Un anno per mare


Sognare. Progettare. E poi, vivaddio, salpare. Uno da solo non saprebbe farlo, non avrebbe sufficienti forza, idee, tempo. Ma tanti, insieme, sì.

Un anno fa, da San Benedetto del Tronto, partiva Progetto Mediterranea per la sua lunga peregrinazione via mare. Già l’anno prima, nel “riscaldamento”, avevamo navigato sei mesi tra Balcani e Golfo di Venezia, ma un anno fa partivamo ufficialmente. Ora siamo nel Mar Nero, tante miglia dopo, e proseguiamo imperterriti il nostro viaggio. A bordo un gruppo di noi, che ogni settimana cambia, come era previsto. In questo anno abbiamo incontrato mare, cetacei, tartarughe, uomini, coste, baie, storie. Ci siamo riparati sempre con umiltà negli angoli sicuri che ci ha offerto la sorte. Ci siamo risollevati dalle tante, inevitabili cadute. Mediterranea ha dimostrato a ognuno di noi, uomini temporanei, che non c’è spazio per uno solo rivolto a se stesso, ma solo per tutti noi rivolti verso il mondo. Nessun interesse, nessuna deroga dai nostri valori. 45 persone che viaggiano per piccoli grandi obiettivi comuni. Da condividere.

Un anno fa salpava Progetto Mediterranea, noi a bordo. Gente qualunque, ma non gente comune. Cercatori di senso. Scopritori del nostro mondo. Per non doverci dire un giorno, con disincanto: “ah, se fossi salpato!”. Noi siamo salpati, perché il tempo va, non torna, e quello che hai tentato, vada come vada, è il tuo ritratto: lo guardi e finalmente ti vedi. E tra cento traversie, inevitabili quando si vive davvero, siamo qui, stiamo navigando.

Siamo sempre stati all’altezza? Forse no, ma tante volte sì. Una spedizione, come la stessa vita, non la giudichi dai tanti errori, ma da tutte le volte che non ti dici bugie, capisci, hai un’idea nuova o sei grato a chi te la offre, salpi l’ancora e continui a navigare. Una mappa chiara, che non prevede scuse, solo responsabilità personali, e voglia di essere migliori di ieri. Con un waypoint chiaro: ogni cosa che viviamo la dobbiamo (anche) all’altro. Ogni giorno dobbiamo ricordarci di dirgli grazie.

Qui, per ricordarcela sempre, la “carta dei valori” di Progetto Mediterranea.

Occupy Elafonissos

 

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5 pensieri su “Un anno per mare

  1. Complimenti vivissimi per questo primo compleanno caro Simone!
    Ultimamente ti/vi penso spesso passeggiando solitario per il porto di Auckland…
    Un lungo abbraccio!!

    Andrea

  2. Quello che non riesco a capire, Simone, è come abbia potuto perderti negli ultimi due anni ( così ti esprimevi due o tre post fa ) con tutte le emozioni positive che sei riuscito a vivere con l’esperienza di Mediterranea. Sembrava che nonostante limpidi mari, coste barbariche e meravigliosi tramonti, fossi riuscito ad afferrare il senso delle cose solo mediante un piccolo gesto come riempire un vasetto di carciofini sottolio……

    • caro sim1one, a seguirlo, questo lungo viaggio che sto facendo dalla cattività alla libertà, credo potrebbe spiegare, raccontare, illustrare molte cose a molti. Il viaggio per la libertà, per l’autenticità, per l’armonia, per l’equilibrio, forse non è possibile senza riprendersi tutto il tempo, tutte le chance, tutto lo stato interiore. Ma certamente con quel gesto di lasciare il lavoro e vivere diversamente è solo iniziato un percorso. Lungo, maledettamente lungo, tutto interiore, contro mostri che la libertà e il tempo e la solitudine amplificano. Tutto sta lentamente venendo al pettine. Ci sono voluti forse sette anni, questi sette anni di libertà, perché ogni cosa maturasse, si esprimesse, generasse ogni infezione, e relativi anticorpi, per consentirmi ora di imboccare nuove strade, strade di maggiore consapevolezza… Chissà. Certo è che ogni cosa bella fatta in questi anni resta, ha sapore e valore. E pur tuttavia, la vita è più complessa di una semplice scelta, pure coraggiosa. Anzi. Il vero coraggio (questo l’hanno capito davvero in pochi) è impedirsi le droghe, evitare gli edulcoranti, non rifuggire silenzio e solitudine, e guardare in faccia tutto, senza protezioni 8scrivanie, biglietti da visita, vita sociale, denaro, responsabilità, incombenze…). Per chi davvero vuole affrontare il drago, la via è tortuosa, a tratti dolorosa. Ma ha un grande pregio: è vera. Ciao.

  3. Coincidenze:
    Salpate per i vostri mari. per non dover dire un giorno: “Ah, se fossi partito!” leggo ora questa frase… La stessa frase è lo “spirito” del mio Blog: Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines. Sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails. Explore. Dream. Discover. Tra vent’anni sarete molto più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle fatte. Quindi mollate gli ormeggi. Lasciate il porto sicuro. Riempite di vento le vostre vele. Esplorate, Sognate, Scoprite. …ed io continuo a chiedermi: “quando?” quando avrò il coraggio?

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