L’azzurro del Mediterraneo non lo puoi capire, solo vedere, e non mi riferisco al mare, semmai al cielo, neppure, lo stacco della terra arsa di stoppie tra cielo e mare, dunque è il giallo che non puoi capire, solo inquadrare, senza notare il cespuglio verde poco prima del crinale, che quando lo noti fa scomparire cielo, mare, terra, dunque è il verde del Mediterraneo che non puoi capire, solo scuro punto perso agitato dal grecale che spazzola le tue memorie attive, anche se non ha colore, dunque è il vento del Mediterraneo che non puoi capire, e nemmeno vedere, solo provare sulla pelle abbronzata che non sai descrivere, su cui si posa il sale a righe bianche insondabili che non puoi lavare, solo ricordare, dunque è il rosa bianco bronzo del Mediterraneo che non puoi capire, solo vedere, semmai quello che contiene, viscere, tendini, vasi, sangue, umori, neppure…, pensieri, dunque il Mediterraneo non lo puoi capire, solo sentire.
Spero tu sia consapevole che questo blog crea seria dipendenza! E che dire, aspetti aspetti e poi una mattina trovi questo, leggi, rileggi e ti chiedi cosa abbia assunto l’autore prima di scriverlo, comunque doveva essere roba parecchio buona a giudicare dal risultato!
Parlando seriamente: è vero quello che dicevi in un’altro articolo di inizio agosto, noi non possiamo capire, io non posso capire, posso solo intuire, intravedere tra le parole un sentire che è troppo per essere tradotto in lettere. Traspare l’immenso da quello che scrivi, il gomitolo di emozioni che hai dentro e che ogni giorno ti impegni a srotolare.
Che belle emozioni che vivi … sono così felice per te. Forse c’è una speranza anche per noi che ti leggiamo! Buon proseguimento …Isa.