Appello

accanto a Mediterranea, alle prime luci dell'alba...

Questa è una chiamata generale di soccorso:

Mediterranea è sfuggita per miracolo a una tragedia. Un fortunale l’ha strappata dall’ormeggio nel Porto di San Benedetto del Tronto e c’è voluto il lavoro di generosi marittimi presenti, e nostro che siamo corsi appena abbiamo potuto, per salvarla. Chi frequenta questo sito lo sa già…

Non è affondata, grazie al cielo, come altre sette barche accanto a lei, ma ha riportato danni ingenti. L’intero Progetto Mediterranea è a rischio. Ecco perché questo APPELLO. LEGGETELO, PER FAVORE.

Io sono stanco, preoccupato, ho ore e ore di sonno arretrato, mi fanno male le braccia e la schiena, un pezzo della mia vita è a rischio. Tutte cose mie, che non interessano, per cui non chiedo alcuna commiserazione; le racconto solo a beneficio dei benpensanti che già si fregano le mani (li vedo…) e sono subito pronti ad aggredirmi sul fatto che è meglio dare i soldi per la tragedia delle Filippine, che questa non è Emergency, oppure che come vedi simone anche tu sei legato ai soldi, eccetera eccetera.

Mi espongo a questo rischio solo per un motivo: il sogno è mio, è grande, ma soprattutto mi lega a decine di persone che lo amano quanto me. Se fossi da solo in questa storia, forse, si tratterebbe soltanto della fine del mio sogno di navigare. Una cosa che posso sostenere.

Vi chiedo un favore, dunque: se potete, rompetemi i coglioni fra un paio di settimane, non adesso. Sarò pronto alla lapidazione, ve lo prometto. Ora però sono troppo angosciato e stanco, dopo quello che ho passato. Vedere la barca in quelle condizioni volare sopra al molo come se fosse un proiettile, per ore e ore e ore… capire che l’assicurazione non ci avrebbe risarcito un euro… è stato già abbastanza.

Grazie, invece, se vorrete aiutarmi a condividere l’appello e darmi una mano anche voi.

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42 pensieri su “Appello

  1. @sara: scrivi quando vuoi, almeno non intaseremo il blog di Simone con cose che non c’entrano niente 😉

    Per fortuna in coda non c’era posta ed è andato tutto liscio. Mi spiace che dovrai accontentarti di un contributo minimo, ma meglio di niente.

    Riguardo al buttarla sul ridere: se riesci a cogliere il lato ridicolo o buffo di ogni situazione, anche quella più pesante e dolorosa, allora sei sulla buona strada per sopravvivere 😀

  2. @Dona cara, no, la postepay non è per il mio progetto, che, mio malgrado, ho dovuto mettere in standby, in attesa di tempi migliori.
    La postepay è, come ho già scritto, per ricevere anche minimi contributi per cibarmi, e ancor più ‘nutrirmi’, sì, perché la generosità di chi vorrà sostenermi in questo mio faticoso momento (rinnovo la mia gratitudine a Laura che già lo ha fatto) sazierà, oltre che il corpo, il mio attuale sconforto e malessere generale, e nutrirà abbondantemente la mia anima.
    E sarà questo nutrimento che, tenace come sono, mi permetterà di risalire e ritrovare la forza per procedere, con accresciuta tenacia.
    E allora il mio progetto=il mio sogno, si concretizzerà; anche grazie a te, che, imbacuccata come l’omino Michelin (grazie per avermi strappato un sorriso con tale immagine, è da un po’ che non sorridevo..) andrai a girarmi il tuo margine netto..
    Spero un giorno di commissionarti centinaia di tovagliette per la colazione (che, per il mio sogno-progetto potrebbero essermi utili..).

