un post di grillo su twitter, ti ho “conosciuto”…
    o meglio googolando ho trovato il tuo sito e alcuni video su youtube che ti riguardano.
    Guardandoti negli occhi, come sono abituato a fare, ho trovato una persona seria determinata e non poco intelligente, complimenti
    il mio cruccio è se lasciare l’italia o no?! di sicuro lasciare questo sistema di vita, ho veramente la nausea dell’aria che respiro, non so come spiegarti è un malessere diffuso permanente e assillante; credo che tu da buon navigatore mi puoi capire è un grandissimo e incontrollabile mal di mare; e considerato che vivo a milano e il mare più vicino è a 150 km sono veramente a disagio.
    qualche anno fà lessi un libro che mi segnò molto positivamente – Walden ovvero vita nei boschi – e vedendoti fuori da casa nel video mi è venuto un balzo al cuore
    credo presto di intraprendere questo cambiovita come te e ti chiedo cosa ne pensi del libro secondo me ancora molto attuale che sopra cito e mi appresterò certamente a leggere quelli che suggerisci
    a presto un tuo nuovo e affezionato sconosciuto ammiratore

    • ciao roberto. benvenuto. Thoreau resistette due anni e mezzo. Io sono a quattro. ;-). Scherzi a parte, Walden è uno die punti di riferimento costanti del mio pensiero. ciao!

  3. Qui Ancona. Nengue, nengue e ancora nengue. E non se ne vede la fine. A nome dei miei amici uccellini rivolgo un appello a chi abita in zone investite dalle bufere di neve. Mettete un sottovaso in plastica pieno di acqua e qualche briciola sul davanzale, per gli uccellini. Ve ne saranno grati loro e pure io.

  4. Lella la Nuit, scrive una bella riflessione sul posto fisso.
    Dire, con Monti, che il posto fisso è monotono è persino scontato. Percorrere ogni giorno per anni, lustri, decenni, la stessa strada, entrare nello stesso posto, svolgere le stesse mansioni, incontrare più o meno le stesse persone, altrochè se è monotono.
    Capisco bene le reazioni: meglio la monotonia dell’indigenza. Alla fine non so neppure se cambiare lavoro con maggiore frequenza ci salverebbe dalla noia. La maggior parte dei lavori è così arida che fa rinsecchire all’istante ogni rivolo di curiosità.
    Però è anche vero che ci siamo consegnati volenti o nolenti, entusiasti, abbagliati, o semplicemente inconsapevoli a questa dimensione di noia. Abbiamo snobbato i mestieri manuali e artigiani che sono certo duri e faticosi ma donano perlomeno la sensazione del lavoro compiuto, e siamo filati dritti dritti in azienda, desiderosi di una scrivania con telefono e computer.
    Perché? Perché la scrivania ci sembrava il modo migliore per sottrarci alla fatica fisica , al destino di fatiche operaie dei nostri padri. Il posto in banca era il sogno, il miraggio, l’augurio da fare ai figli in quelle famiglie di fatiche fisiche e fine mese incerto.
    E così ora siamo seduti alla scrivania, a fare conti, a firmare carte, a disegnare pezzi, a calcolare tempi. Rispondiamo al telefono cinquanta volte al giorno, vediamo centinaia di fogli, e alla sera torniamo a casa stanchi e delusi, morti di noia e di pochezza.
    Cerchiamo il riscatto in una tempo libero altrettanto vuoto e vago, in cui anestetizziamo la noia spendendo e spandendo per illuderci di essere qualcuno, per avere qualcosa da raccontare quando stiamo alla scrivania. Tempo libero che diventa commercio, spesa,consumo. E così aumentiamo le ore di lavoro, straordinari al venticinquepercento, sabato mattina persino al cinquantapercento (che fortuna!), sempre più imbrigliati ed imbrogliati in quella dimensione di noia e paranoia che qualcuno chiama sviluppo.

