Avanti Tutta

Mi piace tantissimo questa copertina…

“Il mio downshifting procede per gradi…..mi impegnerò a testimoniare anche io nel mio piccolo. Se “Adesso basta ” ti apre una finestra, “Avanti tutta” è un maremoto, fa la rivoluzione. E’ un libro realmente pericoloso per il Sistema 😂😂😂. Se io fossi il Sistema lo censurerei per quanto è potente 😂😂😂 Debbo dire che fa male, ti scompagina, è stupendo, personalmente mi ha mandato in crisi, ma una volta letto non si può più tornare indietro, non si può fingere di ignorare la verità, la realtà che si porta dentro. Sono entrata in risonanza con molti dei tuoi pensieri, più di tutti quello della solitudine che ho sempre coltivato. A me sta cambiando la vita, e fa il suo lavoro meglio di uno psicologo, di una guida spirituale. Mille volte grazie !!”

Mary Paula, da un post sulla sua pagina Facebook.

Dopo il successo di ADESSO BASTA (venti edizioni) … AVANTI TUTTA – MANIFESTO PER UNA RIVOLTA INDIVIDUALE (Chiarelettere – libro € 14.00. Qui l’eBook a € 9.90 [il prezzo appare in dollari, 13.00])

DICONO DELL’AUTORE:

Tutti ci pensiamo, pochi lo ammettono, pochissimi hanno il coraggio di farlo. Simone Perotti è uno di questi. La Repubblica

 Simone Perotti, il pioniere italiano del Downshifting. Vanity Fair

Da manager di successo a romanziere e marinario solitario, Perotti racconta come si è riappropriato del suo tempo, e a chi lo definisce figlio di una generazione in fuga, lui risponde così: “Il mio futuro adesso è una mappa bianca da disegnare”. Panorama

In Italia, il maggior referente in tema di downshifting è Simone Perotti. Wikipedia

 PRETESTI di “AVANTI TUTTA”:

“Non ho detto nulla di come si vive bene ‘qui fuori’. L’ho dato per scontato. Ma non lo è. È meraviglioso.”

“Cento lamenti non fanno una proposta.”

“Se per le strade di una democrazia circolano migliaia di coraggiosi che intendono cambiare radicalmente la propria esistenza senza troppa paura delle consuetudini, può succedere di tutto.”

“Io vivo con circa 800 euro al mese, e posso abbassare ancora di più questa soglia.”

“Occorre fondare un’agenzia che aiuti le persone a scollocarsi, cioè a uscire dalla collocazione che hanno, sia sul lavoro sia nella società.”

“La paura è dunque l’unica moneta della nostra epoca? Paghiamo in questa valuta quasi ogni scelta della nostra esistenza, soprattutto quando si tratta di cambiare. Il messaggio è: se resti dentro sopravvivi, se esci muori.”

“Una speranza c’è: emanciparsi come singoli individui.”

“Una delle cose che sappiamo fare di meno è perdere tempo. Perdere tempo è una delle cose più belle del mondo, soprattutto per chi non l’ha mai perduto.”

 SCHEDA DI “AVANTI TUTTA”

Dunque si può fare. La scelta del downshifting raccontata in ADESSO BASTA (10 edizioni) si è rivelata percorribile. “Ho tempo per cucinare, per studiare, per scrivere, navigare, perdere tempo…” scrive Simone Perotti in questo nuovo libro, che è un pamphlet sul cambiamento alle porte, su un nuovo ordine esistenziale e sociale. Contro la paura. Scoprire che si può vivere con poco, fuori dallo schema “lavoro guadagno spendo”, in un momento di grave crisi economica, può essere un sollievo personale, ma anche un progetto “politico”, da condividere.

Suffragato dall’esperienza in azienda e dagli anni trascorsi nella libertà, Simone Perotti racconta “come si vive fuori”, le sue scoperte (buone e cattive), e sfata gli stereotipi placando l’animo dei tifosi e contrastando una a una le obiezioni dei più critici.

Dall’analisi degli 80.000 messaggi ricevuti, l’autore ricava la prima classificazione dei downshifter italiani (i Convinti, gli Arrabbiati, gli Impegnati, gli Antitaliani, gli Accoppiati, i Sorpresi…) e una mappa generazionale delle loro paure: l’identikit dell’uomo contemporaneo in rivolta. La lotta di classe sembra finita. Forse è incominciata la lotta per la vera liberazione.

SOMMARIO AVANTI TUTTA
Premessa. Prima che sia tardi. Questo libro.

Noi e il Sistema che ci circonda

Fine della lotta di classe (e inizio della lotta vera) 15 – I risparmi in banca 23 – Conviene lavare l’insalata 27 – La corsa all’acquisto inutile 31 – Ansia della crescita, ma il benessere dov’è? 34 – Una

repubblica fondata sulla sobrietà 38 – Quelli della pausa pranzo 41 – Le stesse cose, lo stesso giorno 43 – Un anno sabbatico 45 – La frode delle autostrade 47

Dopo il downshifting. Scoperte (buone e cattive)

Pruderie e interesse. Com’è qui fuori 51 – Errata corrige. Il budget 56 – Il downshifting per le donne 61 – Il downshifting low cost 66 – Il sabato del villaggio 73 – Perdere tempo 75 – L’inefficienza aritmica 78 – Ora come prima 80 – Cambiare vita libera memoria 83 – Il tempo per gli altri 85 – Liberi e responsabili 87 – I sogni e il coraggio 91 – Il cohousing 93 – Downshifting 2.0 96 – Quello che serve veramente 99 – Il bello di una vita libera 101