    Circa il tuo di progetto, no comment sul paradosso di cui scrivi… Che bel carattere hai se riesci a prenderlo con una risata..!
    Ti scriverò a indirizzo mail che hai postato e, se ti farà piacere, approfondiremo.
    Ancora grazie.
    Sara

  3. @sara: adoro osservare le persone, chiacchierare con loro ma non amo molto fare le code o sedere in sala d’aspetto perché penso alle cose “utili” (secondo la mia scala di priorità) che sto sacrificando in quel momento 🙂
    Però poi cerco sempre qualche situazione per ridere in quei frangenti, soprattutto quando tutto sembra immobile.
    Perciò domani, imbacuccata come l’omino Michelin, andrò a fare tutto il mio giro di commissioni, tra cui il versamento in posta: sono riuscita a vendere delle tovagliette per la colazione cucite da me e quindi ti giro il margine netto 🙂
    Per il mio progetto, sto solo aspettando la risposta dell’ufficio del personale qui, perché la mia attività futura necessita del fatto che io lavori per mantenerla (tasse e oneri previdenziali). Il paradosso è che (tutti i calcoli e le consulenze sono servite a definire questo) per portare a casa i 600 euro/mese che mi servono per vivere ne devo versare circa 800 allo stato.
    Io cerco di prenderla con una risata, per non piangere 😉

    Non so quale sia il tuo progetto, ma se assomiglia al mio, la postepay non ti sarà sufficiente 🙂

    Buon fine settimana a tutti

  4. Grazie infinite Laura! Sì, sembra proprio che solo in ufficio postale non venga richiesto il codice fiscale né, lo confermo ad Antonella, il nome dell’intestatario.
    Mi scuso infinitamente quindi per il disturbo.

    Chissà, Dona, che dei mondi impescrutabili che incontrerai in posta(se non nevica..) non faccia parte anche una brava persona come te che in qualche modo ti sostenga nella realizzazione del tuo di sogno. Osserva bene i tuoi compagni di coda quindi, parla loro, Ascoltali..

    Certo che non mi aspetto grandi somme, già il solo gesto di solidarietà mi ‘nutre’, quanto il cibo.

    @Simone, sono anch’io per la trasparenza,e hai ragione: mettendo nome e cognome e CF sarebbe più facile per tutti; ma il caso in questione, il mio, è delicato, più di quanto tu creda.
    Chiedo fiducia. Grantisco che non sarebbe mal riposta.

    Grazie a tutti, di tutto.

  5. Torno ora dall’ufficio postale …si può versare senza nome e codice fiscale dell’intestario della postapay….serve un documento e il cf di chi fa il versamento…forza un aiuto anche per Sara e mi raccomando non mollare mai !!!!
    Ciao a tutti

  6. @Sara
    Ho letto il link che hai postato, ma dove sta scritto che non ci vuole il nome dell’intestatario o il codice fiscale? Ti informi con più precisione perché gli uffici postali in questo periodo sono stracolmi…please…

  7. @sara: non preoccuparti, ogni tanto la coda in posta permette di scoprire infiniti mondi umani imperscrutabili 🙂

    Quindi è una newgift postepay. Lo specificherò all’impiegata e vedrò cosa mi dice 🙂

    Non ti aspettare grandi somme. Sarebbe stato più utile poterti procurare un reddito un po’ più “duraturo” rispetto a questa “una tantum” (come la storiella del pesce e della canna da pesca). Ma se preferisci così, sia fatta la tua volontà 😀

  8. @ Dona e Laura:
    Grazie per vostro apprezzabile intento, mi dispiace crearvi il disagio della coda in posta.. Sono mortificata.

    Per la ricarica non è necessario il nome dell’intestatario e circa la richiesta del codice fiscale in punti Sisal non ne ero a conoscenza; se è così dovrei chiedere a persona che mi ha regalato la carta (la cui attivazione ha un costo di 7 euro..) se posso comunicarlo, ovviamente non in questo spazio, ma tramite mio indirizzo email che, se Simone acconsente, darei in prossimo post.