  5. Qui, Ancona. Qui nengue abbondantemente. Io odiare tori, oggi, specie quelli della specie accaparra. Oggi essere andata a fare la spesa, girare quattro negozi per trovare pane e latte e non trovare! gestore di negozio, assai di sinistra, me spiegare che stamane arrivare grosso fuoristrada e parcheggiare davanti negozio. Scendere signora impellicciata e chiedere quindici litri di latte e venti filette di pane! Lui non dare per principio, perché accontentare lei significare scontentarne quattordici e diciannove. Signora uscire e andare a cercare altrove e sicuramente trovare, secondo me. Tutti avere paura di morire di fame. Sapere che esistere granetti, grissini, crackers e che non essere necessario affamare mezza città per nutrire tua famiglia? No, lei non sapere, evidentemente o forse essere parecchio stupida. Mi sa la seconda. Per non parlare dei tori della razza programma, sono in tilt. Il calendario di impegni che hanno nel cervello essere completamente rivoluzionato da questo evento atmosferico straordinario. Bambino palloso non potere essere portato a calcetto, bisognare intrattenere in casa, che incubo! Ragazzina mondana non potere andare a festa da amichette, uno strazio. Marito non sapere cosa fare e ciondolare da poltrona a divano a divano e poltrona, cosa potere fare con questa gora di tempo disponibile davanti? Lui non avere programmato questa eventualità alternativa! Guardare sconsolato fuori da finestra e paventare altre giornate così, semplicemente spaventoso. Insomma, essere tutti incazzati per neve. Gli unici a divertirsi essere bambini. Sarà un caso?

  6. Tanto per contrastare il gelo, fuoco alle fiamme!
    Neve in pianura e fuoco ai monti!
    Insomma, dichiarare che il lavoro fisso è monotono per l’opinione pubblica sarebbe un’eresia!
    Beh , diciamolo, il lavoro fisso è spesso effettivamente monotono. Che poi rappresenti per la civile e dignitosa sopravvivenza una garanzia o una necessità è purtroppo una triste realtà….Triste, appunto!
    Ma parlare di monotonia del lavoro fisso, alle orecchie di una cospicua parte di pubblico in ascolto, può suonare come una deplorevole “provocazione”.
    Andare poi a rivangare vecchi livori sull’opportunità del famoso art.18 (Statuto dei Lavoratori), suona un po’ da restaurazione berlusconiana!
    Me lo ricordo bene il 23 Marzo 2002: “io c’ero” al Circo Massimo quel giorno!
    E il prof. Marco Biagi era stato trucidato pochi giorni prima:…flessibilità del lavoro…”Libro Bianco”: eravamo agli albori dell’attuale “precarietà”.
    Per esperienza personale (cerchiamo di dire solo cose vere) sono una vecchia giovane degli anni sessanta.
    Figlia di una generazione, che tramandava ai posteri il concetto del valore del cosiddetto “pezzo di carta”, dopo la maturità liceale mi sono iscritta a giurisprudenza, ma al quindicesimo esame , dopo averne sostenuto ovviamente quattordici a suon di ventotto e trenta, mi sono ribellata ad uno studio che non mi appassionava e ho buttato veramente tutto dalla finestra: non solo in senso metaforico; in un afoso pomeriggio di luglio, il testo di Diritto Fallimentare, uno dei quattro di Diritto Commerciale, è volato dal tavolo del mio studio in giardino, spaccandosi letteralmente in due. Ecco, questo è stato il mio istintivo gesto di ribellione!
    Avevo poco più di vent’anni e volevo essere finalmente libera ed indipendente: libera di essere e di diventare quel che volevo io, indipendente nelle mie scelte e nella mia vita.
    Ma mi ci è voluto poco per capire che senza una manciata di soldi in tasca non mi sarei mossa di un passo da quel giardino di casa, ormai cosparso di pagine logore e stracciate.
    Così mi sono abbonata al “Gazzettino dei concorsi” ed è cominciata la mia avventura per la conquista del posto fisso, pubblico, a retribuzione scarsa, ma garantita!
    Quel poco che mi sarebbe bastato per realizzare i miei piccoli sogni “da grande”: una casa, un’auto, una convivenza serena con il grande amore della mia vita e tanti viaggi interessanti per conoscere il mondo e l’umanità che lo popola.
    Anche l’amicizia e la solidarietà sono un valore: carichi di voglia di vincere, partimmo per Roma in tre, io, il mio fidanzato e il mio caro amico di liceo, tutti insieme per una prova di concorso all’Ergife Palace…
    Passammo la notte precedente insonne, a ripassare insieme le materie di esame in una squallida stanza a tre letti di un rumoroso albergo a due stelle vicino alla Stazione Termini: quattrini in tasca, pochissimi, quanto bastava per una stanza in tre ed una pizza al taglio riscaldata! Voglia di farcela, tantissima, perchè c’erano i nostri sogni ad attenderci!
    Un posto fisso come un passaporto per la felicità!
    Insomma, quel posto fisso l’ho vinto, eravamo in tremila a cercarlo quel giorno all’Ergife Palace, ma solamente in novanta avremmo potuto ottenerlo; lo sapevamo tutti, ma eravamo li da ogni parte d’Italia.
    Due anni dopo ho ricevuto un telegramma nel quale mi si diceva: “…la sv …vincitrice del concorso…è invitata a presentarsi ecc ecc….”.
    Wow: grida e salti di gioia quella sera sulla porta di casa davanti al giardino!
    Beh, quello stesso lavoro da vent’anni mi è diventato effettivamente un po’ monotono.
    Ma ho altri progetti in mente e sto lavorando seriamente e con metodo per realizzarli: Monti o successivi permettendo, conosco bene un’isola da raggiungere, da poter raggiungere senza farmi sopraffare dalla monotonia del mio posto fisso!
    Conosco colleghi che alla sola idea di un piccolo cambiamento si spaventano; per quanto mi riguarda, magari mi cambiassero stanza, ufficio, incarico, cambiassero pure i colleghi ogni tanto! Macchè, sempre gli stessi, uffa che noia!
    Però il fatto che le cose intorno a me non cambino non ha molta importanza; è importante che io sappia e voglia cambiare.

