Con cura

Granciporro

Circa due ore per togliere tutta la carne da alveoli e chele. Poi occorre condirlo, il minimo possibile. Un po’ come quando si vive: tanto tempo per preparare un piacere, che vola via.

Progetto una dieta molto povera di grassi e alcool, ricca di verdure e fibre; solo di tanto in tanto un gelato, voglio provare per tutto agosto le varie marche, assaporandole con calma alla temperatura giusta, per stabilire quale sia il migliore; scriverò molto, ho iniziato subito, addirittura ieri, fuori orario, come dovessi salvarmi da un imminente affogamento, ma ora ho una data, e le date arrivano presto; farò meditazione, e anche esercizi per la schiena; tutto il tempo in cui non scrivo lavorerò alla casa, a cominciare dall’incannicciata sopra al tavolo LIFE; metterò a posto il capanno degli attrezzi, è uno spazio che va liberato e reso funzionale; per la casa sull’albero non ho tempo, ma voglio preparare l’area e studiare bene la questione; forse andrò a correre, se la debolezza e il caldo lo consentono; curerò l’orto, che quest’anno sta dando tanto, sia sopra sia in fondo al terreno; soprattutto leggerò i pochi libri che mi mancano per sapere tutto sull’uomo di cui sto scrivendo, non il pirata, l’altro; ci sarebbero le decine di sagre paesane, qui intorno, ma non sono sicuro che ci andrò; voglio godere del verde, dell’aria fresca del mattino e della sera; ascolterò molta musica; proverò a pensare solo al romanzo, e se non ci riuscirò guarderò dei film; se riesco, come non ho mai fatto, voglio dormire, il rischio di essere svegliato da una visita lo vedo trascurabile. E poi ho sempre dormito poco in vita mia. Forse ho sbagliato…

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