    Intanto copioincollo le condizioni operative di ricarica Postepay NewGift (anonima):

    Le operazioni di ricarica possono essere effettuate presso l’Ufficio
    Postale, ATM Postamat, i punti vendita Sisal, i punti vendita collegati
    a Banca ITB e gli altri punti vendita abilitati consultabili al link
    http://www.postepay.it/come_ricaricare_pp.html
    tramite SIM poste mobile e canali telematici, da applicazioni per
    smartphone e tablet e tramite Portalettere dotato di pos.

    Anch’io chiedo scusa a Simone, e lo ringrazio, per l’uso di questo suo spazio.

    p.s. @Roberto: ho letto attentamente interessante iniziativa da te segnalata, ti contatto.

  9. Ciao Sara mi associo a Dona , quando ho un attimo di tempo faccio un salto in posta (non aspettarti una grossa cifra) perchè tramite i punti Sisal non riesco a fare l’operazione in quanto è obbligatorio il codice fiscale dell’intestatario della carta …..scusa Simone se abbiamo utilizzato la tua pagina ,Un abbraccio

  10. @sara: sabato mattina, neve permettendo, vado a fare una cosa che odio: la coda in posta per la tua postepay (ho scoperto di non poterlo fare via homebanking). Se non ricordo male però non si può ricaricare senza i dati dell’intestatario della carta.
    Nel caso, puoi inviarmeli a chicchedido(at)gmail.com

    Prendilo come un regalo di Natale 🙂

  11. Grazie infinite Roberto, per tua interessante segnalazione.
    Ti contatterò presto per approfondire il discorso. Ancora Grazie.

    Ringrazio inoltre Dona, Nat, Laura, Antonella, e anche Simone, per vostro sostegno, che mi fa sentire meno sola in questo mio faticoso momento.

    Ma nonostante la fatica e la preoccupazione, mi ritengo una tenace, e voglio fortemente realizzare il mio sogno (un giorno ne parlerò, c’entra un viaggio, anche metaforico, c’entra Itaca..); ma ora quel mio sogno deve attendere, lo lascio in sospeso, altro preme…

    Circa il mio appello ho attivato una Postepay sulla quale chi lo vorrà potrà versare la cifra che crede. Anche minima, simbolica.
    NOTA BENE!: Tengo a precisare che ogni cifra sarà da me resituita totalmente entro la fine del 2014, una promessa che è per me da stimolo per non mollare, non avere più certi brutti pensieri, e riscattare la mia DIGNITA’!

    La carta non è intestata, per serie ragioni, ma intendo metterci la faccia al momento della restituzione degli importi riconsegnandoli di persona (in Italia..) per stringere la mano e abbracciare chi con la sua empatia e generosità mi è stato vicino. Carta Postepay n°5299480611935159

    Grazie.

  12. @ Sara, se non hai problemi a scollocarti posso tentare di proporti alla comunità provenzale in provincia di Cuneo che sta per avviare un concreto progetto lavorativo alternativo al sistema di vita attuale in decomposizione (P. Ermani: pensare come le montagne).
    Il progetto si propone di
    ripopolare e far tornare produttiva una valle provenzale da anni abbandonata, questa
    comunità ha già avviato una scuola e in simbiosi con una proposta
    culturale vuole alimentare un discorso di produzione casearia (Castelmagno),
    riscoprire colture di tipiche di queste alpi marittime (pere, patate,
    lenticchie, erbe officinali…, avviare un agriturismo. Per farti un’idea vedi link
    http://www.coumboscuro.org/
    http://www.targatocn.it/2011/12/22/mobile/leggi-notizia/argomenti/al-direttore/articolo/i-teneri-e-commoventi-auguri-di-natale-dallincantevole-terra-di-coumboscuro.html#.UooCZcRWySp
    I finanziatori del progetto, forniranno locale abitativo e garantiranno sufficiente stipendio, non sarà una villeggiatura, ma un sicuro inizio per strappare le catene del capitalismo ormai in declino.
    roberto, tel. 3393391269
    roghise@gmail.com

