Così com’è

Entrate. Corridoi. Passaggi. Porte. Una volta aperte, siamo dentro.

Periodo ricco, tutto si compie. Le parole sono diventate azioni, ormai. Quello che c’è si vede, quello che avviene significa, quello che non si vede non si vede perché non c’è. E occhio…: non ci sarà. I dati, le cose, finalmente (non le parole soltanto), basta prendere quelli e quelle, e tutto si chiarisce. Ti allontani o ti avvicini a qualcuno o a qualcosa? Capisci perché? Lo vedi? Ecco, lì c’è la mappa. La tua. Delle tue paure, delle tue aspirazioni, dei tuoi talenti, dei tuoi buchi. Ma ricordati: puoi allontanare o avvicinare chi te le rappresenta, ma quella è solo l’occasione. Talenti e buchi, paure e aspirazioni, assecondate o negate, ti perseguitano da sempre, per sempre. Non sarà per quel luogo, per quella persona, amandola o negandola, che te ne libererai. Causa giusta, effetto evidente, motivi sbagliati.

Quando tanta tanta gente segue qualcuno, ama qualcosa, mi chiedo sempre: dove si stanno ingannando? Quando qualcuno è oggetto di strali e condanne da parte di molti, mi chiedo sempre: dove vengono colpiti, su cosa, di vero, si sentono toccati? Quando io amo profondamente qualcosa, mi domando: dove ti asseconda, su un vizio o su una speranza? Ti riguarda davvero, o ti salva?

A me questi momenti eccitano: quando le cose accadono. Fine delle masturbazioni, fine delle fandonie odiose. Quando tutto, in base a come avevamo sperato e detto, si rivela per quello che è. La vita, la maledetta vita che vince sempre, che ti spoglia nudo straccio a straccio. Cosa avevi giurato, partecipe e infervorato? Te lo ricordi? Ecco, passato del tempo si deve vedere. Se invece si vede altro, vuol dire che è altro. Che tu lo ammetta o no. E lì la storiella che ti sei raccontato per ridurre l’impatto di una scomoda verità non regge più, anche se in tanti siamo perfino in grado di negare l’evidenza, drogandoci di illusione, la bugia vestita a festa. Qualcosa, la pioggia o il governo ladro, o qualcuno, il nemico, a cui dare la colpa di tutto, si riesce sempre a trovare. Ma che peccato, che disperazione…

E invece la vita, alla fine, ci somiglia sempre, fino nei dettagli. Sorella gemella di tutto quello che amiamo davvero e odiamo davvero. Amica cara o nemica giurata di ciò che abbiamo ammesso e saputo di noi, di ciò che abbiamo negato e obliato di noi. Eccola lì. Poteva non vedersi per la durata di un giorno, un mese, un anno. Ma quanto tempo è passato ormai? Quante cose e quante volte abbiamo detto o non detto? Ecco l’effetto. La pratica. La realtà. Quello che siamo è quello che abbiamo fatto rispetto a quello che abbiamo giurato.

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