Utili, magari…

Ormai credo sia ufficiale: sono diventato insofferente alle partenze. Le ho sempre amate, e ora invece le soffro. Da tre o quattro anni, credo. Per qui, da qui, da altrove, per altrove, non importa come e quando, con che direzione. Mi prende una frenesia lieve, ma che non molla. Vorrei che fosse domani, io che sono il sacerdote degli istanti sacri…

Il che mi fa pensare.

Che accade?
Anche perché poi, una volta in movimento, il groviglio si dipana, il nuovo stato mi sembra subito interessante, mi adeguo facilmente all’altrove, che pare sempre ricco di opportunità, e mi sembra sempre più “facile” della mia provenienza. Non mi mancano eventuali abitudini, o comodità. Mi viene anzi da dire: “usti, ma così è proprio semplice… Una pacchia!”.

Salvo poi dire la stessa cosa dell’opposto, quando ricambia di palcoscenico.

Credo che abbia (anche questo) a che fare con “Il quoziente umano” che in me si modifica senza sosta. Quando cominci a separare, a contare, non si finisce più. Cambiano continuamente i fattori, ciò che divideva ora è diviso, ciò che si sottraeva ora si moltiplica. Le identità vengono fuori sempre più chiaramente, nettamente, tanto che non riesci più a farle tacere. Se un tempo mugugnavano, adesso si agitano, tirano sberle.

Ogni tanto urlano.

Portare alla luce cose profonde ha quella famosa controindicazione: “quando guardi a lungo nell’abisso, anche l’abisso guarda dentro di te” (F. Nietzsche).

Vedremo chi trova più cose.
Utili, magari…

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Tg1, Tg2 e Tg3 – il Quoziente Umano in TV

Qui gli ultimi tre passaggi televisivi sul mio nuovo romanzo.

tg1: http://bancadati.datavideo.it/media/20230507/20230507-RAI_1-TG1_1330-141931349m.mp4

tg2: http://bancadati.datavideo.it/media/20230506/20230506-RAI_2-TG2_WEEKEND_1330-145308095m.mp4?fbclid=IwAR1gONaedpUsXB6JUlcJHtixSQlszvKsiDyrjxTRFJ77QMipna4zNeKnZLY

tg3: http://bancadati.datavideo.it/media/20230507/20230507-RAI_3-TG3_FUORILINEA_1215-124414619m.mp4

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Esiste. Sta lì…

Quasi tutto ciò che frena la nostra vita risiede essenzialmente nel limite che noi diamo a essa. E non in sede teorica, ma partendo proprio da noi, da chi siamo, da quali sono i confini definiti dal nostro perimetro esistenziale.

Dunque noi non “diventiamo” per due ragioni, entrambe dirimenti:
la prima è che non conosciamo quei confini, cioè non abbiamo cognizione (consapevolezza) dell’estensione e del termine delle nostre facoltà;

la seconda è che, comunque, non consentiamo a ciò che ci riguarderebbe di avvenire, cioè lo amputiamo.

Sono convinto che entrambi i fattori siano sotto la nostra responsabilità, perché dipendono uno dalla mancanza di un percorso di conoscenza di sé, che impedisce l’investigazione del perimetro…. E l’altro dalla disabitudine/incapacità di immaginazione, e dunque di ambizione.

Ma il mondo possibile a cui avremmo accesso in assenza di questi due limiti c’è. Sta lì. Solo che noi non lo concepiamo, dunque non lo cerchiamo.

(NB. Per gli amanti della Meccanica Quantistica, quanto sostengo qui sopra (e racconto ne “Il Quoziente Umano“) è analogo alla “Teoria delle Variabili Nascoste” elaborata dal fisico americano David Bohm (letta e conosciuta dopo aver scritto il mio romanzo. Cosa abbastanza inquietante…).
La sua teoria è semplice (almeno per come la spiega Carlo Rovelli): la funzione d’onda ψ esiste, ma esiste anche l’elettrone fisico, il quale ha sempre una posizione ben definita. Se l’onda ψ segue l’equazione di Shrödinger, l’elettrone si muove invece nello spazio reale, dunque l’interferenza quantistica è dovuta all’onda ψ ma l’oggetto fisico è sempre in una sola posizione: il gatto del noto paradosso di Shrödinger è vivo oppure è morto, non entrambe le cose contemporaneamente. E tuttavia, se il gatto è in un solo stato, nell’altro stato c’è una parte dell’onda ψ che produce interferenza.
Esisterebbe dunque, anche sotto il profilo della fisica quantistica, un universo parallelo inosservabile, e che forse non è solo il prodotto della nostra angoscia di fronte all’indeterminatezza).

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Il Quoziente… Radicale

Le cose che mi piace fare

Un’intervista sul mio nuovo romanzo “Il Quoziente Umano” (Mondadori) con Emilio Targia, un giornalista esperto, colto, mio coetaneo (cosa non irrilevante…) che da 7 anni parla con autori letterari in profondità, cercando di andare oltre la semplice routine dialogica.
Il tentativo vero di comunicare su idee, intuizioni, tecniche narrative, racconti. E così anche io, da questo lato del microfono, sembro dare qualcosa di più.

Giudicate voi.
Buon weekend a tutti.

Per sentire l’intervista cliccate sull’immagine qui sopra, oppure QUI.
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“Il Quoziente Umano” su LA7

Intervistato a Omnibus, di LA7, stamattina, per presentare “Il Quoziente Umano” e poi parlare di Mediterranea, di ambiente, di identità, di scelte.

Buona visione.

Cliccate sulla foto oppure QUI per vedere l’intervista.

 

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