  13. Ciao simone sto seguendo con un po di apprensione l’accaduto ma nello stesso tempo con l’auspicio e ottimismo che tutto vada per il meglio,
    anche io darò un piccolo contributo; mediterranea la sento come se fosse
    un po anche mia pur se rimarrà un sogno
    poter salpare insieme al capitano.
    Buon vento

  14. Notizia alle 14.16 di oggi:

    Appello MEDITERRANEA: raccolti 7.440 € in 48 ore, 2,5 euro al minuto. Donazioni da 5 a 860 €. Tane persone. Grazie a tutti per il vostro impegno!

    La stima dei danni, tuttavia, è intorno ai 20.000 euro tra falle a prua, murata, delfiniera, falchetta, battagliola, lande, cime, parabordi, legni, àncora, alaggio e varo etc. Dopo le perizie lo sapremo più precisamente. Ma intanto grazie.

    http://www.progettomediterranea.com/Eventi-e-Iniziative/simone.html

  15. @Sara, magari qualcuno in zona Milano (se ci dai anche dei piccoli spunti) può aiutarti a trovare un lavoro per poter cominciare a sbarcare il lunario e permetterti di organizzare meglio il tuo sogno.
    Quando abbiamo dovuto chiudere il ristorante, non riuscendo a ingranare per conto mio, ho ripreso a lavorare in ufficio. Non è il massimo della mia aspirazione, ma mi sta permettendo di risparmiare qualcosina mentre definisco meglio i miei programmi.
    Su, forza e coraggio.

  16. @Sara: sono andata a rileggere il brano sulla felicità ,che trovo bellissimo, mi dispiace veramente tanto per la tua situazione , ma non hai nessuno (amici o parenti) che ti possono aiutare , a volte l’orgoglio deve essere accantonato……E se lasci la tua mail così ti possiamo contattare e privatamente ci lasci il tuo indirizzo…. . Coraggio vedrai che passerà questo brutto momento.

  17. Sì, Antonella, sono io, l’autrice di quello che tu definisci ‘bellissimo’ (e ti ringrazio) brano sulla felicità con cui ho vinto il master cui tenevo tanto, ma non avrei potuto permettermi.
    Anch’io, non lo nego, mi riconosco discrete qualità, ma evidentemente non le ho saputo far fruttare: è ciò che mi sconforta maggiormente.

    A chi mi chiede dove vivo: nella nauseante Milano, che non reggo più.
    Mie competenze e aspirazioni? Attualmente non me ne sento nessuna: sono svuotata dentro.

    @Laura: chiaro che 1 solo tuo euro non mi cambierebbe la vita, ma 1 euro moltiplicato per tot ‘benefattori’ potrebbe aiutarmi.
    Ma io non chiedo “elemosima”, ma un anticipo che mi dia respiro fino a che (spero presto!) stanchezza e angoscia si dissolveranno e io potrò riprendere in mano la mia vita.
    Allora restituirei fino all’ultimo centesimo del ‘prestito’.
    Non so come ciò possa avvenire visto che non ho una banca d’appoggio; magari Simone, o chi per lui, potrebbe fare da filtro.

    Grazie a tutti.
    Lieta serata.

  18. @Sara
    Ciao Sara, ma sei la stessa che a marzo scorso scrisse quel bellissimo brano sulla felicità con cui ha vinto un master del valore di 1.800 euro? Se sei tu mi sembra che di qualità ne hai e, se il tuo appello non è solo una provocazione (che troverei davvero di cattivo gusto in questa circostanza)dacci maggiori informazioni su di te per poterti aiutare…

  19. Ti ho appena mandato il mio piccolo contributo…credo davvero che il “progetto Mediterranea” sia un’iniziativa valida non solo per chi vi collabora direttamente, ma per tutti noi e voglio vederlo decollare (anche se detto di una barca non è proprio il massimo :))
    Un abbraccio

  20. @Sara: come detto nei messaggi precedenti di chi ti ha risposto, dicci da quale area geografica scrivi, quali sono le tue competenze (o aspirazioni). Si fa del nostro meglio per non lasciarti a mollo nel tuo brodo.
    Ma devi aiutarci ad aiutarti.