  7. Passeggiata sotto la neve a Roma, tutto bianco, i rumori ovattati come al nord e il mio bambino che ride a gorgoglio senza riuscire a fermarsi. Stanotte financo la citta’ e’ bella

  8. Oggi ci sono validissime alternative alle gomme da neve(http://www.youtube.com/watch?v=PAmt3oMbccY&feature=mfu_in_order&list=UL)è assurdo avere 2 treni di pneumatici per ogni vettura.
    le controindicazioni sono:innanzitutto il costo iniziale di acquisto,poi quello dell’installazione ed in alcuni casi anche del deposito gomme.non parliamo poi dell’impatto ambientale!
    Il pneumatico è altamente inquinante ed è indistruttibile.
    parlo contro il mio interesse……… ; ) e Simone lo sa.
    Ciao carissimo,ci siamo incontrati in occasione di “Festa Avanti Tutta” presso la galleria “Deodato Arte”, via Nino Bixio a Milano.
    Un abbraccio

  9. Veronica,
    a quest’ ora mi hai fatto venir voglia di erbazzone reggiano, tigelle con salumi e lambrusco.

    Al disgelo farò una bella gita da quelle parti, ho voglia di scalarmi la PIETRA DI BISMANTOVA,
    e di godermi l’ appennino magari
    in buona compagnia, visto che da quelle parti non mi manca…

    buon appetito
    vale

  10. Oh Veronica, ho capito dove vivi!
    Che bello!
    Ottima idea quella del b e b anche se ne sono cresciuti come funghi.

    Beh gossip a parte lo stronzo che doveva stare ai comandi pensava alla passera moldava, questo è il dramma.
    A me di storie di corna e compagnia briscola, importa meno, condanno il disastro avvenuto e chi lo copre!
    ciao

  11. Eh, Schiettino di nome ma non di fatto. pero potrebbe anche essere un collezionista di mutande straniere, quanto siete maligni. pensate subito male!

  12. @Veronica
    Mi sa che faceva prima a costituirsi ! 🙂
    Piu’ indagano e piu’ si complica la sua situazione.
    Pero’ mi sa che anche se lui si fosse costituito da subito, poi gli avvocati lo avrebbero difeso comunque , costringedo l’accusa a fare ulteriori indagini, insomma l’avrebbero beccato comunque.
    In ogni caso questo c’ha un sacco di scheletri nel suo armadio, e come lui tanti altri personaggi italioti che ricoprono cariche importanti.
    Secondo me la vicenda della costa concordia e’ la punta dell’iceberg ed e’ solo l’inizio…
    Vedrete quanto marciume verra’ a galla nei prossimi mesi…cosa pensate che sia successo dal 1994 a oggi ? ,)

  13. @Vale … si abito alle Forche di Puianello … e sto meditando di aprire presto un B&B … magari per cicloturisti/motociclisti visto che la zona richiama chi ama questo genere di scampagnate! Vedremo …

    Ho letto delle mutandine trovate nella cabina del capitano … e non ho potuto fare a meno di pensare alla moglie che poveretta lo difendeva con i denti e le unghie … che brutta roba!!!
    Va beh … un po’ di basso gossip non fa male … ciao!!!

