Anno nostro

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8 pensieri su “Anno nostro

  1. Salve Simone, sono capitata ieri sul tuo sito e il tuo progetto mi interessa molto. Tu parti a marzo e noi a luglio! Anche noi vogliamo fare un giretto per il mediterraneo per ora ci siamo dati un anno! Plus si affinité! La nostra è una barca catalana di 10 m a cui abbiamo messo una vela aurica! È un po’ lunga da spiegare!
    Non capisco bene da dove inizi il viaggio, ma se nei prossimi mesi sei nella baia di Villefranche fammelo sapere!
    Buon vento,
    Laetitia

    • ciao laetitia. buon vento allora. noi siamo a san benedetto del tronto, salperemo da lì tra 10 e 20 maggio prossimo. rotta sudest, grecia. passeremo l’estate alle cicladi, poi atene e poi su fino a istanbul. speriamo di incrociarci. ciao!

  2. Ciao Simone. Mi è ricapitato tra le mani il tuo libro “Avanti tutta” dopo un paio d’anni nel cassetto… ne ho riletto alcune parti: maledetto a te! Inizio d’anno consapevole e triste in una città che non amo e che reputo assurda nelle sue dinamiche (come ogni città). Ma d’altre parte quando guardo gli amici, gli uomini e le donne negli occhi vedo tante cose buone, un enorme potenziale e allora la rabbia lascia il posto alla speranza. Thoreau dice all’inizio del tuo libro che se vedi che intorno a te le facce sono le stesse allora vuol dire che non è cambiato niente. La mia faccia è cambiata negli ultimi due o tre anni, ma non ancora quanto io desideri. La malattia cova nello spirito di ognuno e guarirne è compito arduo. In tanti si danno agli oppiacei del consumo della routine, del sistema; ma con me non regge e ci sto male. Questo era solo uno sfogo, una condivisione (non un lamento che non serve a niente). Grazie di ciò che hai scritto, perché sento le tue pagine vibrare col mio spirito, ancora fresche e nuove. Significa che parlano ancora di me. (puoi anche non pubblicare il post, ti saluto caramente come farei con un amico).

  3. Per la serie “i bambini sanno già tutto”, riporto un aneddoto che mi è stato raccontato proprio oggi: una giovane famiglia con un figlio piccolo parte per le vacanze natalizie portandosi dietro il necessario e il superfluo. Per il bambino, solo un tablet con qualche app (giochi)… allora il bambino, prima di partire, dice al padre: “papà non portiamo il tablet, voglio qualcosa di più CONCRETO per giocare!”. Un giocattolo, insomma, con cui usare le mani, muoversi, con cui interagire in modo libero, a differenza di un videogioco che non si tocca e che va sempre usato nello stesso modo (sconfiggere il nemico e fare punti, sostanzialmente).
    Non abbiamo bisogno di molto, solo delle cose con cui da millenni abbiamo a che fare. E in noi da giovanissimi è già tutto definito, così pronto a essere messo in pratica… ma poi tutto viene facilmente stravolto!

    Bellissimo video, mi ha fatto molto male e molto bene vederlo, auguri!

  4. Ciao Andrea,
    e ciao Simone. Mi scuso per usare questo spazio in maniera impropria, ma è l’unico modo che conosco per domandare ad Andrea se ha un blog.
    Mi interessa molto la sua storia e per questo mi chiedevo se vi stesse scrivendo al riguardo.

    Grazie,

    Paolo

  5. Caro Simone, seguo “silenziosamente” il tuo blog da oltre un anno… Un silenzio operoso, ricco di domande interiori e azioni concrete… Piu’ volte ho pensato di scriverti per ringraziarti di cuore per la tua straordinaria generosita’. Mettere a disposizione la propria vita in questo modo non dev’essere (stato) affatto semplice. Neanche per un grande scrittore militante…
    Ho appena compiuto ventisette anni ma condivido profondamente le tue idee di cambiamento… La mia rivoluzione quotidiana e’ gia’ iniziata da un pezzo… Sono in viaggio da circa due anni alla scoperta di questo meraviglioso pianeta… Ho ritrovato le tue parole dappertutto: per le vie di Londra, Parigi, Taipei, Kyoto, Melbourne, Port Vila… Fortunatamente non ho un lavoro fisso da abbandonare ma un progetto di liberta’ da costruire e tanti sogni da realizzare. Con sobrieta’, dignita’ e coraggio tutto e’ possibile…

    Un lungo abbraccio dalla Tasmania!

    PS: Come posso fare una donazione dall’estero per Mediterranea?

    Andrea

    • Caro Andrea, ciao. Buon viaggio, allora. Hai 27 anni e sei già così lucido, che fortuna la tua! Alla tua età ero molte miglia fuori rotta, o almeno la mia rotta vera era per un dedalo di luoghi così distanti che poteva sembrarlo… Se hai trovato le mie parole a Parigi e Kyoto potrei avercele lasciate io stesso. Negli altri luoghi ce le avrà portate il vento del nord… Auguri carissimi al tuo progetto di libertà e ai tuoi tanti sogni da realizzare. Se parli di dignità e sobrietà e coraggio… finiremo con l’incontrarci prima o poi.
      per la barca ti ringrazio, pensa alle tue spese di viaggio prima, che immagino tu ne abbia bisogno. se poi davvero vuoi aiutare la barca, vai qui a questo link del sito, dovresti trovare tutto per fare cose anche dall’estero: http://www.progettomediterranea.com/Eventi-e-Iniziative/simone.html
      grazie del tuo bel messaggio pieno di ottimismo e voglia di vivere. ciao!

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