Solo per stasera

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Tramonto a Goekceada, stasera.

Vale tutto solo per staseraMa stasera non è niente. Non è per questo che non vale. Stasera poteva non essere, eppure vedi, c’è, è così come si vede. Ma si vede? Mi sono impegnato questa sera. Poteva essere meno, niente perfino. Ma è stasera, la sera che arriva a stento a domani. Non è per domani questa sera, non è alba che di un’alba, e di nessun giorno. Solo così non ci sarà tramonto, solo così non ci sarà mai notte.

Stasera si vede cosa sei stasera, ti si ama o ti si odia per come entri in risonanza con quel me che sono io stasera. Lo so che è difficile capirlo, lo è per me dirlo. I quanti, gli elettroni, i quark, sono incomprensibili, ma sono i mattoni della materia di cui siamo fatti, nondimeno. E stasera si può ricordare, si deve ricordare. Soprattutto si può vivere, grati, sorpresi. Lasciamo stare i pensieri del futuro. Non c’è domani senza stasera, questa sera senza futuro, che arriva a stento all’alba. Pensare al futuro distrae da stasera, come il ricordo dei tramonti. Non c’è un’altra sera, o forse sì, ma non sarà una sera come questa, non sarà il seguito di questa sera, premessa di sé, alba di nessun giorno, senza tramonto, senza notte.

Le sere come stasera mostrano tutto, se sai vedere. Tutto ciò che può una vita: il nucleo del bene che conservo, la bellezza universale che contengo. Il pensiero di domani, e del tramonto, possono solo far scomparire, non sanno far avvenireStasera vale tutto solo per stasera. Ma non è niente, non è per questo che non vale. Dimenticherai solo se non sei mai stato qui. Che valeva. Solo per stasera.

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6 pensieri su “Solo per stasera

  1. Caro Simone
    condivido molto delle tue esperienze e delle tue belle riflessioni, mettono ordine nei pensieri e mi fanno sentire meno sola.
    Le persone come noi, sempre alla ricerca, innamorate della vera conoscenza e della libertà, sono sempre esistite, e sono sempre state scomode. Pensa ai periodi in cui venivano incarcerate o messe al rogo. Adesso siamo messi ai margini (di cosa poi?) e ridicolizzati in quanto pericolose anomalie della società consumista-edonista-stupidista, siamo il vento sul loro castello di carte. Potrei parlare per ore di questo, ma annoierei tutti.
    Ciò che mi ha aiutato sono stati tanti libri, i gatti e soprattutto la limpidezza e l’armonia che ho sentito nei momenti che tu descrivi così bene, quando sei esattamente dove devi essere e l’ anima trova pace.
    Loro avranno pure tante cose (soprattutto si autolegittimano perchè sono in tanti) ma noi abbiamo L’INFINITO, e allora, anche dopo numerosi viaggi all’inferno, sola e con la faccia nel fango non smetterò MAI di considerarlo un dono.
    Elevarsi dalla mediocrità, di questi tempi, è un atto eroico, ma è la manifestazione più alta della natura umana e io mi sento di farlo, naturalmente, come l’uccellino costruisce il suo nido.
    Guarda il mare, Simone, LUI è una delle grandi intelligenze del mondo, stagli vicino, ti curerà e ti insegnerà.
    Buon vento e buona vita
    Maria Luisa

    • Io non mi “annoierei”, per niente, cara Maria Luisa… E oggi, poi, sono particolarmente contenta perchè Simone si è “palesato” nuovamente tra di noi… 🙂 Mi associo e condivido quanto hai scritto…. Se qualcuno o qualcosa ci aiuta a sentirci meno soli…non è cosa di poco conto. E’ un “tesoro”, una ricchezza di cui non vorrei privarmi… Forse è sempre stato così. Ora lo è ancora di più, almeno per quanto mi riguarda.
      Grazie quindi…. Ciao, Barbara

  2. Capitano mio Capitano…e mai espressione fu più azzeccata!
    Solo un cuore innamorato sa tradurre in parole le emozioni…innamorato di una donna, di un uomo, della vita, dell’universo, non lo so, comunque un uomo innamorato!
    Si può tradurre in parole un sospiro? Perchè io non ne sono capace…

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