  14. Ciao Simone. Visto che si parla di ‘far nulla’, volevo riportare questo brano tratto dal libro Estinzione del grande Thomas Bernhard, che credo spieghi in maniera limpida ed esaustiva, la paura che questo atteggiamento genera nei cosiddetti uomini d’azione.

    “I miei genitori, per citare un altro esempio del contrasto che li opponeva a mio zio Georg, odiavano il cosiddetto far nulla, perché non riuscivano neanche a figurarsi che un uomo di pensiero non conosce affatto il far nulla e non può affatto permetterselo, che un uomo di pensiero vive nella massima tensione e con interesse sommo proprio quando, per così dire, rende omaggio al far nulla, perchè loro non sapevano che farsene del loro effettivo far nulla, perché nel loro far nulla non accadeva effettivamente nulla, perchè loro in verità e in realtà non erano affatto in grado di pensare, figurarsi di condurre un processo intellettuale. Per l’uomo di pensiero il cosiddetto far nulla non è neanche possibile. Il loro far nulla era invece un effettivo far nulla, perché nulla accadeva in loro quando non facevano nulla. Mentre, esattamente al contrario, l’uomo di pensiero è al culmine della sua attività quando, per così dire, non fa nulla. Ma è impossibile renderlo plausibile a coloro che effettivamente non fanno nulla, come i miei genitori e i miei in generale. D’altra parte, però, loro intuivano di che natura fosse il far nulla di mio zio Georg, perché, proprio siccome lo intuivano, lo odiavano, perchè intuivano che il suo far nulla, siccome era un far nulla diverso, anzi esattamente opposto al loro, non solo poteva diventare pericoloso, ma era sempre pericoloso. Agli occhi di coloro che per far nulla intendono effettivamente far nulla, e che in quanto nullafacenti effettivamente non fanno nulla, perchè durante il far nulla in loro non accade assolutamente nulla, colui che non fa nulla in quanto uomo di pensiero è effettivamente il massimo pericolo e quindi l’uomo più pericoloso. Lo odiano perchè, com’è naturale, non possono disprezzarlo.”

  15. Urka la Silvana: che fine hai fatto
    sparita nella tormenta?!?
    Si, vivo a zuppe e minestroni, ultimamente ho scoperto quelle dell ‘est fatte con cavoli, rape, barbabietole patate: pietanze semplici e nutrienti, fanno anche bene all0’ organismo.
    Mirello è proprio particolare: se fossi in lui con ‘sto freddo non perderei di vista la passera allegra, ma sai, i gusti sono gusti…
    a proposito lasciami organizzare la serata: non vorrai la trascorra in solitudine, vero?!?
    Mi organizzo in men che non si dica!

    ciao
    Vale

  16. Vale, mangiata la zuppettina? Qui una bella nevicatina, tutti in casa. gli uccellini affollano la casetta e Mirello caccia tutti, tranne le cince e l’occhiocotto. in particolare ce l’ha a morte con la passera scopaiola. Mi mancava, il pettirosso bacchettone e capitalista.

  17. Ah!, che sorpresa Veronica.
    Sono zone che conosco benissimo!
    Mia madre è nativa del paese di RAZZOLI, il campione di sci, ho parenti che vivono li attorno ed una cugina che ha un caseificio…
    Tu potresti vivere in zone matildiche, magari Casina, Marola,
    Vetto, Carpineti…

    Ridevo invece leggendo le ultime dichiarazioni della moldava amante del comandante: robe da manicomio.
    La tipa, tra l’altro mamma di una bimba di 1 anno ha dichiarato che è innamorata: che c’ entra con il disastro?

    Sembra una storiella da telenovelas
    “SENTIERI”, con la differenza che i morti sono parecchi ed i danni
    pesanti, specie quelli all’ ecosistema.

    buona giornata a tutti
    vale

  18. @Riccardo assolutamente d’accordo!
    Oggi sono al lavoro anche io … ma ieri e l’altro ieri ho tentato di andare al lavoro ma alla fine ho deciso di lasciare fare i FENOMENI agli altri.
    C’era chi spingeva macchine che slittavano, chi non riusciva a raddrizzare curve … ma che senso ha????
    Questo bisogno di andare a tutti i costi! Sarà che io ora che abito in campagna mi sento fuori dal mondo e avverto molto di più certe cose, il fattore tempo è diverso, la natura è comunicativa … e le priorità mi sono cambiate in meglio!
    Abito a 10 km da Reggio Emilia, sulle colline.
    Ciao, buona giornata

