Tra uno e l’altro

 Ho scoperto che tantissime persone non conoscono George Simenon o, se lo conoscono, hanno letto solo qualcuno dei suoi Maigret. Sembra incredibile, visto che era un autentico genio, tra i più prolifici di sempre, in grado di scrivere fino a ottanta pagine al giorno. Ha scritto centinaia di romanzi e racconti, ha tirato oltre settecento milioni di copie (!) ed è il quindicesimo autore più tradotto di sempre.

Simenon nasce a Liegi il 12 febbraio del 1903 e muore a Losanna per un tumore al cervello nel 1989. Tra queste due date la sua vita è un bazar di viaggi (alcuni anche su barche da lavoro e a vela), mogli e amanti (Simenon era un vero appassionato di donne, per dirla così…), lavoro febbrile. La sua fama fu prima ignorata (il mondo della critica mal digerisce che uno scrittore sia prolifico), poi relegata alle avventure di Maigret (che non sono affatto le sue opere migliori: Calasso e Fellini dividevano la sua produzione in due: i romanzi gialli di Maigret erano per loro i “Simenon”, il resto della sua produzione erano i “Simenon-Simenon”), infine riconosciuta e celebrata anche grazie al lavoro di molti traduttori ed editori (grazie Adelphi).

Romanzi come Cargo, I Pitard, La Camera Azzurra, L’uomo che vedeva passare i treni, Betty etc… sono molto belli. Io li leggo generalmente tra un grande romanzo e l’altro, cioé tra due letture che mi abbiano molto impegnato. E’ come affidarmi a un luogo sicuro, un ritorno a casa dopo un lungo viaggio e in attesa del nuovo. La sua sensualità, l’intensità emotiva dei suoi personaggi, l’apparente semplicità delle storie (condite in realtà di puro genio narrativo) sono tali da far provare al lettore la sua mancanza, se da troppo tempo non lo si frequenta.

Ultimo letto, in un pomeriggio, La Camera Azzurra. Romanzo breve, perfetto, di angoscia progressiva e finale asfissia, di sensualità e stordimento, di tragedia e follia. Vi consiglio di portarlo in borsa questa estate, che voi navighiate nel sud del Mediterraneo o che stiate sdraiati sulla spiaggia.

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2 pensieri su “Tra uno e l’altro

  1. Simenon è un autore a cui sto ronzando intorno da anni e non so perchè non ho mai avvicinato, credo che potrebbe anche essere arrivata l’ora…

  2. Sono totalmente d’accordo.
    Anche a me piace considerare l’opera di Simenon come un luogo sicuro a cui tornare dopo le “fatiche” di altre letture.
    I Maigret, pur essendo notevoli, costituisocno solo un aspetto della sua produzione e considerare solo questa sarebbe riduttivo.

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