  21. Anch’io “Mai in vita mia avrei pensato di fare un appello del genere. Io che pur di non chiedere aiuto mi farei ammazzare. Ma non per orgoglio, chissenefrega dell’orgoglio… è che nel fare le cose da me ho sempre trovato stimoli, gusto, piacere”.
    …Sarò felice se domani potrò vedere sorgere la luce del giorno e ragionare su questo.

    Esprimo profonda gratitudine a chi ha dato riscontro al mio appello.

    Il mio conto in banca è in rosso da tempo, caro Simone, non posso lasciare estremi bancari. E poi, sinceramente, il mettermi in totale esposizione mi crerebbe un tale disagio…
    L’angoscia sta crescendo di ora in ora, e la stanchezza diventa di ora in ora esteso sfinimento.
    Ma sarò felice se arriverò a domani per vedere sorgere la luce del giorno…

  22. Per Sara…. io ti darei volentieri un euro ma cosa cambierebbe ???’ Ho sempre pensato che non è l’elemosina che cambia la vita delle persone. Perchè non scrivi dove vivi e cosa sei in grado di fare lavorativamente , vedrai che qualcuno ti aiuterà e vedrai che il tuo sogno che ti ha portato a questa situazione sarà rimandato a tempi più maturi. Ritorno dalla banca adesso e ho fatto un piccolissimo versamento ma con il cuore grande . Ciao Simone e vedrai che sarai ancora più forte di prima ….mi ricordo bene la tua grinta quel pomeriggio a Rimini . Un abbraccio . Laura

  23. “Contribuisco anche io perché non si lascia un amico in mezzo al mare”…..la risposta di una mia cara amica quando le ho raccontato quanto stava succedendo. e vi conosce solo tramite i miei racconti!!! questa cosa mi ha reso felice……e credo proprio che “ce la faremo ” AVANTI TUTTA COMANDANTI…..

  24. … se fosse stato facile non avrebbero chiamato noi, dai Simone che ce la fai anche sto giro.
    Senti, io c’ho una vita organizzata più o meno sullo stesso stile tuo, quindi di lilleri ti potrò inviare ben poco. Però con l’avvicinarsi dell’inverno ho molto tempo libero, se ti serve manovalanza abile volenterosa e capace ci sono. Piglio un treno e mi autofinanzio la permanenza in S.Benedetto.
    Dai capitano che ce la fai!

    • roberto, carino che sei. è sempre chi può dare di meno che dà di più. ora non ci servono braccia, ma grazie ugualmente. ti faccio eventualmente sapere. ciao.

  25. @ Sara: forse lo avrai già detto in passato, ma ci aiuterebbe ad aiutarti anche sapere in che zona d’Italia sei. Magari si riesce a essere anche più concreti nel darti una mano.
    Una donazione ti aiuta temporaneamente, ma se si potesse darti qualcosa di più concreto per superare il momento di difficoltà lo si fa volentieri.

  26. anch’io faccio un’APPELLO per me stessa: da mesi sono sulll’orlo dell’indigenza e da giorni non mangio che piatti di pasta; per illudermi di variare i pasti, sono riuscita a comprarmi, la scorsa settimana, in un discount, tre varietà: penne, fusilli, spaghetti.
    Con tre varietà di forma di pasta, mi sento una regina, ma, davvero, ho bisogno di un contributo, anche solo di 1 euro da ciascuno di voi, che siete in tanti e generosi visto che vi siete resi disponibili a contribuire alla raccolta di fondi per Meditteranea.
    Oppure, Simone, potresti fare il bel gesto della decima, un decimo di quanto ti arriva dai preziosi contributi per Meditteranea, potresti devolverlo a me, se tutti fossero d’accordo. Che ne dici?