  19. Ok, freddo neve e ghiaccio:
    dov’ è la novità è inverno!
    Ragazzi non siamo ai caraibi,
    ove le temperature sono abbastanza stabili.
    Io mi godo la stagione per quello che offre, andamento rallentato,
    mi adeguo al clima, vivo in città
    e mi godo quello che offre…

    Mi piacerebbe essere nelle zone di Veronica, l’aria è più pulita e la natura offre molto con il contrasto mare monti.
    A proposito che zona sei?
    Se vuoi raccontarlo ovviamente!

    ciao a tutti e… copritevi!
    Vale

  20. @mauro
    bella l’immagine delle stagioni dell’anima..e assolutamente in linea con te sul letargo invernale, in linea al punto che io, soffrendo come un animale fuori dal suo habitat qui nella fredda val padana, addirittura mi addormenterei a novembre per svegliarmi a marzo, come i roditori e le tartarughe.. 😉
    ogni tanto però qualche piccolo letargo me lo concedo anch’io: oggi pomeriggio ho “soccato” (come si dice da queste parti) due ore ..stufa accesa, lettura e poi bum, piombata in un sonno ristoratore dalle 5 alle 7 del pomeriggio mentre fuori tutto era ricoperto di una bella coltre bianca..

    ..a questo punto l’anima dj della chefa non può non linkare questa roba.. 😉 😉
    buona notte a tutte/i

    http://www.youtube.com/watch?v=dN3GbF9Bx6E

  21. Ok Veronica adesso siamo praticamente amici per le foto mi piacerebbe… non so magari con la e-mail.
    Questa mattina alle 6,30 mentre spalavo neve a volontà ho pensato che l’uomo è veramente stupido, perchè questo sistema di vita ci impone dei ritmi assurdi che ci porteranno solo ad avere problemi.
    Giustamente come dice Marco, in inverno bisognerebbe fermarsi come la natura per riposare anima e corpo e prepararsi per quando riprenderà la bella stagione.
    Noi no dobbiamo spalare la neve, (lavoro assolutamente inutile) stare ore in fila con l’auto rimanere bloccati per il ghiaccio tutto questo perchè dobbiamo fare fare fare, ma prima o poi cambierà.
    E sono convinto che questa crisi economica potrebbe anche essere vantaggiosa, imparare a vivere con meno cose inutili e godersi maggiormente i momenti belli della vita .

    Questa frase letta nel libro di Simone “adesso basta” me la sono stampata nella mente la ritengo fantastica:
    ….oggi però posso chiamare al telefono chi mi ha giudicato per questo, magari il lunedì mattina alle 8,00 e dirgli: mio caro sto leggendo a letto, col camino acceso e una bella tazzina di caffè espresso tra le mani. Tra poco faccio una passeggiata nel bosco, raccolgo due funghi e poi mi metto a scrivere il mio nuovo romanzo.
    Però se il tempo migliora me ne vado a fare un giro in barca……Per curiosità, Tu dove sei in questo momento? Ah, nel traffico… stai andando in ufficio… mi spiace…

    Meditiamo gente.

    Ciao Ric

  22. Bella, la citazione di Conrad. Mi ha fatto venire in mente una cosa che ho ripetuto più volte, relativa al concetto di lavoro. Oggi come oggi si considera lavoro solo ciò che è fatto per terzi e stipendiato: siamo o non siamo nella società dei servizi? Tutti servizievoli, dunque. Il resto delle occupazioni, non essendo pagate o fatte per altri, non è considerato un lavoro: e quindi non vale niente o è rimandabile ad oltranza, perché se fatto per se stessi vale meno che se è qualcosa fatto per altri, per giunta dietro compenso. Sarà, ma quando vedo il merlo o l’occhiocotto che cercano rametti, fili d’erba e altro per costruire il nido in primavera, penso proprio che stiano lavorando. Anche se nessuno li paga.

  23. Simone … cosa ne pensi delle “gomme da neve” ?
    Perchè sicuramente pensi quello che penso io … ma sapresti esprimerlo meglio :-)))

    • Veronica, ciao. ne penso che io vivo nel Levante ligure. nevica due giorni all’anno se va male. quei due giorni non vado in macchina. Mai comprato gomme da neve in vita mia. ciao!

  24. @Riccardo
    Assolutamente non ti sto prendendo in giro! Sono sincera, non avevo pensato che il divieto di accendere fuochi fosse per “sicurezza” pensavo fosse per motivi inquinanti!
    Visto che ti faccio simpatia perchè ho spalato neve, ti confido che l’ho fatto anche stamattina e mi sono ritrovata sudata come fosse agosto! Incredibile! Ti mostrerei volentieri il mio giardino ma non si possono postare foto … ti piacerebbe! ciao!

