Perfino io…

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Non so chi mancasse oggi. C’era tutto il Mediterraneo.

 

Molte meno donne velate qui a Tunisi, dove ci sono praticamente tutti i paesi arabi e musulmani del Mediterraneo, che nel solo centro di Istanbul. Curioso… Com’è curioso volare dall’Asia all’Africa e poi dopodomani all’Europa in tre giorni, restando sempre, in realtà, nell’unico continente, il Sesto Continente, cioè Il Mediterraneo. Stamani in aereo guardavo dall’alto la Tracia, la Macedonia, l’Attica, L’Eubea, il Salento, la Sicilia, fino Cap Bon, La Goulette, Sidi Bou Said. Conosco queste coste ormai quasi palmo a palmo. Ricordavo di ogni baia dove avevo dato àncora… mediterraneo, casa nostra. Casa mia.

E curioso è anche, almeno per me, sfilare insieme a migliaia di persone qui a Tunisi per la più grande protesta/dimostrazione mediterranea che io ricordi, a seguito dei gravi fatti del Museo del Bardo, qualche giorno fa. Oggi c’erano tutti, o quanto meno sembrava non mancasse nessuno. Solo bandiere variopinte e gente venuta qui da decine di paesi per riaffermare l’inviolabilità dei valori della pace, della democrazia, della lotta al terrorismo e agli affamatori di migranti, in un unico grande coro che non teneva conto di razze, religioni, politica. Certamente molto affascinante e molto emozionante per chi crede nella comune cittadinanza mediterranea (di cui domani parlerò al Sabir Maydan nell’ambito del World Social Forum).

Tuttavia, non posso non chiedermi dove sarà questa gente domani, quando le piazze torneranno deserte o animate dalla normale vita cittadina. Vorranno continuare a sostenere con la loro spalla i poteri che oggi qui accusano e a cui, giustamente, imputano la gran parte delle nefandezze perpetrate nelle stanze di casa nostra? O vorranno davvero minarne alle fondamenta la forza e l’indistruttibile arroganza di questo sistema economico, politico, di vita, cambiando davvero le loro esistenze? Chissà. Io resto sempre molto scettico di fronte alle manifestazioni. Sembrano scritte dal ghost-writer del grande tiranno, utili solo a lui, al potere, che gode di queste valvole di sfogo, in cui tutti pensano di aver fatto qualcosa, e forse lo fanno anche, ma non basta. Anzi, la satolla pienezza di cui danno la sensazione, placebo di un cibo per i cuori sempre assente, serve solo a placare gli animi degli ardimentosi. Per i quali, come si sa, la manifestazione dura tanto, tantissimo, e soprattutto… inizia domani.

Ad ogni modo. Oggi. C’ero anche io. E lo ammetto: era bello vedere tutti i fratelli del Mediterraneo insieme. Ma…

Qui un video: clicca

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5 pensieri su “Perfino io…

  1. Refuso sull’ultima frase, che voleva essere così:Sei stato un grande, tut e tutti gli altri presenti, anche se avevano bambini in spalla plaudenti

  2. Ma non riesci proprio a goderti l’attimo? Sempre a chiederti cosa faranno gli altri? Sei andato a manifestare, una manifestazione bellissima. Sei stato un presenti, anche se avevano bambini in spalla plaudenti.

    • Advo, guarda. Io c’ero per caso. Mi avevano invitato a parlare. E ad essere sinceri mi ha fatto anche piacere esserci. Poi mi chiedo, certo. Impossibile non farlo. Mai fatto una sola cosa in vita mia senza chiedermi “serve?” “è solo bella ma inutile?”. Fare qualcosa senza neppure chiedersi se serve o se danneggia o se è neutra direi che è atarassia, inconsapevolezza, cioè forme d’assenza. Io cerco di esserci, certo. Sempre. Godersi l’attimo mi pare una cosa un po’ estranea alla mia cultura, almeno quando si tratta di eventi pubblici. Cerco di godermi altri attimi…

  3. Molto interessante l’annotazione sulla prevalenza di donne a capo scoperto rispetto a quante se ne vedono ad Istanbul. Mi verrebbe da trovarci un nesso con quanto detto da Bedri Baykam nella vostra bella intervista…Ovvero dell’arabizzazione della Turchia sotto il governo Erdogan, su cui non possiamo chiudere gli occhi. A Tunisi hanno sfilato i mediterranei, mentre la Turchia sta diventando araba.

  4. Mi è piaciuto il video forse casualmente girato controcorrente, in senso inverso rispetto alla direzione di marcia della manifestazione. Lo trovo molto rappresentativo della tua partecipazione a metà, diviso tra il bisogno di condividere una fratellanza mediterranea e il senso dell’inutilità di queste rappresentazioni di massa le cui potenzialità evaporano il giorno successivo….
    Mi piacerebbe molto ascoltare cosa dirai al Sabir Maydan, se puoi pubblica il video…in bocca al lupo

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