Un’altra voce. Per chi ha voglia e tempo (dunque nessuno o quasi…)

Accendete a volume alto e continuate a fare quello che fate… Ma ascoltate. Lui è il massimo scrittore greco degli ultimi settant’anni. Scrisse “Z” da cui fu tratto il famoso film “Z – L’orgia del potere“, con la sua stessa sceneggiatura, vincitore di grandi premi. Anticipò di qualche anno gli eventi tragici della salita al potere della Giunta Militare, tra ’68 e ’74 in Grecia. Un intellettuale vero. Come forse non ce ne sono più a indicare la via… E infatti, si vede come siamo messi. Buon ascolto.

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12 pensieri su “Un’altra voce. Per chi ha voglia e tempo (dunque nessuno o quasi…)

  1. Sono molto colpito dall’umanità di questi pensatori. Persone eccellenti che non hanno dimenticato di essere soprattutto umani. Sanno sorridere e scherzare come dei ragazzi e nello stesso tempo fornire una visione approfondita delle cose: sono riusciti a rimanere se stessi, resistendo a tutto, cultura compresa.
    Riguardo al rapporto fra economia reale e finanza, la perdita definitiva della convertibilità aurea (se non sbaglio è stato Nixon che, con un atto di onestà, l’abolì, visto che non era più rispettata) ha ufficialmente disinnescato il sistema di sicurezza che impediva alla massa monetaria (sempre più virtuale, più immateriale e istantanea nella sua proliferazione/trasferimento grazie alle tecnologie) di crescere all’infinito. Con tutte le conseguenze che sempre più “assaporiamo” sulla nostra pelle.
    Grazie per questo bel dialogo con un altro grande essere umano.

  2. Scrivo solo per ringraziarti di averci messo a disposizione questi dialoghi.
    Serve ad aprirci la mente in un periodo in cui si fa’ il contrario.
    Grazie
    Claudio

  3. Ho ascoltato l’intervista e, per quanto innegabile la statura culturale ed esistenziale di Vassilikos l’ho percepito un po’ ripiegato sul passato, come rassegnato alla sconfitta soprattutto dell’agire intellettuale…forse è la devastante situazione della Grecia ad aver ingenerato questo senso di impotenza, ma devo dire che ho trovato più propositive e ricche di stimoli di riflessione le domande rispetto alle risposte…L’idea di questo intellettuale non necessario al potere, che non fa audience in tv e che, quindi, per vendere, è obbligato a ricorrere ad ipersemplificazioni in stile pubblicitario e a compromissioni ipertestuali o addirittura, se sceglie la via della qualità, è costretto a ritirarsi dall’attualità in una sorta di ritorno ad una dimensione claustrale di sapore medievale mi ha lasciato perplessa.
    Anche davanti alla prospettiva così visionaria degli” Stati Uniti del Mediterraneo” mi è sembrato diffidente, sì forse ci sono stati dei tentativi, ma è un progetto fuori dalle aspirazioni di oggi, forse negli anni ’90 poteva essere, oggi c’è la crisi, chissà…
    Due cose, però, mi hanno colpito favorevolmente : “ la strada degli ulivi” (il progetto della delegazione greca permanente all’Unesco da cui si potrebbe ripartire per trovare punti d’incontro tra i paesi del Mediterraneo) e la ripetuta insistenza sulla necessità di “ essere fieri della propria storia”. Finché continuiamo a considerarci il Sud povero del mondo non riusciremo mai a riscattarci dal giogo del modello capitalistico anglo-americano per proporre una credibile alternativa mediterranea. Sono molto colpita dal fatto che un intellettuale esterno al nostro Paese percepisca più fortemente di noi il valore della tradizione culturale italiana, l’importanza che riveste la nostra epopea Risorgimentale come possibile coagulo della popolazione, il grande ruolo svolto dalla sinistra italiana come modello europeo, il potenziale dei nostri beni culturali… A volte uno sguardo esterno, soprattutto di questo livello, ci può aiutare a riportare l’ attenzione sul nostro potenziale e a ripartire da lì…

    • Molto belli gli aneddoti su Occhetto, il racconto su Furio Colombo… che tempi. Bellissima anche la suggestione sulla via dell’ulivo.. si’..

  4. ..io adoro questi post..si toccano tanti temi, dal ruolo degli intellettuali all’economia, alla crisi della sinistra europea e del mediterraneo. Mi lascia un pò perplesso il giudizio positivo ( se ho ben capito) su Sarkosy. Nel suo intervento in Libia ho visto la disunità europea e la debolezza italiana ( Sarkosy era con Cameron) più che un tentativo di riunire il mediterraneo. Vero è che oggi la Libia è terreno di conquista per l’oscurantismo dell’Isis…una situazione decisamente preoccupante!

    • Sai Francesco, gli jiadisti di Alquaeda durante la primavera libica li abbiamo armati e sostenuti noi con soldi e attrezzature. In quel momento serviva creare e sostenere nemici di Gheddafi. Poi, come è già avvenuto mille volte, ce li siamo trovati contro nel Sultanato Libico. Dunque come vedi siamo artefici del nostro destino…

  5. Simone sono in ufficio, sono giorni brutti lavorativamente parlando, sono teso e preoccupato ho ascoltato quest’uomo meraviglioso che non conoscevo, dopo pochi minuti l’ho “sentito” come una poesia o un bel film, è un intervista bella sana vera che riempie lo spirito e che certamente riasolterò presto.
    Grazie

  6. Non l’ho ancora visto tutto, Simone. Solo una piccola parte.
    Indipendentemente dagli innumerevoli spunti su cui discutere, quello che mi piace è l’atmosfera. Calma, riflessiva, serena. Con il tempo lento per riflettere sulle cose che si stanno dicendo. Il tempo per parlare. E per ascoltare, come dovrebbe essere e a cui non siamo più abituati. Anche le interviste sono pressanti, veloci, telegrafiche, concise, essenziali.
    Che bello questo “perdere” il tempo, trascorrerlo noi, tutto, lentamente, seminarlo, farlo “fruttificare” mentre lo usiamo…

    Lui lo trovo di un’eleganza, delicatezza e profondità davvero toccanti.

    Grazie

    • E’ quel che volevo quando ho fatto le mie scelte. dedicare la mia vita, il mio tempo, a fare con calma le cose che sento di essere nato per fare. Anche in questi giorni di solitudine, devo sempre ricordarmelo… ciao

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