  25. Ciao Simone,

    se un’altra persona diversa da te, dicesse che passa le sue giornate guardando fuori, pensando e non facendo nulla, verrebbe subito tacciata di essere un vagabondo nullafacente.
    Forse, gli consiglierebbero pure di farsi vedere da un dottore per curarsi dalla depressione.
    E’ difficile dare un senso alle nostre vite quando queste escono da processi produttivi o di consumo.
    A me comunque piace la tua giornata tipo col brutto tempo.
    Paolo

    • Paolo, ricordati quello che diceva Joseph Conrad: “How can I convince my whife, when she enters the studio and sees me staring out the window, that I am working?”

  26. Ciao Simone,…scrivere (che è molto impegnativo, ma tanto ..) cucinare…pensare…è una grande attività, mica fare niente…non è il quanto ci si muove che determina il quanto si fa…e poi c’è un tempo per ogni cosa, un tempo per agire, un tempo per pensare, tempo per sè, per essere “umani” e curare la propria crescita interiore..e questo è un gran movimento.. La gente si lamenta che non ha tempo libero e poi non sa che fare alla prima domenica di pioggia. E’ talmente sempre indaffarata a rincorrere il divertimento ad ogni costo (dopo che il lavoro ti ha schiavizzato tutta settimana, anche ogni eccesso diventa lecito)che se dici che hai passato la domenica da solo, a documentarti sull’arte bizantina, solo perchè ti interessa molto, ti considera uno sfigato da compatire prima e poi da evitare..
    Buona scrittura, buone pensate, BUONA VITA, quella vera!

  27. L’inverno è fatto apposta per fermarsi, lo sanno anche gli animali che vanno in letargo….E’ che siamo abituati sempre a fare qualcosa e fermarsi per “guardare fuori” o staccare la spina per farsi un riposino ci sembra strano, io invece penso che sia una fortuna che esistano le stagioni, del meteo e dell’anima, che ci aiutano nel rinnovamento

    • Luca, ciao. ha ripreso a nevicare stanotte fino a stamani alle 12.00. poi basta. ora tutto sereno, maestrale in aumento, temperatura in calo, pressione in aumento, umidità in calo. tutto bene. la strada però è abbastanza ghiacciata. io non devo andare da nessuna parte, dunque va bene. ciao!

  28. Veronica, credo che Tu mi stia prendendo in giro…..
    beh comunque sia apprezzo che una donna si metta a spalare la neve.

    Simone come passi le giornate con la meteo che blocca i lavori al’esterno.
    Scusami ma mi piacerebbe saperlo perchè mi aiuta a convincermi sempre di più che la Tua scelta sia quella giusta e che stò cercando il coraggio di attuare.

    Ciao Ric

    • riccardo ciao. scrivo, soprattutto. poi guardo fuori, penso, non faccio nulla. ho provato a uscire e fare un lavoro ma mi si gelano le mani. non una grande attività. penso. cucino. cose così.

  29. Pagheremo balzelli su ogni cosa. Più beni, oggetti hai e più esponi il fianco. Più attività svolgi, anche ludiche, e maggiori regole si inventeranno per esse. Con la possibilità che di conseguenza i consumi si inchiodino ancora di più e ciao crescita. Non so onestamente, forse ci sono spiragli per una decrescita imposta dalle condizioni contingenti, almeno inizialmente per le persone appartenenti alle fasce più deboli.
    C’ é chi sostiene che siamo a rischio di giapponesizzazione dell’ economia europea ovvero: “tassi di interesse a livelli pavimentale, debito continuamente consistente ma controllato e crescita modesta, se non irrisoria ed invecchiamento della popolazione”. Vedremo…
    Ci saranno pure quelli più giovani e scaltri che emigreranno:
    http://www.voglioviverecosi.com/index.php?scelte-di-vita-cambiare-lavoro-o-paese_76/come-si-vive-in-danimarca-ad-aaraus_935/

    I-Pad e sfruttamento lavoratori in Cina
    http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=10031&ID_sezione=38

  30. Riccardo non avevo pensato fosse per questo motivo … certo che accendere fuochi nelle giornate di pioggia è “titanico” :-)))
    Bene allora … camini siano … inspiriamo a pieni polmoni :-))
    Ciao ragazzi, vado a spalare qualche tonnellata di neve

  31. Abbiamo la conferma di ciò che
    ci aspettiamo: un’ appiattimento generale delle retribuzioni, inflazione in aumento rallentamento generale dell’ economia europea a vantaggio di paesi emerganti, svalutazione di immobili e rentite finanziarie ridotte ai minimi termini licenze ed attività commerciali che non valgono una cicca ecc ecc.

