“Per chi l’ha visto e per chi non c’era. E per chi quel giorno lì, inseguiva una sua chimera…”
Il “Racconto di Catania“, cioè una sintesi, lacunosa, parziale, incompleta, come tutte le sintesi, come tutti i racconti… Però forse anche perfetta così: per essere vista, per dare quanto meno un profumo, per far passare almeno l’azione.
Due giorni di filosofia applicata: domande, bivi delle vite di tutti noi, paure, energie, identità. Scelte.
Per potersi dire che l’autenticità è laggiù, almeno visibile, perseguibile. E per vivere.
Grazie a Carla De Meo, che ha girato, rivisto, montato. Un regalo fatto a tutti noi.