    Mi devasta aver toccato il fondo, e aver messo sotto i piedi la mia dignità, solo per avere inseguito un mio sogno, che ad ora, non si è realizzato (evidentemente non sono brava come Simone al quale, nonostante tutto, va la mia sincera ammirazione)e mi devasta aver messo in piazza la mia indigenza e il mio bisogno di aiuto, ma, credetemi, sono in una situazione disperata: già stata alla Caritas, ma non hanno più fondi… (dicono).
    Se qualcuno volesse aiutarmi appena potrò gli renderò quell’euro che chiedo, o a te, Simone, la decima.
    Oltre la pasta potrei comprare un po’ di verdura e frutta, per variare ulteriormente la mia alimentazione, e sentirmi una super-regina.

    E’ un APPELLO SERIO, purtroppo, il mio, Simone, spero di non romperti i … con questa mia interferenza, ma sapessi da quanto tempo anch’io sono stanca e angosciata!
    Tu e i tuoi lettori siete la mia ultima spiaggia, dopodiché non mi rimane che il gesto estremo…

    • Sara devi mettere un numero di conto corrente se vuoi che qualcuno ti aiuti. io il mio aiuto te lo mando subito, ma metti l’Iban, il tuo nome e cognome di intestazione del conto e, per chi dona dall’estero, preparati a dare bic/swift e indirizzo della banca.

  27. Nessuno ti romperà i coglioni.
    (Tranne, forse, chi non li ha.)

    Quando si fa beneficienza, si avverte quasi una forma di autocompiacimento terzomondistico, in grado di placare per un attimo l’inquietudine della nostra coscienza. Quasi fosse un sollievo…

    Questa non è stata beneficienza.
    E non è terzomondismo.
    E’ piuttosto un ATTO DI DIFESA bello e buono, nei confronti di un sogno che è anche il nostro. E che nessuno ti porterà via. Puoi scommetterci.

    I sogni non si finanziano. Si vivono.
    Ciao,
    Andrea

  28. Bonifico effettuato, entro i canonici 2-3 giorni vi sarà accreditato.
    E’ una piccola cifra ed è il mio modo di contribuire al progetto. 🙂

  29. Che dire…bravo Simone e le altre persone che hanno messo anima e corpo in quei momenti terribili… vedrai che ci saranno tante persone che daranno un contributo anche piccolo.Aiutare a realizzare un sogno trasformato in uno splendido progetto fa bene al cuore …. anche 5 o 10 euri….siamo in tanti forza !!!!! Una pizza in meno …..un cinema …volete mettere a confronto di un progetto di 5 anni e intanto che siete in banca un versamento anche per le Filippine……per la maggior parte di noi 20 euri non ci cambiano la vita !!!!

    • Poco fa ho saputo questo: due ragazzi pagano, prima dell’estate, due settimane a bordo, 860 euro. Poi poco prima di partire per le vacanze e venire su Mediterranea hanno un lutto in famiglia, non possono più venire, vacanze perse. Noi gli restituiamo i soldi integralmente.
      Ora loro cosa fanno? Un bonifico per MEDITERRANEA in difficoltà, esattamente di 860 euro.
      Il giro della riconoscenza… la gente grata… il mondo bello… Che cose splendide. Io mi commuovo.

      Leggete e diffondete l’APPELLO (e aiutateci, please…)

  30. Ciao Simone,
    mi spiace per quanto accaduto, sono parecchio lontano da san benedetto (cuneo) e non sono un marinaio, ma ti offro il mio aiuto per quanto possibile.

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