    Il Capitalismo è scoppiato da tempo,spadroneggiano importanti speculatori e disonesti a danno della maggior parte della gente comune.

    Ce lo siamo meritati, abbiamo vissuto a taralli vino fin che la barca và…
    Ora la barca imbarca acqua…

    Impareremo a tirare la cinghia e mangiar minestrone ad oltranza,
    come in Moldavia.

    In Grecia ci sono moltissimi automobilisti che stanno riconsegnando le targhe alla motorizzazione: non riescono più a pagar tasse e carburante. terranno
    l’ auto sotto casa come souvenir.
    Da quelle parti gli operai lavorano per 3 euro all’ora, per chi lavora…
    In Turchia sgobbano anche per la metà…

    Ragà… la vedo male, molto male
    e non ci siamo proprio sbagliati.

    E quel fenomeno da baraccone di bellachioma che negava la crisi fino ad agosto 2011?!?

    Godiamoci la bella imbiancata di oggi, mi scrivono dalla riviera del levante genovese raccontandomi di una nevicata record!

    E va bè, spazza l’ inquinamento da… caminetti!

    ciao a tutti
    vale

  32. STRANE STORIE

    ..a proposito di tasse e bollette su tutto, quel gran genio di sandro baldoni aveva già previsto molto con un film del ’94..
    3 episodi sorprendenti, esilaranti, ma anche sconvolgenti, brutali..
    da proiettare nelle scuole e non solo..
    ..me lo immagino proiettato in una piazza, dove ci sia qualcun@ che facilita una discussione aperta, dove le persone possano riflettere collettivamente e ad alta voce su dove sta andando questa società dei consumi, del denaro al primo posto, della disumanizzazione e della mercificazione di tutto.. (se non l’avete visto da noleggiare in queste sere mentre fuori tutto si imbianca.. ma anche se vivete dove fuori non si imbianca..)
    prima storia agghiacciante, con un magico ivano marescotti nella parte dell’utente che non ha pagato una bolletta di.. vitale importanza..

    http://www.youtube.com/watch?v=cUpBzIaRAcQ&feature=related

    @mauro
    ..grazie!, che dolce pensiero “in the still of the night”, erano lustri che un uomo non mi dedicava un pezzo doo wop.. 😉 😉

  33. Ciao Simone, mi sai consigliare come muovermi quando finirò di scrivere il mio libro (verso giugno) per non incorrere in errori? Bisogna contattare subito uno o più editori che poi pensano a tutto, è meglio partecipare a concorsi o conviene prima stamparselo / registrarlo da qualche parte per conto proprio?
    Prometto che te ne regalerò una copia se desidererai, potrebbe farti piacere per la sintonia dei modi e dei temi.
    Grazie
    Marco

    • caro marco, in bocca al lupo. la via per l’editoria è incerta, a volte rapida e facile, a volte lunga e difficile. io presi, impacchettai e mandai a un editore che mi sembrava adatto. questo devi farlo: andare in libreria, vedere chi pubblica cosa, poi scegliere una rosa di editori che pubblicano già cose che sono compatibili con quello che scrivi tu. inutile mandare un fantasy a Adelphi, ad esempio. poi mandi a tutti contemporaneamente con letterina d’accompagnamento di massimo dieci righe, in cui devi dire il punto qual è. E poi aspettare. manda al direttore della collana. ciao!

  34. attrezzatevi, a breve si pagherà la tassa sulla lavatrice e sul letto! poi se non li usi, cavoli tuoi, hanno capito che tassare il possesso rende molto meglio che tassare l’uso. Qualcuno, quelli anzianotti, si ricorda di quando si pagava la tassa di circolazione e non il bollo? Poi si sono accorti di tutto quello che rimaneva nei garage e non circolava, limoni da spremere! Di conseguenza mi aspetto la tassa di proprietà sulla lavatrice e sul letto. la prima inquina e consuma energia elettrica, il secondo toglie tempo da dedicare al lavoro! no, perché il mio caro nipote mi ha detto che il Trend vincente sarà quello della Cina, ovvero straordinari a go-go, sabato lavorativo e 12 ore di lavoro al giorno! L’economia vincente sembra sia la loro e quindi detteranno legge a tutti gli altri: altro che down schifino! Ahahahah, chiedo venia scalare marcia diventa down schifino, io non c’entro, lo giuro! che aggeggio idiota, l’I-Pad! Chissà se lo fanno in Cina, vedi a lavorare sempre e non dormire mai?