Il popolo dei downshifter. Storie e commenti

Primo tentativo di classificazione dei downshifter 107 – Gli Economici 109 – I Convinti 111 – Gli Arrabbiati 112 – Gli Entusiasti 113 – I Rassegnati 114 – I Sorpresi 115 – I Downshifter 116 – Gli Impegnati 118 – Gli Antitaliani 119 – I Familiari 120 Libro Perotti.indb 11 15-12-2010 15:43:53 – Gli Accoppiati 121 – I Ricchi 123 – I Responsabili 124 – Gli Osservatori 125 – La mappa delle paure 126 – Le obiezioni più pungenti 130 – Downshifting per tutti 133 – L’obiezione di chi ha figli 135 – Sull’educazione dei ragazzi 137 – L’obiezione politica 141 – La rabbia verso i downshifter 144 – La reazione dei media cattolici e di sinistra 146

Imprese e lavoro. Fallimento della prospettiva collettiva

Dal macro al micro (e ritorno) 149 – La rivolta del singolo 152 – L’azienda. Sprechi e altre assurdità 156 – Retribuzioni. Dirigenti come calciatori 161 – Assunzioni, formazione, risorse (in)umane 164 – Cultura manageriale 169 – L’assurdità degli open space 175 – Lavorare da casa 178 – Le consulenze 180 – Lavori inutili e utilità del lavoro condiviso 183 – Far finta di lavorare… e rubare 185 – Autonomia e dipendenza 189 – Il valore delle idee 194 – Prepensionamenti per merito 196 – La cassa integrazione al contrario 197 – E la politica? Grillo e Saviano 199

Conclusioni 203 Le occasioni sprecate e lo spazio da conquistare 203 – Ultimo spunto. Lo scollocamento 206

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10 pensieri su “Avanti Tutta

  1. Salve,

    Mi è piaciuto il pensiero che ha condiviso e che è stato pubblico sul Fatto quotidiano nel lontano 20 gennaio 2011. Mi sa che l avevo na he letto allora. Tra le affermazioni che sono state per me fonte di ispirazione, volevo solo sottolineare che in effetti no, non è vero che ad oggi (o ad allora) non si muore più di fame. Questa affermazione la condividerei se fosse esplicito che stiamo parlando della piccola percentuale di popolazione mondiale che è il cosiddetto “Primo mondo”.

    Questa osservazione è certamente oziosa perché si capiva che si stava riferendo ad, appunto, una popolazione abbastanza ricca da sprecare il tempo in faccende inutili solo per scordarsi della realtà della morte Nell esistenza. Tuttavia, i toni erano così assoluti che mi sentivo in dovere di fare. L’appunto. Ringrazio per l’attenzione se le capiterà di leggere questa risposta su un post così datato.

    • Vero. Ma a me non interessava parlare della realtà, ma della realtà di milioni di persone che si nascondono dietro un grande alibi. Noi.

  2. Ciao Simone sono Maria Rosaria da Cagliari; da giugno ho lasciato mio lavoro e guarda caso mi son imbattuta ne tuo libro…a tratti son piuttosto spaventata e spaesata ma condivido in pieno il tuo pensiero; in realtà mi son resa conto oggi che questi mesi senza lavorare alla fine, come temevo(!!), son stati bellissimi, non certo facili sotto tanti punti vista, ma bellissimi; come dici tu, sei mesi senza far cose senza senso, senza perdere tempo in cose insensate, perchè ogni minuto è stato dedicato a cose e persone che amo..e ai miei amati animali e al mio giardino. Purtroppo non ho abilità manuali e non so come potrò continuare ma ho terrore tornare vita precedente; ho una casa e ho sempre praticato il downshifting, e potrei provare vivere di affitti risparmiando, però sento che ci è qualcos’altro che mi trattiene dal tagliare del tutto col passato; spero il velo si alzi strada facendo e di prendere il vento e la giusta direzione. Sappi che ciò che scrivi e dici è molto, molto importante per noialtri; a volte mi metti in crisi ma piu’spesso le tue parole son state di grande aiuto; so che decisione e coraggio li devo metter da me ma le esperienze condivise di altre persone sono preziose in questo momento bello e difficile. Grazie di tutto e scusa lunghezza: poche persone sanno veramente cosa mi frulla testa e quindi ne approfitto. Buon vento!

    • comincia da una cosa concreta, se posso permettermi un consiglio. Dismetti ogni convinzione assoluta e convincitene nuovamente e specificamente partendo dai fatti. “Putroppo non ho capacità manuali” è una frase assoluta e generica, che a me suona molto sospetta. Azzerala. Poi riparti da una cosa manuale, specifica, studia, prova a farla, e poi se per cento volte che la provi a rifare davvero non ti riesce per nulla, allora ti convinci giustamente che QUELLA COSA MANUALE non hai le doti per farla. E passi alla seconda cosa.

      Il programma di lavoro che ti ho indicato dovrebbe impegnarti più o meno quattro o cinque anni nei quali: 1) sarai vissuta tentando 2) ti sarai convinta di cose vere e non preconcette 3) avrai scoperto (ovviamente) che non è vero che non hai abilità manuali 4) avrai prodotto o fatto o aggiustato o creato o cambiato d’uso a una marea di cose, risparmiano, divertendoti e crescendo. 5) avrai operato un cambiamento nelle tue convinzioni partendo non dal preconcetto ma dalla pratica 6) ti sarai dimostrata doti che non pensavi 7) ma soprattutto avrai cambiato metodo di giudizio su di te e sulle cose, forse l’acquisizione maggiore.

      Forza e coraggio. Basta, si dice solo alla fine. Non all’inizio.

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