Assaporare

Venditore di sottaceti

Un angolo de La Città, dove essere sereni

 

Poco fa mangiavo una buona insalata, e mi struggevo di pensieri. Istanbul sfiatava lieve fuori dalla finestra aperta di questa improvvisa primavera. Un nave sul Bosforo, qui di fronte, lanciava il suo stanco lamento di sirena. D’un tratto ho pensato che dovevo assaporarla quell’insalata. Dovevo sentirla tra la lingua e il palato, nei lati della bocca, godere della sua freschezza mentre la deglutivo, la facevo scorrere sul palato molle, la inghiottivo mentre nella bocca finivano il loro affresco il peperoncino, il taramà, l’olio, la soia, l’aceto dei cetrioli aromatizzati. Ho chiuso gli occhi, ho cercato di rendere onore a quello che stavo facendo, senza bistrattarlo, senza tradirne il senso, distrattamente, pur nella mia nuova e forte consapevolezza.

Lavoro al computer da stamani, poi sono uscito per un’intervista fino all’Istituto Italiano. Ho scritto molto, tre resoconti, un documento concettuale sul Modello del Mediterraneo a cui sto lavorando. Ho cercato di tenermi impegnato tutto il giorno. Tra poco cucinerò la cena. Di oggi, tuttavia, ricorderò quel boccone di insalata. Un boccone sapido, sentito, che non mi si è infilato nel corpo di soppiatto, l’ho colto, non l’ho perduto. E in quel momento, per un istante, sono stato totalmente sereno.

(non bisognerebbe mai aggiungere qualcosa dopo aver scritto un post. Ma sto sentendo questa canzone… Bellissima: https://www.youtube.com/watch?v=ktClVtDxBOw)

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3 pensieri su “Assaporare

  1. Il piecere di ” assaporare”, di gioire di un pasto ” hic et nunc” va scomparendo. Giganteschi cloni di ” eataly” spuntano ovunque nel mondo e in tv c’è un profluvio di reality sul cibo. . Le cucine sono un microcosmo che replica ed esaspera il modello di competizione dominante: adorazione per lo chef stellato, alleanze tattiche per “far fuori” il competitor più temuto e poi tutti contro tutti per l’agognato premio finale. Il cibo viene cucinato con un metronomo punteto in testa,i piatti vengono studiati, analizzati, assaggiati, a volte sputati, quindi buttati.
    La gente si commuove solo ai complimenti dei giudici di mastechef.

  2. Quel bar è fantastico Simone…

    Ho letto il resoconto della conferenza stampa. Fantastico, un’accoglienza così non me l’aspettavo.

    Complimenti e in bocca al lupo per gli incontri delle prossime settimane!

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