  35. Cara Veronica non è niente di personare,
    ma il motivo dei fuochi non è un problema di inquinamento ma di sicurezza.
    Accendere fuochi all’aperto tanto più se in aree di montagna comporta il serio rischio di provocare degli incendi.
    Così che i fuochi bisognerebbe se necessario con un certo criterio accenderli in giornate di pioggia in luoghi molto aperti e magari con un contadino della zona.

    Ciao Ric

  36. E’ da un pò che manco e vi ritrovo a parlare di camini…io non potrei vivere senza, fa parte del mio DNA. A Roma non è che faccia poi così freddo, ma per un 3 mesi l’anno me lo godo, risparmiando molto. La legna? Fino ad ora (circa 10 anni che vivo in questa casa), non ne ho mai comprata…grazie al mio caro suocero che passa le sue giornate a pedinare quelli dell’ufficio giardini 🙂
    Sabato scorso, poi, ho deciso di togliere dal giardino un enorme tronco secco di un ulivo che avevo malamente trapiantato dal mio amato terreno marchigiano…ci starò bene per un pò.
    Ah, dimenticavo…per me il camino deve essere di quelli belli grossi e soprattutto aperto, mi ci devo poter infilare dentro, la devo quasi toccare la fiamma. Quelli così detti d’arredamento non mi interessano.
    Viva il camino!

  37. Silver , che ti devo dire ?
    Sono d’accordo con te.
    Dove abito io, nevica un anno si e un anno no. E quando nevica c’e’ solo uno strato piccolo di neve pari a pochi cm, le strade son super pulite. Io abito in pianura mica sullo Stelvio !
    Se uno ci mette un po’ di attenzione, puo’ guidare benissimo sulla neve e impara persino nuove abilita’ !
    Ma che ci vuoi fare ? Spendiamo soldi per comprare le patenti , ma acquisiamo solo l’abilita’ di guidare in giornate di sole.
    Poi spendiamo altri soldi perche’ chi ci governa ci impone l’acquisto delle gomme invernali, io penso anche un po’ incalzato dai produttori di pneumatici, che fiutano l’affare, dato che non sappiamo guidare.

    Insomma, i polli siamo noi , che per non metterci impegno e cervello, preferiamo cacciare il grano farci spennare ben bene !
    Anche io , come te, sono stanco di pagare per l’imbecillita’ altrui, ma con chi dovremmo prendercela ?
    Non lo so piu’.

    Io mi sono stufato di lottare contro una montagna.
    Preferisco fare come Simone, mi traccio la mia strada, e decido di percorrerla.
    Non mi interessano i giudizi della gente, non mi interessa se qualcuno mi prendera’ in giro, o se non mi capira’. Non so che farmene dei loro giudizi.
    Io mi nutro dei miei risultati tangibili, REALI e finche’ quelli ci sono, del rumore di fondo non me ne faccio niente.

    Solo il tempo dira’ se ho fatto bene oppure ho fatto male.
    ,)

  38. ..le maisonette?

    ..saranno delle gallette di mais a chicchi molto grandi (..il famoso “maisone”)

    ..(@mauro) oppure un gruppo femminile vocale doo wop anni ’50 di ex coltivatrici messicane di mais a chicchi grandi (el famoso “maizòn”) emigrate negli states..

    ..oppure delle “maison” (case) particolarmente pulite e linde.. ..linde “como el cielo quando està lindo”..

    http://www.youtube.com/watch?v=gcyjbSURJP4&feature=related

  39. @Attilio non è irrespirabile a livelli pestilenziali … semplicemente puzza di bruciato per tutto l’inverno. Poco male certo … ma anche no!
    @Riccardo si hai ragione … sarò sfortunata io ad abitare in una zona con vicini poco sfaticati 😉

    La mia voleva essere solo una riflessione … su come quello che era un’esigenza vitale, oggi sia diventato un bene di lusso … e come sempre accade, questa cosa porta a conseguenze.
    Per lo stesso motivo allora mi chiedo come mai se accendo un fuoco nei miei campi per bruciare foglie secche e legne rischio una multa … mentre invece se la brucio nel mio camino no.
    Me lo sapete spiegare?

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