Liste

Lista delle cose da fare

Priority:
Ultimare saggio e romanzo. Consegnare il primo e rilavorare al secondo. Deadline 8 marzo e fine marzo

Poi:
Finire di impostare il progetto Pelagos, la mostra di pittura e scultura con M. che aprirà a fine maggio. Poi devo andare avanti con le sculture, ne ho solo due adesso.
Curare il semenzaio. Ci vanno i gatti, devo trovare una soluzione
Potare gli alberi del bosco. Mi serve legna per il prossimo inverno, e poi stanno crescendo troppo esili e verso l’alto, finisce che il vento li abbatte
Fare pavimentazione in legno del sentiero che va al bosco
Costruire bancone in legno, muratura e marmo per fare le pizze
Costruire cassettone a bordo muro per estendere lo spazio dell’orto

Next:
Corso Comandanti. Monitorare meteo, speriamo di avere tempo favorevole. Preparare la barca.

Devo anche fare il piano delle presentazioni con gli editori, andare a Ponza qualche giorno da Antonio, iniziare a studiare per il raid velico estivo di un paio di mesi.

Ho anche bisogno di tempo. Dunque devo valutare se la rotta da Tromso a Reykjavik dei primi quindici giorni di giugno, che mi è stata proposta da F., me la posso permettere.

Mi viene una domanda: come facevo quando avevo poco tempo? E il tempo, si dilata o si comprime quando faccio molte cose? E la vita, corre troppo forse?

Aggiungere un punto alla lista:
Fare qualcosa in meno.

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64 pensieri su “Liste

  1. Salve… per quanto riguarda i gatti nel semenzaio, non so se hai trovato una soluzione, io uso dei rami di rosa o di altra pianta spinosa, sparsi sulla terra e fra i germogli. I gatti non hanno nessuna voglia di farsi male. Ciao

  2. Antonella, cara, la risposta alla tua domanda ë nella locuzione stessa che hai usato. Voglia di evasione = farlo/farla fuori.

  3. Molto significativo Antonella il
    tuo scritto, l’ ho apprezzato.
    Si, è vero,è la donna che generalmente paga il prezzo più alto sotto il profilo sentimentale.
    Risulta altrettanto vero che in caso
    di separazioni legali l’ uomo spesso si rovina economicamente.
    Mah, discorsi tristi, cerchiamo di
    usare il buon senso ed evitare pasticci.
    Chi vuole aggiunga altro…
    Vale

  4. Adulterio, relazioni extraconiugali, tradimenti, scappatelle.
    Chiamale come vuoi, ma perchè, come risulta dalla cronaca attuale, i delitti cosiddetti “passionali” statisticamente superano i delitti di mafia?
    La Sicilia descritta nei romanzi di Leonardo Sciascia è solamente una splendida regione italiana oppure sta diventando la metafora di un tragico “modus vivendi”, che ossessivamente ha messo radici nella mente sconvolta di quegli uomini, che in ogni parte d’Italia tuttora applicano la primitiva regola del “delitto d’onore” all ‘interno delle mura domestiche?
    Tra una voglia di evasione e il desiderio di sentirsi “alla moda”, da qualche anno a questa parte ci scappa la vittima, la donna, che ancora dopo tanti anni di conquiste, di emancipazione, di impegno, di indipendenza, di “pari oppportunità”, muore per mano dell’uomo che le vive accanto quotidianamente, nel recinto di una famiglia, che a volte è una gabbia dalla quale cercare di fuggire può rappresentare una colpa mortale.
    Fatti di sangue, violenze, sopprusi consumati in famiglia certamente sono sempre esistiti, forse il potere mediatico dei mezzi di informazioni è una cassa di risonanza di situazioni vecchie come il mondo, ma mentre si parla tanto di cambiare, cambiare vita, cambiare abitudini, cambiare lavoro, cambiare mentalità, cambiare casa, cambiare città, cambiare paese, ….insomma, CAMBIARE, per le donne, per tutte le donne, quando cambierà il vento, che le potrà far sentire veramente libere di vivere, di scegliere, di amare e anche di soffrire senza dover subire la minaccia di un uomo violento o socialmente/psicologicamente malato?
    E le donne stesse, tutte le donne, quando saranno capaci di cambiare fino in fondo, fino al punto di comprendere che la loro vita, le loro passioni e il reale appagamento di se stesse possono e devono prescindere da deleteri “legami sentimentali”, che quantomeno deturpano la loro dignità?
    Quante donne rincorrono il miraggio di “un uomo” per sentirsi “donne”!!
    E pensare che ogni donna ha tutto un mondo dentro di sè, una lista di cose da fare, da progettare, da sognare, da realizzare con il semplice inalienabile strumento
    della propria libertà!

  5. A proposito di liste, o meglio, categorie,quella elaborata da Leonardo Sciascia è ancora molto attuale, magari applicabile a diverse situazioni…..:

    « Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… »
    (don Mariano Arena al capitano Bellodi)

    http://youtu.be/3eLsTZladD8

    Buona giornata a tutti.

  6. Guardarmi le unghie.
    Chiedermi perché l’ho mangiate.
    Pentirmi di averle mangiate.
    Ripropormi di non farlo mai più.
    Comprare i guanti di gomma così non si ammorbidiscono e non le mangio.
    Ripropormi di usarli, quando li avrò comprati.
    Comprare un rinforzante per le unghie in profumeria.

    Evvai, da domani la vita delle mie unghie migliorerà sicuramente!

  7. silvana, se vuoi scrivo che non ci siamo mai parlati: va bene?
    Racconta invece di quella che non ti assomiglia: quella intelligente!
    l’ altra te la lascio…
    dai, che scherzo, vieni dallo zio: ti do un bacino dai…

  8. Si, è perfetta per il maschietto qualsiasi,
    sai l’ impiegato di banca, di quelli ammaestrati come i
    pappagalli…
    Vabbè mi arrangio, sarà meglio.
    ciao monella

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